GROTTAMMARE – Aprile e maggio saranno due mesi caldi un po’ sotto tutti i punti di vista. Con la primavera che imperversa sulla penisola innalzando le temperature ed estendendo la durata temporale della luce diurna, con la rovente stagione calcistica che lentamente volge al suo termine prima che si riavvii il ciclo a Settembre.

Per quello che concerne il campionato Eccellenza Marche la situazione è perlopiù ancora piuttosto nebulosa. Maceratese e Tolentino a pari merito con 63 punti, terza la Fermana a 56 e poi Urbania, Grottammare e Vigor Senigallia distanziate da un punto ciascuno, rispettivamente a quota 49, 48 e 47.

Sei squadre, cinque giornate da giocare, quindici punti potenzialmente acquisibili. Il Grottammare si concede un’amichevole sul proprio manto erboso contro l’Avis Ripatransone, battendola per 2-1, prima di rilassarsi per il weekend pasquale. I bianco-celesti riprenderanno a giocare il 15 Aprile affrontando fuori casa il Biagio Nazzaro, poi Belvederese e Corridonia in casa, Vigor Senigallia in trasferta e dulcis in fundo Forsempronese sull’erba del Pirani.

Ne abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere con alcuni dei giocatori rivieraschi, mister Zaini e il presidente Furnari per un loro personale resoconto su quella che è stata la stagione finora, e le prospettive da qui fino al termine della stessa.

Vittorio Calvaresi è il giovane portiere rivelazione del campionato per quello che concerne i fuori quota. Ha giocato da titolare fin dall’inizio. Assieme a Gaibo, anche’esso fuoriquota, rappresenta una delle sorprese più piacevoli e inaspettate che quest’anno la squadra rivierasca ha sfoggiato.

“A prescindere dalla conquista o meno dei Playoff, secondo me abbiamo fatto un grande campionato. Noi abbiamo dato e stiamo dando sempre il massimo per raggiungere quest’obiettivo, non sarà affatto facile. Già appena riprenderemo domenica prossima l’insidia ci adombrerà, la partita a Chiaravalle è tanto ardua quanto fondamentale, visto che loro vorranno vincere per accaparrarsi dei punti salvezza e noi vorremmo lo stesso per conquistare punti vittoria. A livello personale non posso che ritenermi soddisfatto del mio operato, ovviamente bisogna sempre andare avanti per migliorare, spero di poter rendere al meglio fino alla fine soprattutto per il bene della squadra”.

Alessandro Frinconi è il multi versatile giovane centrocampista che si è dovuto reinventare terzino per esigenze di reparto. Caposaldo del team, per lui un numero elevatissimo di palloni recuperati, interventi pregiati in difesa e tanta sicurezza e velocità in campo.

“In questa settimana in cui non abbiamo giocato si è lavorato multo sui carichi per le gambe. Noi nelle restanti cinque partite faremo di tutto per conquistare quanti più punti possibili, tra l’altro non si sa neanche se basterà data la sospesa questione regolamentare che forse imporrà il non accesso ai Playoff qualora tra la seconda e la terza classificata ci siano più di 10 punti di distacco. A noi non importa, pensiamo solo a far bene e a rendere al massimo. La società e la squadra meritano i Playoff. Personalmente ho dovuto modificare il mio assetto di gioco per esigenze di reparto, il mio augurio è quello di migliorarsi sempre”.

Valerio Nardini è un centrocampista che nelle ultime partite si è messo bene in evidenza, realizzando anche dei gol e rendendo il suo contributo fondamentale nella metà campo, uno dei punti di forza più insormontabili per gli avversari dei bianco-celesti. Ha avuto qualche acciacco fisico durante il campionato, ma adesso sembra essersi ripreso ottimamente.

“Credo che finora abbiamo disputato un ottimo campionato. Io ho avuto qualche problemino fisico poi mi sono ripreso, lo slancio me l’ha dato il match contro l’Urbania dove ho anche realizzato un gol. La squadra ha reso bene con costanza, purtroppo siamo caduti proprio nell’ultima sfida contro la Cagliese prima della pausa pasquale, interrompendo un po’ quella sequela positiva sia a livello di punti che di prestazioni. Non ci voleva, ora bisogna vincere tutte e cinque le restanti sfide. Il calcio è strano, l’anno scorso si era costruita una squadra per i Playoff e alla fine ci ritrovammo a lottare per evitare i Playout, quest’anno si è verificata la situazione opposta. Noi ce la giochiamo fino alla fine”.

