SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di fronte ad un commercio imposto, infame che si svolge nel nostro civile paese, abbiamo smesso di sentirci offesi, indignati, abbiamo smesso quella mobilitazione sociale che può sostenere le grandi battaglie di civiltà. Stiamo parlando della prostituzione, argomento che concluderà la rassegna “Immagine Donna”.

Mercoledì 11 aprile alle ore 21.15 all’Auditorium comunale l’associazione On the Road affronterà il problema grazie alla proiezione di due documentari.

Lavoravo a strada” (Italia, 2008, 24’) di Alessandra Marolla che è la storia di quattro ragazze di provenienza diversa: Ucraina, Moldavia, Romania, Nigeria. All’arrivo in Italia hanno avuto un destino comune: la prostituzione in strada. La promessa di una vita diversa lontano da fame e miseria. L’inganno. Il marciapiede. Poi la riconquista di una libertà dal sapore della rinascita, che non cancella tuttavia le cicatrici di un’esperienza che le aveva rese schiave.

Nera – not the promised land” (Italia 2007, 30’) di Andrea Deaglio, storia di una ragazza nigeriana arrivata in Italia, costretta a vendersi in strada e a pagare i suoi sfruttatori. Riuscirà a riscattarsi? Negli anni novanta era “protagonista” sui viali di città, ora è soppiantata dalle donne dell’est. Per questo si sposta nelle province e si svende per pochi euro ad altri immigrati. La prostituta nigeriana, in continua migrazione e alla ricerca di identità e riscatto, si racconta.

Interverranno il Presidente dell’Associazione On The Road Onlus Vincenzo Castelli, Alexandra Mejsnarova e Cristiana Bianucci.

Sappiamo che dietro la piaga antica della prostituzione, si nascondono efferatezze intollerabili e la stessa riduzione in schiavitù; addirittura si inseriscono microchip sotto pelle perché non si possa tentare di fuggire, di affrancarsi, di mettersi in salvo.

Tra le tante storie quella di Nike Favour Adekunte che il 17 febbraio scorso è stata trovata morta carbonizzata nella campagna di Palermo. Aveva solo 20 anni, stava tentando di liberarsi dallo sfruttamento. È stata uccisa come punizione “esemplare”. Per lei non ci sono state lacrime, non ci sono stati fiori, non c’è stato quello slancio capace di trasformare la pietà in mobilitazione in movimento di opinione, in azioni concrete.

La rassegna “Immagine donna”, proposta dalla fondazione “Libero Bizzarri” con il comitato “Se non ora quando” di San Benedetto del Tronto, unitamente all’assessore alla Cultura Margherita Sorge, alla consigliera alle Pari Opportunità Palma Del Zompo si conclude con un appuntamento dedicato alle tante donne che aspettano solidarietà e una lotta decisa contro tutte le forme di soggezione.