Trasparenza. E’ la parola chiave per risolvere i problemi locali, nazionali e mondiali. Prendo spunto da una mia risposta ad un commento del lettore Giuseppe Formentini che vi invito a leggere. Parto dai partiti politici e dalle cronache di questi giorni. Se i cosiddetti rimborsi elettorali fossero stati dati alla luce del sole, i casi riguardanti la Margherita, ed ora pare anche la Lega, non ci sarebbero stati. Rutelli, per esempio, non avrebbe mai potuto dire “Io non sapevo niente” se c’era l’obbligo di far sapere prima tutto a tutti?
Accade invece che, dopo che il referendum ha bocciato il finanziamento ai Partiti e sostituito con i rimborsi elettorali, nessuno controlla se il denaro pubblico (che stranamente viene anticipato e non… rimborsato dietro documentazione tipo gli scontrini che giustamente lo Stato pretende da ogni commerciante) è stato usato parzialmente o totalmente. O meglio, si sa che è stato usato parzialmente ma senza che il Partito sia obbligato a restituire la somma non utilizzata. Che solitamente prende la strada di paradisi fiscali. A livello locale, provinciale, regionale possono accadere cose simili perché la trasparenza sta a zero. E’ mai possibile che una cosa del genere debba essere accettata da un popolo sempre più in affanno per sbarcare il lunario.
Stessa cosa per i contributi di altro genere. C’è una specie di segreto di stato tra i vari Partiti che usano il nostro denaro per scopi elettorali “ricattando” semplici cittadini, associazioni culturali e non, o per zittire organi di informazione e così via. A questo scopo dietro ad ogni richiesta (la cui motivazione viene quasi sempre prima concordata privatamente poi scritta per motivi ben comprensibili e come se i soldi da elargire fossero del politico di turno e non del popolo) c’è di mezzo un interesse e non una necessità della città.
Insomma niente o quasi è trasparente tutto viene mescolato con clientelismi di piccola e grande entità. Sarebbe semplicissimo che giornalmente si comunicasse ai giornali ogni decisione presa dalla Giunta e in maniera chiara oltre che ben sintetizzata dal delegato in questione che, per esempio, il comune di San Benedetto ha ma, tutto fa meno che quello che dovrebbe fare. Perché tutto quello che il Comune fa è così nebuloso? Semplice, ha evidentemente qualcosa da nascondere se per venirne a conoscenza bisogna diventare una specie di Sherlock Holmes. Senza ricorrere a rivoluzioni più o meno cruente credo che la soluzione più democratica sia quella di chiedere con forza la massima visibilità degli “affari” pubblici come la parola stessa ben spiega. Se si ottenesse magari con una massiccia petizione popolare, tutto il resto verrebbe da solo.
A partire da quella selezione naturale qualitativa e quantitativa dei politici da rendere inutile l’attuale campagna di Zapping “Sforbiciamo la politica”. Si sforbicerebbe da sola perché molti degli attuali componenti non avrebbero più alcun motivo per candidarsi in quanto i cosiddetti sprechi e privilegi non sarebbero più possibili.
A questo punto mi aspetto una domanda sciocca che comunque mi faccio: chi dedicherebbe il suo tempo all’attività politica che è comunque indispensabile in un paese che vuole essere democratico? A parte che lo stipendio non c’entra nulla con la trasparenza in quanto nessuno vuole negarlo nella giusta entità, ci sono tante persone (io mi metto tra loro) che vedono la politica come un onore-onere da tramandare ai posteri. Aggiungo: dire che le amministrazioni cittadine andrebbero in mano a chi ha i soldi è un’altra corbelleria perché ritengo che la stabilità economica e la trasparenza rappresenterebbero un forte deterrente verso azioni illegali ed una forte spinta verso la gratificazione che soltanto la storia può dare.
Viva la trasparenza totale, l’uovo di Colombo per vivere comunitariamente in pace e serenità e per scoraggiare i male intenzionati. Amen.
P.S. Prossimamente entrerò nei particolari.
