SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Innanzitutto l’Auditel: per la settima ed ultima tappa della “Tirreno-Adriatico” gli spettatori sono stati 414 mila, pari al 3,7% di share. Un numero secco, oggettivo, addirittura inferiore alla media complessiva (del 4%), che si allontana da ogni valutazione personale. Perché se è vero che l’attendibilità del sistema di rilevazione è sempre più messo in discussione dai critici, è altrettanto indiscutibile che gli accordi ed i contratti si stipulano proprio in base a certe cifre.
Okay, ci sono anche le altre emittenti satellitari, come Rai Sport ed Eurosport, che tuttavia insieme non inglobano giornalmente nemmeno lo 0.5%. E sulla carta stampata la musica non cambia più di tanto. Ad un’ora dal termine della corsa di martedì, il portale Sportmediaset.it dava la notizia del trionfatore Nibali in ventiduesima posizione, Corrieredellosport.it non la dava affatto, mentre la Gazzetta.it, partnership della gara, pur dandone risalto in primo piano, si dimenticava di citare la località di San Benedetto del Tronto.
Sui siti esteri quasi identica musica. As.com (Spagna) caricava l’evento nella 40esima fila della home page, su Marca.com (sempre Spagna) oltre la 50esima, mentre sul tedesco Bild.de nemmeno un cenno. Un mezzo sorriso è arrivato grazie a Lequipe.fr (francese), con il resoconto della manifestazione sesto in scaletta (guardare gallery).
La Tirreno-Adriatico rappresenta un grande pezzo di storia sportiva per la nostra città. Su quarantasette edizioni, ben quarantasei si sono concluse sulla nostra Riviera. Tutte tranne la prima, che approdò a Pescara. In poche parole: partenza variabile ed epilogo fisso. Punti fermi per la creazione dell’importantissimo concetto di identità. Da tutelare.
Qualche albergatore ammette: “Avremmo dovuto rinunciarvi quando l’esborso volò da 50 mila a 80 mila euro”. Una voce fuori dal coro, sicuramente, ma una valutazione obiettiva sul costo dell’appuntamento andrebbe inaugurata. Nel 2012, il Comune ha destinato agli organizzatori circa 60 mila euro, con ulteriori 20 mila coperti dai vari sponsor. A questi però si sono di fatto aggiunti i 40 mila euro necessari per la riasfaltatura delle strade, procedimento che lo stesso assessore Leo Sestri ha considerato strettamente legato al passaggio dei corridori.
Nei giorni scorsi, il nostro direttore Nazzareno Perotti lanciò una provocazione, che poi tanto provocazione non era: “Per aver l’arrivo e la partenza sempre nello stesso luogo occorre sborsare di più. Fossi quindi nella giunta Gaspari farei questa proposta al comitato organizzatore: vi diamo 100 mila euro a patto che si passi alla denominazione Tirreno-San Benedetto del Tronto, considerato che si conclude sempre sullo stesso lungomare. Allora sì che il ritorno mediatico sarebbe proporzionale ai soldi pubblici versati”.
Questione di lungimiranza. Lungimiranza che ad esempio mostrarono i sanremesi che, oltre al Festival, oggi godono della rinomata Milano-Sanremo. Tra le altre cose molto più importante della Tirreno-Adriatico, definita dai medesimi addetti ai lavori un mero “allenamento di avvicinamento” alla Classicissima.
In tempi di crisi non esistono più contratti di ferro. Eloquente il caso di Salsomaggiore e del suo clamoroso divorzio da Miss Italia, l’anno scorso. Il sindaco dell’epoca, Massimo Tedeschi, tagliò corto: “Purtroppo non ci sono i soldi. Per la promozione turistica faremmo altre iniziative di minor costo. Non posso tagliare un asilo nido per fare Miss Italia”.
Ragionare dunque, ragionare.
