Riprese e montaggio di Maria Jose Fernandez Moreno. Interviste di Massimo Falcioni. Per guardare i video cliccare in basso a destra.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un confronto caldo, anzi bollente, quello tra il sindaco Gaspari e i titolari delle concessioni di spiaggia. Un match agguerrito giocato su svariati temi e su una promessa di fondo: “Il 18 aprile sarò a Roma vicino a voi a rappresentare le vostre istanze e preoccupazioni”.
Nel mezzo però tanta tensione. Avviata con la querelle relativa ai parcheggi a pagamento sul lungomare, che torneranno attivi da giugno: “Tanti turisti si lamentano – tuona una lavoratrice – impiegano troppo tempo per trovare un posto”. Parole che scatenano la prima reazione di Gaspari: “Io non vivo sotto una campana di vetro. Nella mia vita incontro chi mi insulta, chi è disperato, chi è arrabbiato. Ma anche chi mi ringrazia perché finalmente trova posto. Io avrei qualche certezza in meno di lei”.
Toni ancora più elevati quando dal presidente Itb, Giuseppe Ricci, giunge la richiesta di adoperare deroghe al Piano di Spiaggia per piccole migliorie a chi desidererebbe rinnovare il proprio chalet. “Quando affermai che stavo proponendo un premio volumetrico del 30% tutti di voi mi presero per pazzo”, sbotta il primo cittadino. “La verità è che noi abbiamo dato possibilità di sanare tutto quello che era sanabile. Con il Piano di Spiaggia abbiamo permesso di mettere ad esempio dei bar a norma. Abbiamo fatto tanto, tutto quello che c’era io l’ho regolarizzato. Avendolo regolarizzato tuttavia, non vi ho regalato niente, perché già l’avevate. Quindi ora mi chiedete qualcosa in più”. Una mossa quella che andò a vantaggio dei soli abusivi, secondo qualcuno. “No, non sono stati fatti favori ai furbi. Abbiamo regolarizzato le situazioni non sanabili differentemente. C’è un problema tecnico: con l’incremento fatto, il limite di volume è stato raggiunto. Il margine è nella fascia delle attività sportive. Adesso ve la dovete giocare lì la battaglia”.
Ennesimo round sul capitolo allagamenti. Qui Gaspari si leva diversi sassolini dalle scarpe: “Nell’ultimo nubifragio nessun pontino si è allagato. Nessuno l’ha ammesso. Si critica solamente quando le cose avvengono. Con la Ciip abbiamo avviato un lavoro lungo, ma che verrà completato”.
SCOGLIERE ED ALBULA “Le nove nuove scogliere qualche metro di sabbia lo ha ridato a tutti”, prosegue il numero uno di viale De Gasperi, che aggiunge: “Subito dopo la stagione estiva partiranno i lavori per il pennello sull’Albula”.
INCUBO BOLKESTEIN Sdemanializzazione da parte del Comune, da far pagare successivamente dai titolari degli stabilimenti. E’ infine questo l’escamotage chiesto dall’Itb all’amministrazione comunale: “Sono stato a Termoli – asserisce Ricci – dove si è discusso di questa possibilità. Le altre aree libere verrebbero invece assegnate secondo le norme europee”. Propositiva e allo stesso vaga la rassicurazione di Gaspari: “La posizione di San Benedetto è nota e la ribadisco. Stiamo cercando di lavorare per un sostegno della politica turistica”. Realismo invece da parte di Amedeo Ciccanti: “Bisognava muoversi tempo fa, facendo presa sulla particolare realtà italiana, ricca di piccole imprese e differente dal resto d’Europa”, ammette il parlamentare dell’Udc.
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Secondo me i concessionari devono un po’ fare pace con se stessi ! In primo luogo dovrebbero avere un maggiore rispetto per la spiaggia stessa e rendersi conto che tale bene non è infinito e che per le proprie peculiarità è soggetto a mutamenti della propria larghezza e profondità, ed è per questo motivo che bisognerebbe costruire strutture facilmente removibili da poter smontare nel periodo invernale, in modo da non avere danni in caso di mareggiate, purtroppo negli anni le nostre spiagge,che precedentemente erano caratterizzate da piccoli chioschi costruiti da gente che di mare viveva e quindi ne aveva grande… Leggi il resto »
…..chapeaux….Berry , Scarletpimpernel non ha altro d’aggiungere a quanto dici, clap clap ( anzi quanto dici credo possa avere il giusto continuo in quello che ho detto qualche risposta più in basso…Te permettendo !)