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Bravo Direttore…. un’analisi perfetta….prima o poi la stanza dei bottoni dovrà essere scassinata… da dentro o da fuori ma dovrà succedere….e trasparenza sia….
Condivido in pieno Direttore, ma non limiterei il discorso sulla trasparenza solo al mondo della politica, ma lo allargherei a tuuto il sistema economico pubblico e privato. La trasparenza dovrebbe diventare un obbligo anche per la aziende (non solo per quelle quotate in borsa o certificate), dalle più grandi alle più piccole, dalle finanziare fino alle imprese di costruzione, dall’artigiano individuale fino al professionista. Per non parlare dell’universo cattolico (curie comprese), passando per le fondazioni, per arrivare appunto alle società a partecipazione pubblico-privata. Gli intrecci economici che verrebbero così alla luce del sole sarebbero infiniti. Ma quello che a mio… Leggi il resto »
Dateci una mano. Sono d’accordissimo con le sue… aggiunte
Carissimo Direttore, per far si che la Trasparenza dia i suoi frutti serve che il seme sia piantato in un terreno fertile. I cittadini attualmente lo sono? E’ questo il grande dilemma da sciogliere, se i cittadini lo sono la “rivoluzione sarà spontanea, altrimenti sarà lo stallo. Ora le pongo una domanda, come si fa a rendere ricettivo l’elettorato alla trasparenza. L’unica soluzione che mi viene in mente è partire dalle scuole di ogni ordine e grado perchè, non è una legge da applicare ma serve scardinare la vecchia mentalità italiana che si è costruita su 2000 anni di corruzioni,… Leggi il resto »
Egregio direttore,per un cittadino onesto che crede nella democrazia (che significa “governo del popolo”) e nella giustizia,il suo commento è ineccepibile.La trasparenza è fondamentale ed è figlia del controllo a mio parere che non viene mai fatto; mi chiedo se ciò avvenisse quanti si candiderebbero o farebbero politica a tutti i livelli? Aspetto con interesse il suo entrare nei particolari (riferito ai partiti e ai politici sambenedettesi).Perché solo così vengono alla luce tutti i misfatti,gli interessi anche trasversali degli amministratori e politici che la maggioranza dei cittadini non conosce.Si possono dare informazioni ed elementi in merito?
A presto
Trasparenza…e Rispetto per i cittadini. La Trasparenza è importante, ma se poi l’eletto – in maniera trasparente – non mantiene gli impegni presi, allora la situazione cambierà ben poco. Nel Disappunto ha ripreso un discorso che faccio spesso: lo Stato deve essere al servizio dei cittadini. Nella realtà avviene l’opposto. Se un cittadino ritarda di appena un giorno il versamento dei contributi, beh, quel cittadino viene vessato da interessi di mora e multe. Lo stessa cosa NON accade se a ritardare il pagamento di una fattura è lo Stato. La Pubblica Amministrazione se la può prendere con calma, ritardare anni… Leggi il resto »
La non risposta e’ un’ammissione di colpa o almeno di ripudio della trasparenza
Ride bene chi ride ultimo
La trasparenza è sicuramente il concetto cardine per assicurare correttezza, equità e democrazia. Solo chi ha qualcosa da nascondere può temere la trasparenza. Per assicurarla sono necessari gli organi di informazione con capacità e libertà di fare le pulci a chiunque e di rendere pubblici i dati, gli organi istituzionali di controllo con reali poteri di indagine, e l’esistenza di sanzioni certe in caso di trasgressione. Ora siamo molto distanti da questo scenario, ma almeno nelle scelte dei cittadini potrebbe cominciare a farsi strada il concetto di PRETENDERE trasparenza e controllo PRIMA di dare il proprio consenso/voto, e di non… Leggi il resto »
Perfetto