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Il ragionamento di Massimo Falcioni è potenzialmente pericoloso. Sebbene per OGNI iniziativa si debba analizzare costi e benefici, pongo una domanda: ci sono altri eventi della medesima portata che costano meno? Ad esempio: un torneo internazionale di tennis che possa portare nomi di primo rilievo come quelli che porta la Tirreno Adriatica? Ad esempio portare un torneo di tennis dove gioca Nadal, Djokovic o Feder (perchè i corridori iscritti sono di questa portata) quanto costa? Il punto è questo: San Benedetto è la città degli “ex” e sinceramente questa cosa mi da alquanto fastidio, è intollerabile che dobbiamo stare sempre… Leggi il resto »
Ben detto Alessandro. Attorno a questo appuntamento, l’unico di livello internazionale a livello sportivo di tutte le Marche e Abruzzo, occorrerebbe costruire un corollario di immagine sportivo-ambientale e non ragionale sulle percentuali da Auditel, che sono importanti ma non dicono tutto.. C’erano almeno 100 giornalisti/operatori di cui la metà stranieri. La Gazzetta dello Sport ha dato due pagine per la tappa di Offida con planimetria di San Benedetto inclusa, e due pagine oggi. Una pagina o un articolo su tutti i giornali nazionali. Un articolo sui principali giornali sportivi europei. A San Benedetto hanno soggiornato per due giorni qualcosa come… Leggi il resto »
Ti aggiungo il Villaggio della Tirreno Adriatica con serate notturne come si fa con gli Internazionali di Tennis di Roma che c’è il villaggio VIP con famosi DJ come Bob Sinclair…
Ma in Realtà i nomi c’erano: Cavendish, Nibali, Evans, Cancellara, Garzelli ed altri….
Pertanto serve valorizzarla ovviamente i sinergia con gli organizzatori…
Poi ripeto se qualcuno porta un evento del genere che costa 50.000€ parliamone
Posso semplicemente risponderti che non hai capito. Il nocciolo del problema è un altro: quanta gente sa in Italia che la Tirreno-Adriatico si conclude a San Benedetto del Tronto nonostante che ciò avviene da ben 46 anni? Nell’immagine generale popolare pochissimi quasi nessuno, neanche tutti gli appassionati di ciclismo. Cosa facilmente dimostrata dalla ricerca fatta da Falcioni. Perché un investimento va fatto sulla veicolazione del nome e non della corsa o dei loro partecipanti. Basta dire che la Gazzetta dello Sport ieri titolava così: assi pronti per la Sanremo (è una città turistica come San Benedetto!) dopo l’allenamento alla Tirreno-Adriatico.… Leggi il resto »
Sì ma occorre avere alcune idee precise di come è organizzato il ciclismo mondiale. Ci sono tre grandi corse a tappe, nell’ordine di valore Tour, Giro e Vuelta; un pugno di “classiche” (corse da un giorno su tracciati quasi sempre uguali e comunque con partenza e arrivo sempre nelle stesse città), la cui prima per valore è la Parigi-Roubaix poi possiamo mettere a pari livello Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi, poi altre tre o quattro classiche di prestigio leggermente inferiore (come il Giro di Lombardia, l’Amstel Gold Race); poi c’è il Mondiale, unica corsa che si corre con la maglia… Leggi il resto »
A tappa o in linea la cosa che ho notato dal tuo commento è che nessuna denominazione è vaga come Tirreno-Adriatico. Le altre hanno dentro: Milano, Sanremo, Svizzera, Paesi Baschi, Lombardia, Amstel, Parigi, Nizza, Fiandre, Liegi, Bastogne. Non bastano? Trovo comunque importanti tutte le nostre sollecitazioni. Dimostrano se non altro che qualcosa bisogna fare dopo 46 anni di concessione del nostro bellissimo lungomare. Cominciamo a farci sentire invece di continuare a subire come provincialotti qualsiasi.
L’approccio è molo radicale e cozza un po’ con la tradizione. Tradizionalmente la Tirreno-Adriatico come la Parigi-Nizza sono delle corse di allenamento per Milano-Sanremo che è una corsa più importante che fa parte dell’UCI World Tour. Pertanto forse sarebbe più corretto parlare di abbandono della Tirreno Adriatico per una tappa dell’UCI World Tour? E’ un tema su cui si può ragionare, ma chi ragioniamo di queste cose? Mi sembrano temi un po’ troppo grandi per gli interlocutori cittadini che faticano ad organizzare anche la notte bianca…. Io sono favorevolissimo alle iniziative di ampio respiro, perchè sono quelle che rendono “grande”… Leggi il resto »
Sei andato di palo in frasca senza rispondere alle mie considerazioni. Poi “Siamo piccoli cittadini” varrà per te, per me no. I sambenedettesi hanno dimostrato nel tempo di essere creativi, intelligenti e capaci di rischiare. L’inquinamento demografico del territorio ha inciso sul declassamento? Magari sì ma io la definizione generica “piccoli cittadini” non mi sento di poterla accettare visto che includi tutti.