Condivido quanto sritto da berry8 in toto ed aggiungerei che molti hanno realizzato una fortuna con lo chalet, anzi direi con il ristorante, perchè lo stabilimento balneare si è andato trasformando nel tempo, da semplice bagno marino a ristorante, con tutti i confort possibili, dove quella della “posa ombrelloni, sdraio e lettini” è diventata una attività secondaria o, comunque, in alcuni casi, addirittura, “di cornice” (un pretesto, una scusa). Ma adesso ci penserà l’Europa (perche l’Italia in sessant’anni non ha deciso un bel niente in questo settore, lasciando massima libertà agli operatori), a mettere le cose in regola (o almeno… Leggi il resto »
Quindi a chi e’ stato concesso con autorizzazioni e leggi dello stato di costruire chalet, investire centinaia di migliaia di euro cosa dite?buttate giu’ tutto e facciamo due gazebini??se volete si puo’ fare con l’impegno che lo stato finisca di pagare i mutui e indennizzi per bene tutti, chi ha uno chalet lo ha con concessione e autorizzazioni!!e’ stato concesso di fare queste cose con le leggi previste…adesso non vanno bene??e ricordatevi…che il salvataggio a mare e’ pagato dagli chalet, anche per le spiagge libere e non dal comune…qui non vengono i giovani come ad ibiza che si buttano a… Leggi il resto »
Bello è ? trovarsi a doversi difendere ancora dai Barbari ! ma ‘sta volta il Transalpino “c’ha piato!” È si ! perché da quanti anni tutti, chi più chi meno, hanno fatto finta di non vedere le vendite in nero delle licenze degli stabilimenti balneari sambenedettesi? o meglio a prezzi esageratamente gonfiati e NON DICHIARATI al fisco? oh, beninteso i primi a non voler vedere sono stati i governi cittadini succedutisi diciamo, negli ultimi 50 anni ? forse qualche anno in più ! Ma diciamola tutta, la colpa non è solo della pseudo-politica locale che da parte sua non ha… Leggi il resto »
Le leggi dicono anche che le strutture DEVONO essere AMOVIBILI cioè per capirsi (secondo le numerose interpretazioni emanate nei decenni, prima dal Ministero della Marina Mercantile e poi dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) di FACILE RIMOZIONE. Significa che devono essere realizzati con modalità e componenti prefabbricati ed assemblati e montati in situ quindi facilemente smontabili e volendo rimontabili in altro siti. La legge dice anche che in caso di diniego del rinnovo il concessionario deve a propria cura e spese rimuovere la struttura entro un determinato tempo a pena di incameramento della stessa al patromonio dello Stato. Se poi… Leggi il resto »
….chapeaux…anche a Te amico che usi la ragione.
….e poi sciiiiiii…..silenzio ! stiano zitti coloro i quali hanno realizzato l’opera difforme da quella progettata e concessa dal comune. Mi riferisco a chi ha depositato in comune un dignitoso progetto che avrebbe contribuito al decoro pubblico, poi nella realtà ha fatto una schifezza e in luoghi BEN IN VISTA e con attività IN VISTA. Bhè questi facciano ammenda e quantomeno tacciano. Non vi sembra cari cittadini ?
Sicuramente se un concessionario ha fatto degli investimenti limitati al fine per il quale ha preso la concessione avrà senz’altro ammortizzato l’investimento, se invece stanco di voler fare il bagnino ha deciso di trasformare il proprio chalet in tutt’altro, per fare il ristoratore o il gestore di discoteca non poteva fare i propri investimenti in altre strutture meglio funzionali per il nuovo scopo? che senso ha prendere una concessione balneare e poi chiedere continue deroghe per cercare di sanare anche l’insanabile pur di dare dei servizi che nulla hanno a che fare con la spiaggia, anzi avvolte contrastano fortemente con… Leggi il resto »
Il 18 sarà con voi a Roma!
Sarà una bella gita!
Ma ancora non vi siete convinti che vi prende in gito?
un maggior numero di spiagge libere, ben curate, sarebbe il minimo per tutti i soldi spesi da noi cittadini.
Nel complesso, escluso rarissimi casi, gli chalet presenti a San Benedetto sono quanto di più brutto e meno curato possa esistere sulla riviera adriatica. Basta vedere Grottammare, ci ha surclassato. Questo succede perchè uno chalet a San Benedetto anche se fatiscente lavora, a Grottammare invece devono rimboccarsi le maniche. Chi non sta al passo con i tempi deve passare la mano, non chiedere aiuti, proroghe, sovvenzioni ecc.
