SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessuno sa se ci saranno rivoluzioni, ma la paura che tutto resti com’è comunque esiste. Ecco allora che i sindaci dei paesi appartenenti all’ex zona 12, capitanati da Giovanni Gaspari, lanciano chiari avvertimenti: “Abbiamo necessità di avere un Ospedale all’altezza. Il discorso dell’Area Vasta l’abbiamo superato e ci va bene. Ora va individuato chi fa cosa”. Parole rivolte al dirigente di zona Giovanni Stroppa, che il prossimo 6 aprile scenderà proprio nel sud delle Marche per affrontare il delicato e bollente tema della Sanità.
“Aspetteremo fino a quel giorno”, taglia corto il primo cittadino di Grottammare, Luigi Merli. “Ad oggi non so qual è il futuro, questo è un aspetto grave della questione. Sarà un venerdì di passione”. Gli fa eco lo stesso Gaspari: “Noi siamo i primi a non desiderare un clima di tensione ed insoddisfazione. Certo, ci aspettavamo trattamenti differenti, ora però siamo nella fase delle risposte, che tutti noi auspichiamo siano soddisfacenti”.
Alla conferenza dei sindaci, svoltasi nella mattinata di martedì in Municipio, vi erano i principali amministratori del Piceno: Tarcisio Infriccioli per Acquaviva, Tiziana Pallottini (Carassai), Roberto De Angelis (Cossignano), Domenico D’Annibali (Cupra), Nazzareno Tacconi (Monsampolo), Guido Mastrosani (Montalto), Achille Castelli (Montefiore), Paolo D’Erasmo (Ripatransone), l’assessore di Monteprandone, Adriano Bordoni, oltre ai già citati Gaspari e Merli. Presenti pure l’assessore sambenedettese alle Politiche Sociali, Margherita Sorge e la presidente della Commissione Affari Sociali, Palma Del Zompo.
“Non capiamo ancora cosa vogliono farsene di questo territorio”, ammonisce la Pallottini. “Esigiamo di conoscere i progetti della Regione sull’Area Vasta 5. Se la proposta sarà conforme alle nostre detteremo solo le tempistiche di attuazione, altrimenti non saremo supini nel subire imposizioni. Dovremo usare tutte le armi affinchè la sanità qui da noi funzioni veramente. Il nostro ruolo è quello di tutelarla”.
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Il Sindaco auspica a delle risposte, ma ad un tavolo di trattativa non ci si siede con le idee chiare di cosa si vuole e cosa si vuole ottenere.
Io non vedo idee, ambizioni e progetti sulla sanità da parte dei politici locali, pensano di abbassare la testa ad ogni dictat della Regione come è stato fatto finora?
Non era meglio portare un progetto per quest’incontro dove si illustrano richieste ben precise, tempi e costi per realizzarle? Se la politica fosse una cosa seria al servizio dei cittadini si farebbe così, invece a quanto pare siamo ancora a livelli dilettantistici.
….No caro alessandro84… qui il livello è altissimo……Retorica innanzitutto….. tante chiacchiere e tanti slogan e così che si fa la politica…. Credimi, di idee e risorse interne per sanare il deficit della nostra struttra sanitaria ce ne sono a iosa…. si dovrebbe partire da una riforma interna: riporto, di nuovo, il commento che ho scritto ad un’altra testata locale che ha trattato la stessa notizia: 6 aprile…6 aprile…accorpamenti, aree vaste, urgenze immediate da sanare, tagli controtagli e sospiri all’unisono…. Sinceramente caro direttore Stroppa non vorrei essere al suo posto in questo bel guazzabuglio…. Ve lo immaginate Giovanni Stroppa che viene… Leggi il resto »
Premesso che la Sanità Marchigiana non è in deficit; ricordo che la spesa pro-capite della nostra provincia è inferiore a quella del resto della Regione pertanto è un dovere civile per i nostri politici recuperare questo Gap. Come lo si può recuperare? Vogliamo continuare genericamente a piangerci a dosso e frignare calandoci le braghe con Spacca ma sempre pronti a lodarlo anche se fa il suo dovere? Oppure vogliamo presentare un progetto di riqualificazione con numeri e piano d’attuazione da condividere con la Regione? Io condanno l’approccio delle chiacchiere perchè su troppi temi si è chiacchierato per 20 anni mentre… Leggi il resto »
“Acqua passata non macina più” “Inutile piangere sul latte versato” Sono solo alcuni dei proverbi, vera ed antica fonte di saggezza popolare, che potrebbero benissimo riferirsi a questa situazione… Ovvero, dove erano e cosa facevano i Sindaci e gli Amministratori tutti dell’ex zona 12 negli ultimi anni? Di cosa si occupavano, mentre si cominciava a delineare netta la volontà regionale di sopprimere progressivamente il Madonna del Soccorso, trasformandolo in una sorta di poliambulatorio? Perchè non si è protestato da subito, in maniera forte e netta anche chiamando la popolazione a manifestare il proprio dissenso, mentre si evidenziavano sempre più carenze… Leggi il resto »