Provo spiegarmi. Non si può pretendere di trasformare la Tirreno Adriatica nel Tour de France, anche perchè nel caso fosse possibile la tappa finale arriverebbe a Milano o a Roma…. Allora secondo me le scelte sono due: o miglioriamo quello che c’è oppure cambiamo evento. Per migliorare quello che c’è credo ci sia qualche possibilità. Per cambiare evento non abbiamo le persone capaci per farlo. Siamo piccoli cittadini perchè non siamo capaci di portare avanti chi sia in grado di regalare un sogno a questa città. Lei utilizza correttamente i verbi al passato “I sambenedettesi hanno dimostrato nel tempo di… Leggi il resto »
“Miglioriamo quello che c’è” l’ho detto prima io, adesso hai capito. Poi: tu di dove sei? Hai omesso la parola inquinamento nel citare quanto ho detto io tra passato e presente. Chi sono le persone che i “piccoli cittadini” dovrebbero portare avanti per regalare un sogno alla città? Possono farlo soltanto tra coloro che presentano la propria candidatura alle elezioni. Infatti, il problema è un altro, seppur allegabile al tuo. C’è timore di candidarsi tra le persone che potrebbero dare una valenza migliore alla città. E’ lì che oggi bisogna trovare il coraggio di intervenire. Perché se è vero che… Leggi il resto »
No direttore non ci casco… Non si vive di sola politica, anzi di politica si fa benissimo a meno…. I cittadini hanno avuto la possibilità di scegliere tra 9 candidati assortiti di tutti i tipi, hanno fatto la loro scelta siamo in democrazia, non può pretendere che arrivi il 10 candidato perchè comunque non cambierebbe nulla. Non c’è timore di candidarsi ma la consapevolezza che non serve a nulla. Se servisse a qualcosa i cittadini andrebbero a cercare chi può risolvere i problemi e non si affiderebbero ai soliti noti. La recriminazione verso i giovani è lecita ma mi permetto… Leggi il resto »
“Se servisse a qualcosa i cittadini andrebbero a cercare chi può risolvere i problemi”. Sì ma come? Con la prima frase hai detto una cosa sbagliatissima: oggi si vive di sola politica! Purtroppo.
Pensavo che il governo Monti avesse insegnato qualcosa agli Italiani…. la politica ha portato 20 anni di disastri, sono bastati 100 giorni di chi ci capiva qualcosa per dare una raddrizzata a questo paese!
La scorsa tornata elettorale ha mostrato come ai cittadini non importi nulla del curriculum del candidato o dei risultati ottenuti, in questo contesta cosa centra chi ha idee e proposte per la città? Trovo profondamente anacronistico dire che il cittadino non ha colpe e vuole persone diverse ma non ha scelta, il cittadino è il primo colpevole!
off topic Raddrizzata? Nulla di diverso dai Governi Amato, Ciampi, Dini, Prodi, qualche passaggio dei Governi berlusconiani, senza che nessuno usi il termine “macelleria sociale” agitato quando avevamo opposizione e maggioranza, però con un programma non presentato ai cittadini e con la direzione in mano a forze straniere con chiare finalità recessive e svendita ai capitali esteri del patrimonio nazionale. Nulla di diverso di incontri al limite della costituzionalità, e parlo dell’articolo 1, quando si fanno incontri tra il Presidente del Consiglio e i tre rappresentanti dei partiti in appartamenti privati e senza giornalisti e webcam che rendicontino su cosa… Leggi il resto »
Quindi?
Quindi la mossa spetta ai cittadini tra 5 anni… intanto guardiamo cosa succede.
Insomma mi pare che “il gioco non vale la candela” per un’evento della durata di neanche un giorno, oltretutto lavorativo, e di scarso legame con la tradizione locale ciclistica (praticamente quasi inesistente).
Sicuramente l’ampliamento (raddoppio) della portata di una conduttura fognaria esistente delle acque bianche, per un tratto di almeno un paio di chilometri, sarebbe stato più utile e proficuo per una città che assurge a diventare la regina del turismo marchigiano.