ok quindi bisogna abbattere da luigi..la medusa la conchiglia..lo zodiaco..da federico e tutti gli altri perche’ non sono movibili???se stanno li e’ perche’ c’era e c’e’ un piano regalatore di spiaggia…la vostra e’ invidia!ma accomodatevi, ..mettete da parte dei soldi o richiedete un mutuo alla banca8se ve lo da) e partecipate all’asta, dopodiche’ per 6 anni incasserete miniere di oro e riparteciperete all’asta, ovviamente il mutuo lo avrete ampiamente estinto..e avrete comprato nuovi lettini o rifatto lavori di miglioria…….poveri voi!!!cosi’ facendo avrete solo dei capitalisti, costruttori e grosse aziende a gestirvi i vostri bagni…e non ci sara’ piu’ peppe, o… Leggi il resto »
Il problema attualmente è abbastanza complesso, ma non mi sembra che le varie rappresentanze dei concessionari di spiaggia abbiano fatto delle proposte ragionevoli, credo che data la situazione, fermo restando la messa a l’asta delle concessioni, sarebbe auspicabile una sanatoria nei confronti degli stabilimenti storici, ovvero quelli che secondo una rigida classificazione, abbiano mantenuto negli anni una struttura tipica di un epoca, bisognerebbe inserire dei criteri che premino,magari con una proroga di qualche anno coloro che abbiano sempre operato nel rispetto delle regole e dell’ ambiente, bisognerebbe obbligare i comuni al mantenimento di spiagge libere adeguate in percentuale maggiore rispetto… Leggi il resto »
Giustissimo berry8, completerei le Tue riflessioni aggiungendo il fatto, non da poco, che quest’ultimi hanno fatto degli “investimenti” o meglio hanno creduto questo, perchè oggi, anzi da quando si è diffusa la consapevolezza dell’applicabilità della cosiddetta “Direttiva Servizi” (la famigerata BOLKESTEIN) al demanio marittimo, gli istituti di credito hanno chiuso i rubinetti. Gli chalet che fino a qualche anno fa valevano dagli 8.000 ai 12.000 €/mq. minimo oggi, invece, vengono valutati tra gli 80 e 120 €/mq. massimo. Il bagnino di una volta che dopo trenta quarant’anni di onorato servizio (fatti di sacrifici e sudore) andava in pensione, riceveva dalla… Leggi il resto »
per favore prima di abbattere questi monumenti, c’è da abbattere il non saper fare, il non saper essere propositivi, il non rispetto delle REGOLE e certamente molte baracche erette al posto di progetti approvati completamente diversi. Non è il problema del lettino, il problema è della bottiglietta d’acqua venduta a euro…? o le mistificazioni alimentari perpetrate da alcuni o il non rispetto delle regole igienico sanitarie o il non riconoscere le norme del Diritto Pubblico e Privato, vero cari cittadini ? La verità è che per qusti ed altri motivi, a San Benedetto non c’è proprio alcuno avente titolo per… Leggi il resto »
Faccio notare se non ricordo male la grande germania ha il doppio di pmi. il problema è che loro sono grandi in tutto e noi ci nascondiamo dietro a un piccolo e bello…
Le attività ricettive turistiche sambenedettesi sono in mano aile famiglie più benestanti della città, sono scomparse da decenni i beneficiari da una società più mutuale del secolo passato (vedove, reduci di guerra e sbarzucche…)
Iniziamo dall’Albula facciamo lo spelling delle propretà…
Gli stabilimenti balneari da Lei citati sono da decenni stati incamerati dallo Stato proprio perchè ritenuti, già a suo tempo, inamovibili, tant’è che questi a differenza di altri versano dei canoni annui di gran lunga superiori (praticamente dei pseudoaffitti calcolati, giustamente, a prezzo di mercato). Comunque mi trova daccordo nel ritenere che andrebbero, almeno qualcuno di essi, abbattuti. Infatti penso che il Piano di Spiaggia, di recente variato per l’ennesima volta (proprio per “regolarizzare”, ma direi piuttosto “sanare”, alcune situazioni “off limits”), avrebbe dovuto avere più coraggio nel rilevare ed indivuduare quelle concessioni da non rinnovare, o da rinnovare solo… Leggi il resto »
sorry…ma dei tendoni circensi, non ne vogliamo parlare ?…ne vale il nostro decoro urbano, e la permanenza di alcune porzioni di spiaggia libera…coraggio cittadini non abbiate paura degli animali del circo.
…nonostante l’intenzionalità di un azione sanatoria del vigente Piano di Spiaggia, c’è ancora, tra i concessionari, chi non rispetta le regole !….esempio ? nuovi stabilimenti che non hanno rispettato i 4 metri INDISPONIBILI posti tra il marciapiede comunale ed il corpo principale dello stabilimento, infatti li hanno pavimentati. Ma a costoro nessuno dice alcunchè, semmai le autorità competenti sollevano ammende, con successivo provvedimento PENALE per questioni CHE NON COSTITUISCONO NE ABUSO NE TANTOMENO ….UN PURO ATTO DI PREVARICAZIONE, ma si sa la PREPOTENZA INCIVILE paga sempre !