ACQUAVIVA PICENA – Il simbolo ricorda nemmeno troppo vagamente quello del Popolo della Libertà. Eppure anche “Acquaviva Futura” si professa lontana dai partiti. Parola di Teodorico Compagnoni, che ufficializza così la sua candidatura a sindaco, dopo mesi di silenzi e mezze ammissioni: “Un dovere più che un diritto, conseguente al mio radicamento in questo territorio. Tengo a precisare che si tratta di una lista civica e le persone che ve ne faranno parte non hanno mai partecipato attivamente alla politica comunale”. Nomi questi che verranno resi noti solo martedì, quando dovranno essere comunicati definitivamente i componenti dei rispettivi schieramenti. Al momento ci si ferma ai semplici sostenitori: Silvano Gasparrini, Luigi Laghi, Simon Gabrielli, Nicoletta Capretti, Sante Infriccioli, Giovanni Malara, Danilo Veccio, Luca di Buò, Anna Curcio e Fausto Spina Jr.
57enne e laureato in Filosofia, Compagnoni esce da due mandati da vicesindaco e assessore alla Cultura nella squadra di Tarcisio Infriccioli. “Ho fatto e faccio parte di questa amministrazione – precisa – e ho svolto il mio lavoro tra le mille difficoltà che ha un ente pubblico. Sono sempre stato a disposizione delle persone e l’ho dimostrato qualche mese fa in occasione della forte nevicata. Il mio progetto è quello di riqualificare la zona industriale, avviare una nuova maniera di gestione dell’amministrazione pubblica tramite una riorganizzazione metodologica degli uffici del Comune”. Un Comune governato per due lustri dal centrodestra e da cui oggi Compagnoni sembra volersi allontanare. Non è infatti un mistero che il primo cittadino, pronto ad uscire di scena, strizzi maggiormente l’occhio a Francesco Sgariglia, l’altra figura emergente del centrodestra che potrebbe complicare non poco i piani del leader di “Acquaviva Futura”.
“Non so che motivi abbiano gli altri, so i motivi che ho io”, taglia corto Compagnoni. “Non c’è stata condivisione d’idee, però non abbiamo mai chiuso le porte a nessuno. Non è escluso che in queste ultime ore si possa arrivare ad una ricucitura”.
Compagnoni nel frattempo difende il suo operato, anzi ne va totalmente orgoglioso: “Ho prodotto eventi su eventi e portato ad Acquaviva nomi di spicco. Siamo stati presi ad esempio persino fuori regione; si domandavano come fosse possibile che catalizzassimo tante presenze”. E guai a sottolineargli le critiche degli avversari, che contestano un impegno limitato alla mera promozione dei libri: “Non ho organizzato solo gli Incontri con l’autore. Quassù la biblioteca non esisteva, ora sì. Ci sono corsi di musica, pittura. A questa comunità ho dato tutto, sfido chiunque a dire il contrario”.
L’assessore rigetta infine l’etichetta di “dormitorio” incollata alla Fortezza dal rivale Pierpaolo Rosetti: “Molta gente lavora a San Benedetto e torna qui solo per dormire. E’ normale. La città è ad appena 4 chilometri, l’handicap c’è, non lo nego. Spetta pure agli abitanti vivere il paese, senza questa volontà un amministratore può ben poco. Io intendo riportare la vita politica all’interno della comunità, la politica deve stare dentro la gente. La comunità deve ritrovarsi”.
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forza riri che c’è la puoi fare.Almeno dietro di te non si nascondono personaggi
che non avendo il coraggio di presentarsi perchè sono già a suo tempo stati trombati
e superata la sessantini non abracciano ancora la cantina.
Ma dai “popolino” ma dove vivi, forse a SBT. Ma lo sanno pure i bimbi dell’asilo che dietro Compagnoni non ci sono personaggi ma “famiglie” che da decenni tessono le sorti del paese………………..fanno il buono e cattivo tempo, manovrano tutto e tutti, o quasi, perchè non tutti sono disposti a farsi manovrare……….., non serve fare nomi tanto gli acquavivani lo sanno benissimo, basta vedere chi lo sta appoggiando in questa tornata elettorale. Su non facciamo come gli struzzi. Troppo comodo dopo 10 di nulla, zero assoluto, rinnegare il passato, lui è stato vice-sindaco per 10 anni, “vice-sindaco” non consigliere, ripeto… Leggi il resto »
non direi proprio che ci sono famiglie, messa cosi sembra che si stia parlando di mafia. Il colosso di rodi penso che abbia dimenticato quando c’erano effettivamente le “famiglie”. Se bisogna parlare di passato parliamo di passato, io preferirei parlare di futuro, io penso invece che Compagnoni si sia lasciato alle spalle con questa lista molte zavorre, possiamo metterlo alla prova per 5 anni non credo che questo rappresenti una tragedia visto che vi siete tenuti Infriccioli Tarcisio per 10 anni.
Caro Araldo la mia era la risposta a “popolino” che vedeva “vecchi personaggi” trombati dietro le altre liste. E’ chiaro che il termine famiglia non è lontanamente riferibile al termine mafioso che conosciamo, ma non nascondiamoci dietro un dito e non facciamo gli ingenui, gli acquavivani sanno benissimo chi sponsorizza la campagna elettorale di Compagnoni……………………………. Io, lo ripeto ancora, se Compagnoni dovesse vincere ho un solo dubbio, che continui ancora a fare il “Vice-Sindaco” ……………… Oltrettutto, caro Araldo, mi sembra ingenerosa la frase “vi siete tenuti Tarcisio per 10 anni”, allora era più giusta la frase “vi siete tenuti Tarcisio… Leggi il resto »
io invece sono convinto che non farà piu il “vice”, finalmente direi, non la trovo affatto ingenerosa, anzi sono ancor piu convinto di quella frase perché sappiamo benissimo che all’interno della giunta infriccioli c’erano molte anime anche in contrasto tra di loro, forse a “Rodi” avrebbero preferito la sfiducia del sindaco, visto lo stallo. Compagnoni non ha fatto quella scelta, oggi si presenta in prima persona e lo fà senza fare calcoli matematici sicuri a differenza del sig. Spaccasassi Alessandro. Ah dimenticavo non abitare oggi ad Acquaviva non significa non essere Acquavivano né tanto meno non conoscere la realtà attuale.… Leggi il resto »