Io ho vissuto in maniera molto intensa la giornata della Tirreno-Adriatico: un traffico infernale ovunque e il ronzio continuo dell’elicottero. Ecco cosa ha pensato il 95% dei sambenedettesi
Non si capisce bene il senso della sua considerazione
Ecco la rovina della nostra città, l’immobilismo più totale ma poi sempre tutti pronti a criticare…
La notte bianca no che fa rumore, il powerboat no che fa rumore, la movida notturna no che fa rumore, quello no quell’altro nemmeno però che palle che in città non si fa nulla!
Ma si può sapere che volete? Una città fantasma?
Sono contrario alla T/A per semplici motivi tra cui l’inutilita’ della gara sportiva usata per fare la gamba per la classicissima Milano-San Remo, una risposta alla Paris-Nice, Mealli la pensò nell’epoca di un ciclismo post bellico e barattò con i vari enti e associazioni in tempo di vacche ancora grasse e incassò laute prebende e ci poteva anche stare. Ma i tempi sono cambiati vedere quei ciclisti pompati come bestie di sostanze chimiche non è educativo per i bambini, infatti il pubblico oramai è mediamente anziano, e magari si bomha la domenica per arrivare e sbetturciarsi verso le colline picene…Non… Leggi il resto »
150 mila euro varrebbero se la corsa contenesse nella denominazione la parola San Benedetto. Sono molto d’accordo col l’ultimo paragrafo del tuo commento. Ci siamo rapportati telematicamente visto il mio disappunto in home page.
Caro Emidio, mi ricordo con piacere che quando facevo le elementare il preside faceva spostare il rientro pomeridiano per consentire agli alunni di vedere la corsa sul lungomare. Magari all’epoca non c’erano ancora gli scandali del doping ma era un bell’evento, e ti assicuro che anche sportivamente parlando è sempre un piacere vedere, anche solo per una sgambata, corridori di quel calibro. Poi personalmente credo che delle belle inquadrature di uno dei più bei lungomari sottovalutati d’Italia (ovviamente per colpa nostra) possano essere delle belle cartoline. Certo c’è il discorso dello share e quant’altro, ma valutiamo le alternative, se c’è… Leggi il resto »
Caro Ale (troisineggio) la sgambatura di devoti della chimica sportiva mi può star bene se sponsorizzata dalle ditte farmaceutiche, ma non dalla collettività, perchè se la Riviera delle Palme spende 150.000,la collettività tutta ne spende 2.000.000 di euro, troppo oppure facciamo finta che i laziali, gli umbri, gli abruzzesi e i marchigiani siano ancora dei barbari non italici…Non si tratta di share e tant’altro si tratta di innovarsi e alla svelta. Il turismo imbarazzante dei turisti degli anni sessanta e settanta non presupponeva nessuna strategia turistica…però, però i tempi sono cambiati e riempire tra il 20 luglio e 20 agosto… Leggi il resto »
In generale credo che il ciclismo, pur piacendomi, è uno sport che non ha più tanto seguito per diversi motivi per lo più generazionali e non tanto per il doping…anzi è il pubblico ormai ad essere assuefatto alla spettacolarizzazione e uno sport di fatica come il ciclismo non riesce più ad attrarre interesse. Bisogna creare(o ricreare) l’evento Tirreno-Adriatica con attività attrattive diversificate oppure è meglio tenerci quei soldi. PS- 40000e non sono stati spesi per la “riasfaltatura” ma buttati per la pezzatura delle strade, si poteva spendere anche qualche soldo in più e approfittare per rifare davvero l’asfalto su tutta… Leggi il resto »
mi sono scordato di aggiungere che è davvero fastidioso attendere una corsa per avere ciò che ci spetterebbe di diritto…STRADE SENZA BUCHE!!!
per sbaglio mi sono imbattuto in questo artico e rispondo a 5 mesi di distanza. – Direttore è impossibile cambiare la denominazione. Alessandro hai delle Idee molto bune, giustissime e sono idee che farebbero cambiare sicuramente la manifestazione ma, per farle viaggiare occorro gli attori e chi le sappiano guidare e ….che le sappiano mettere in pratica. San Benedetto ha di questi attori? Se la mentalità di questi sambenedettesi è quella attuale , a San benedetto non cresce idea ,non cresce spettacolo e non crescerà accoglienza… è sotto gli occhi di pochissima gente il GRAVE flop del ” Carnevale estivo… Leggi il resto »