Intervista di Massimo Falcioni. Riprese e montaggio di Maria Josè Fernandez Moreno. Per guardare il video cliccare in basso a destra.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un comitato popolare che raccolga più firme possibili. Il Popolo della Libertà ha le idee chiare e, per difendere il futuro dell’Ospedale di San Benedetto, è pronto anche a bissare una nuova battaglia, sulla scia di quella anti-Gas Plus.
La campagna partirà il prossimo primo aprile: “Il giorno non tragga in inganno, non scherzeremo. Organizzeremo un incontro aperto a tutti gli addetti ai lavori e ai cittadini per raccontare lo stato in cui versa la nostra sanità”. Perchè dopo un’iniziale apertura di credito, ora nei confronti di Giovanni Stroppa è giunto il momento delle inevitabili contestazioni: “Quando fu nominato direttore dell’Area Vasta 5, Gaspari si strappò i vestiti considerato che lui aveva appoggiato l’uscente Novelli”, ricorda Pasqualino Piunti. “Noi al contrario gli demmo fiducia, ma ci pare che in questi mesi abbia eluso il confronto con la nostra Provincia. Abbiamo più volte chiesto un incontro che non c’è mai stato. Non vogliamo essere offensivi, tuttavia gradiremmo che il direttore si calasse sul territorio e spiegasse cosa intende fare e soprattutto quali sono le difficoltà”.
Quello dei berlusconiani somiglia ad un ritornello: “Non vogliamo strumentalizzare, semmai intendiamo far capire che non esiste progetto per il Piceno. Non è una guerra ad Ascoli. Noi stiamo con Ascoli, contro Ancona”. Il neo coordinatore provinciale, Andrea Assenti, rincara la dose: “Basta con le sperimentazioni sulla nostra zona. San Benedetto non può essere lasciata indietro. Abbiamo diritto ad avere i servizi sanitari essenziali, non un semplice Pronto Soccorso. Impensabile l’idea di un nosocomio depotenziato”.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri consiglieri comunali di centrodestra, Annalisa Ruggieri e Giacomo Massimiani: “Con la salute non si scherza. Dallo stoccaggio alla sanità, il sud delle Marche è sempre visto come l’ultima ruota del carro. Noi siamo il fiore all’occhiello della Regione, Palazzo Raffaello se ne renda conto. Siamo stanchi e stufi. Quel convegno non sarà una passerella di politici, bensì un’iniziativa di salvaguardia”.
FRECCIATE A GASPARI Nonostante il nobile intento, non mancano comunque stoccate verso l’amministrazione comunale: “Capiamo che a sinistra ci sia imbarazzo. In fondo Gaspari è compagno di partito e amico di consiglieri e assessori regionali”.
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E’ evidente l’imbarazzo di gaspari nei confronti di spacca e canzian ma, anche se si sforzano di negarlo, è lo stesso che i pidiellini hanno nei confronti di celani e castelli.
Ma guarda che Ascoli non ha mai chiesto nulla èh… o a te risulta altro?
Ascoli, se ha alzato la voce, è stato contro Ancona per gli stessi problemi di San Benedetto, cioè mancanza di parecchi primari, reparti a mezzo servizio, carenza di personale, investimenti che tardano ad arrivare.
ricordatevi che questa è solo operazione finanziaria per finanziare ancona i soldi se li sono finiti e li vengono a prendere da noi giù le mani dalla chiusura del ns presidio ospedaliero – la salute non ha prezzo lotteremo fino in fondo
i politici (comunali provinciali regionali ) sono eletti dai cittadini perche questi li rappresentino di fronte alle istituzioni e a nome dei cittadini portino avanti i loro diritti e la difesa del loro terrritorio. I Ns politici dove sono? a me sembra che questo territorio stia andando allo sfacelo e i politici si muovono sempre dopo che il danno e stato fatto mai prima . La citta di San Benedetto la stanno impoverendo su tutti i fronti (senza terza corsia a utostradale, senza fermate dei treni a lunga percorrenza, sen<za ospedale in cambio pero ci vogliono dare lo stoccaggio del… Leggi il resto »
Giustissimo pinalina. E il bello è che sia a destra che a sinistra ai vertici provinciali dei partiti ci sono politici sambenedettesi. Questi devono combattere con l’assurda idea di fare un ospedale unico in ascoli. A sto punto mi viene da pensare che questi sambenedettesi siano la prima fanteria da mandare al macello…. Se potessmo autogovernarci veramente, visto che dal punto di vista dei valori immobiliari SBT è nettamente capoluogo provinciale, ma anche (di pochissimo) capoluogo regionale, dovremmo promuovere la realizzazione di un centro ospedaliero privato di eccellenza in zona casello di SBT, stile san raffaele di milano. Questo tramite… Leggi il resto »
Stile San Raffaele? ahahaha! Infatti s’è visto che bella fine ha fatto… pieno di debiti.
P.S. Che sarebbe il capoluogo provinciale e regionale per valori immobiliari? Tipo, che ne so… Roccafluvione capoluogo dei tartufi e Fermo capoluogo delle scarpe?
Io capisco che i politici vivono di ribalta mediatica e poco altro, ma dare qualche risposta ai cittadini ogni tanto?
Tutti parlano di Sanità ma nessuno prova a dire come dovrebbe essere secondo loro, nessuno ha provato a definire un modello di servizio o un modello organizzativo….
Senza nemmeno queste idee di cosa parliamo? Cosa vogliamo chiedere alla Regione? Ai loro occhi le richieste sono vane!
Vogliamo più soldi? Bene, portiamo un progetto su come spenderli! Vogliamo più risorse? Indichiamo come intendiamo impiegarle.
Il PDL ancora una volta fa il gioco di Gaspari…
Speculazione, speculazione e ancora speculazione…. tutti vogliono mettere le mani in pasta dappertutto.. ora anche il banchetto di raccolta firme del 1 Aprile… Caro Alessandro84, forse sei l’unico che ha, in parte, centrato la questione. Il problema è antico e non sarà né il pre-vertice con la dirigenza regionale del 6 aprile, né il banchetto del PDL a risolverlo. Il nostro territorio (ospedale compreso) ha iniziato, da un pò di tempo, a fare i conti con chi, per tanti anni, ha mercanteggiato il nostro “bisogno di servizi degni di essere chiamati tali”, con il potere della poltrona. E’ il riflesso… Leggi il resto »