SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ennesimo e speriamo ultimo capitolo dell’eterno duello tra Marco Calvaresi e Piero Celani. “Non sono un accentratore – risponde nuovamente il presidente della Provincia di Ascoli piceno – vorrei tranquillizzare Calvaresi che l’assessore Gabrielli gode di tutta la mia fiducia e libertà di azione”.

Celani non le manda a dire: “Calvaresi dovrebbe sapere che la visibilità in politica è terreno non particolarmente agevole ma evidentemente non ne era consapevole e così, in cerca di una visibilità effimera si è lanciato a testa bassa in una polemica che finora gli ha riservato dei bruschi richiami da esponenti politici locali di diversa estrazione. Credo nella politica come servizio e sono sempre stato al fianco di quanti si impegnano, come in questo caso, per la promozione del territorio e senza prevaricare competenze altrui. Basti, ad esempio, rileggere il D.L.vo 267/2000 per rendersi conto che gli assessori agiscono su delega. Delega, ben specificato, del sindaco o del Presidente. E se gli assessori agiscono per delega di quale prevaricazione parliamo?”.

Nessun caso quindi, se non nella mente del presidente del Consiglio Comunale sambenedettese: “La Provincia può e deve fare promozione al proprio territorio, utilizzando le proprie risorse di bilancio. A onor del vero è quello che si augurano tutte le categorie del comprensorio perché, è decisamente ovvio, andrebbe ad accrescere l’azione della Regione. I risultati del resto sono evidenti. Questo impegno della Provincia si è tradotto, negli ultimi anni, in un marcato aumento della visibilità del nostro Piceno. E questo in assenza di una Regione sempre più lontana e distratta. Ma lo sa Calvaresi che se la Provincia di Ascoli non avesse insistito con la Regione Marche per avere uno spazio alla Bit quest’anno nessun ente locale avrebbe potuto parteciparvi? Poi, se Calvaresi pensa di non aver bisogno di promozione, lo dica all’Associazione Albergatori o al Comune di San Benedetto o ai tanti operatori legati al turismo della Riviera delle Palme ma spieghi anche, e bene, perché non ne sente il bisogno. A meno che non pensi che, in virtù onestamente non so bene di cosa, la promozione turistica è demandata solo ed esclusivamente al Consorzio Riviera delle Palme o al Sistema Turistico Locale”.

In numero uno di Palazzo San Filippo entra inoltre nel merito: “La Provincia di Ascoli il prossimo mese sarà a New York per una promozione del territorio. Quattro serate con l’enogastronomia picena. Poi ad ottobre giornalisti americani saranno nel Piceno per approfondire quello che andiamo a promuovere. E per questi giornalisti abbiamo chiesto agli albergatori dei soggiorni. Ebbene tanti albergatori ascolani e sambenedettesi hanno risposto positivamente mettendo a disposizione soggiorni. Calvaresi no. Calvaresi ha gridato alla prevaricazione”. Parole differenti da quelle pronunciate dell’esponente del Nuovo Polo, pronunciate qualche giorno fa: Ho contattato – affermava – diversi responsabili di associazione degli albergatori da Ascoli a San Benedetto e Grottammare ed hanno confermato di essere all’oscuro dell’iniziativa, a loro volta mi hanno confessato di essere stufi di essere chiamati solamente a dare nel momento del bisogno e mai nel momento della concertazione”.

Ammonisce nuovamente Celani: “Ma il Presidente del Consiglio Comunale di S. Benedetto lo sa che abbiamo concertato con tutti gli operatori turistici della provincia ed in particolare con quelli del comune rivierasco, progetti per l’innovazione tecnologica? Sa quanti e quali progetti abbiamo messo in campo per qualificare l’accoglienza turistica e quanti addetti vi hanno partecipato? Vuole prendere visione dei concreti risultati del Piano Marketing? Bene, le manderemo l’ampia rassegna stampa. Non ricorda di quando decantava la politica turistica che avevo promosso per rivitalizzare il centro storico ascolano? Vero – ironizza – quelli erano altri tempi. Erano i tempi che Marco Calvaresi flirtava col centrodestra e ancora non era stato folgorato sulla strada dei neo centristi”.