GROTTAMMARE – Lo sport attraverso gli occhi dei ragazzi. L’Associazione Stampa Rossoblù bandisce il primo concorso riservato ai ragazzi delle scuole medie del territorio di Grottammare. Ad oggi i finalisti sono stati scelti e saranno premiati venerdì 20 aprile presso il Teatro delle Anergie, questo è quanto comunicato nella conferenza stampa di venerdì 13 aprile presso palazzo Ravenna.

Si tratta di una manifestazione-concorso riservata ai ragazzi che frequentano le scuole medie del territorio di Grottammarese. In questa prima edizione il tema trattato è stato “Il calcio che vorrei“.

I ragazzi, infatti, della prima, seconda e terza media hanno elaborato degli slogan e dei disegni riguardante lo sport del calcio. L’obiettivo dell’associazione Stampa Rossoblù è quello di “sostenere l’espansione degli innegabili valori formativi e aggregativi contenuti nello sport, purtroppo persi anche per via delle forti pressioni mediatiche date dalle categorie calcistiche superiori”.

A proclamare i vincitori è stata una giuria tecnica, composta da Enrico Piergallini, Stefano Troli, Daniele Mariani, Carlo Di Giovanni, Marilio Piergallini, Betto Marinangeli, Michele Rossi.

Ecco cosa vinceranno i ragazzi: per il primo classificato della classe prima media si realizzerà un poster, che andrà affisso per tutta la città con su scritto nome e cognome del vincitore. Per il primo classificato della classe seconda media ci sarà invece in palio la realizzazione di uno spot radio fonico presso l’emittente Radio Azzurra, mentre, per il vincitore della classe terza media si realizzerà un vero e proprio spot televisivo presso l’emittente Tvp Italia.

“Sono felicissimo di quest’iniziativa e della grande partecipazione – ha affermato il vice presidente dell’associazione Rossoblù Carlo Di Giovanni – devo ovviamente ringraziare il comune di Grottammare che è stato disponibilissimo a portare avanti questo progetto che spero, andrà avanti negli anni avvenire.

Il sindaco Luigi Merli in risposta al vice presidente Rossoblù ha poi affermato: “È bello vedere lo sport, e soprattutto il calcio, visto con gli occhi di un bambino.Speriamo che questo sia un giusto messaggio per far si che passi un messaggio, ovvero che il calcio non è un mezzo lucroso ma, bensì aggregazione fra ragazzi”