No first, il problema è che il 52% del PIL è fatto dalla PA (fonte Radio 24) quindi dai Politici, in pratica il 52% del PIL è fatto grazie alla non trasparenza. Se questa percentuale non si riduce (e quindi l’influenza dei politici nella vita di tutti i giorni) la trasparenza è un sogno perchè la desidera solo chi con la PA non ci mangia…. L’informazione? OK ma se serve soltanto alla minoranza dei cittadini di per se non basta. Purtroppo siamo in un circolo vizioso che non può essere rotto se non c’è una presa di coscienza collettiva che… Leggi il resto »
“No first, il problema è che il 52% del PIL è fatto dalla PA (fonte Radio 24) quindi dai Politici, in pratica il 52% del PIL è fatto grazie alla non trasparenza. Se questa percentuale non si riduce (e quindi l’influenza dei politici nella vita di tutti i giorni) la trasparenza è un sogno perchè la desidera solo chi con la PA non ci mangia”. Alessandro mi sembrano parole un poco esagerate. Sappiamo che vi sono sprechi nelle pubbliche amministrazioni come sappiamo che il settore privato a volte è gravemente inefficiente. Inoltre quel 52% contiene pensioni, spesa sanitaria, infrastrutture, illuminazione… Leggi il resto »
Pier, evidentemente non mi sono espresso bene, intendevo dire che finchè l’ingerenza della politica nell’economia di mercato è così forte ci sono troppi interessi da parte dei politici per non concedere la trasparenza, e non è una questione d’informazione, perchè se le tariffe del comune verso la Picenambiente non sono pubbliche (faccio un esempio) voi nemmeno le potete pubblicare e far decidere ai cittadini se il mark-up della Picenambente sia troppo o poco!!!! “quel 52% contiene pensioni, spesa sanitaria, infrastrutture, illuminazione pubblica, scuola, asilo, eccetera” è un potere affidato ai politici e estito in maniera strumentale e il tuo paragone… Leggi il resto »
no, secondo me eccedi: “quel 52% contiene pensioni, spesa sanitaria, infrastrutture, illuminazione pubblica, scuola, asilo, eccetera” è un potere affidato ai politici e estito in maniera strumentale”. Ci saranno ovviamente molte situazioni di gestione strumentale (non lo diciamo ai giornalisti che su questo ci campano), l’informazione nazionale non fa altro che parlarne da anni. Ma non possiamo dire che è tutto così né illudiamoci che le scelte possano essere razionali al 100% (e per fortuna, altrimenti saremmo in dittatura). E lo dico io che sostengo che tutti gli incontri pubblici dovrebbero avvenire nelle sedi istituzionali e con web cam accesa… Leggi il resto »
Pier però i capitali delle Grandi Imprese sono privati… Se pretendi trasparenza da loro allora dovremmo abolire la democrazia rappresentativa….
Non pretendo trasparenza da loro per quello che fanno al loro interno, né chiedo una web cam con diretta agli incontri di affari privati (quello lo chiedo ad ABC, ai Palazzi Grazioli, alla Commissione, all’Ems…). Ma non dobbiamo rischiare di buttare il bambino con l’acqua sporca: una singola riunione Bilderberg o un singolo movimento finanziario Goldman Sachs potrebbero influenzare le nostre vite più che le Porsche di Renzo Bossi detto il Trota. Con questo intendo dire che non possiamo idolatrare l’efficienza del libero mercato così allegramente, grosso modo si rischia di sembrare più ideologici dei comunisti dell’Unione Sovietica.
Sono d’accordo ma per questo esistono le varie Consob o SEC, che sono authority pubbliche e se le varie Goldman, Morgan, JP Morgan fanno speculazioni su derivate vendite allo scoperto etc.etc. è anche perchè queste autorità pubbliche non sono capace di sorvegliare i mercati perchè in testa ci sono i nominati della politica (tra l’altro sempre gli stessi nomi senza capire per quali risultati ottenuti vengono ri-nominati). Poi loro mediamente non spendono i nostri soldi delle tasse per auto-mantenersi; il problema è che il gettito fiscale va investito per migliorare il paese e non speso…. Se non si arriva a… Leggi il resto »