Jari Iachini è anche lui un centrocampista che ha giocato molto bene, esprimendosi sempre al meglio e rendendo con costanza. Una carriera calcistica che lentamente esce dall’ombra di quella del più conosciuto padre, attuale allenatore della Sampdoria.

“Saliamo sul terreno del Biagio Nazzaro con in testa la vittoria, e manterremo nelle nostre teste la voglia e la concentrazione per conquistare i tre punti da qui fino alla fine. Non credo che la squadra possa avere dei rimpianti, abbiamo dato sempre il massimo. Noi andiamo avanti, poi si vedrà”.

Mauro Cesani è un altro giovane ed interessante centrocampista che si è messo in evidenza durante l’intera stagione.

“Faccio un confronto con le altre fazioni e obiettivamente mi viene da dire che siamo una grande compagine. C’è qualche rammarico per l’incapacità, adesso apparentemente ridimensionata, di riuscire a fare qualche punto in più in casa. Noi vogliamo andare su, speriamo di poter vincere sempre da qui alla fine e di racimolare quanti più punti possibili per i Playoff. C’è la giusta voglia e la determinazione da parte di tutti di raggiungere l’obiettivo”.

Mister Luigi Zaini ha preso in mano le redini del Grottammare dopo l’addio di De Amicis, che aiutò i bianco-celesti nella fase finale dello scorso campionato ad evitare la retrocessione. E’ considerato uno degli allenatori rivelazione del campionato e ha condotto la squadra, tra l’altro, a detenere il miglior score di risultati utili in trasferta.

“Per la quarta volta consecutiva, dopo il girone di andata dove si infortunarono Ruggeri e Simoni, adesso ci ritroviamo con altri due infortuni gravi (Adamoli e Marcatili, ndr). Sono quattro assenze molto pesanti, al culmine di un campionato nel quale ci siamo espressi molto bene e che abbiamo purtroppo momentaneamente stoppato con la brutta prestazione di Cagli. Sono privazioni che influiscono, soprattutto quando, come avevo in mente io, si volevano modificare degli assetti tattici per nuove sperimentazioni. Noi ci stiamo preparando bene per le ultime sfide e andiamo avanti a testa alta. Ringrazio sentitamente i ragazzi che si sono impegnati lavorando tanto e lottando partita dopo partita. L’aver condiviso le mie idee e istruzioni di gioco credendo nei miei insegnamenti e consigli sta ripagando. I meriti di eventuali vittorie che verranno vanno interamente a loro”.

Il presidente Luigi Furnari, alla guida manageriale della società da tre anni, ha l’onore e l’onere di sostituire lo storico presidente Pignotti. Compito non facile, anche se finora i risultati sperati sono stati raggiunti e il campionato attuale rappresenta indelebilmente un punto di svolta per il Grottammare verso un futuro che all’orizzonte appare roseo e colmo di piacevoli sorprese.

“Facendo il punto globale della situazione ed analizzando non solo l’aspetto puramente tecnico, asserisco che questo è uno dei miei migliori anni. Iniziamo a dare una linearità ben marcata a quello che era il nostro progetto iniziale. Se i risultati arrivano non è un caso, essendo essi sempre rappresentativi di un buon lavoro svolto nel tempo, considerando sia la società, l’organizzazione e il settore tecnico. Faccio i miei complimenti e ringrazio tutti quanti, le persone con le quali collaboro hanno avuto la pazienza e la dedizione giusta per condividere l’impegnativo piano di lavoro e ad oggi possiamo dire che si è fatta una grandissima operazione. Se dovessi approfondire il discorso prima squadra direi che quest’anno è stato molto positivo, ci siamo salvati con dieci giornate di anticipo, lottiamo per i Playoff e siamo anche stati capaci di introdurre nella rosa giovani coltivati nel nostro settore giovanile. Dal punto di vista prettamente personale mi sento molto soddisfatto. Ho avuto modo di leggere l’intervista della vostra testata allo storico ex presidente Pignotti e lo ringrazio calorosamente per le belle parole motivazionali e d’incoraggiamento nei miei confronti. Avere l’onere e l’onore di poter fare da timoniere ad una società di calcio non è affatto semplice, ma se si trova un’organizzazione in ordine e magistralmente impostata come mi è stata lasciata dal mio predecessore, tutto diventa più facile e agevolmente amministrabile. Se il Grottammare oggi è qui, lo dobbiamo principalmente all’ottimo operato di Pignotti, un duro e coscienzioso lavoro durato ben dodici anni. Mi auguro che un domani decida di tornare a fare calcio, avendo sia la stoffa che il carisma giusti”.