Dal settimanale Piceno Oggi n.909, in edicola dal 5 marzo

ASCOLI PICENO – L”anello di congiunzione tra “L’uomo d’Azienda” nel campo turistico del Piceno, e la figura del politico che sostiene battaglie a beneficio del territorio in cui opera a 360 gradi, è facilmente individuabile nella sua voglia di fare e di mettersi in gioco, elementi fondamentali per entrambe le funzioni che svolge. Parliamo di Filippo Olivieri, imprenditore del comparto turistico e Assessore ai Trasporti, Politiche Sociali e del Tempo Libero, Urp, Decentramento e Informatizzazione della Provincia di Ascoli Piceno. Prima affrontare con lui la spinosa questione relativa alla decisione di Trenitalia di escludere la fermata di San Benedetto del Tronto,inevitabile una breve rassegna sulla vita imprenditoriale del “Personaggio del Mese” e uomo copertina del bimestrale di Confindustria “Realtà Industriale delle Marche”.

Il Personaggio

“Oggi fare l’imprenditore vuol dire operare con sacrificio ed impegno – sottolinea Olivieri –  Ringrazio Confindustria per questo riconoscimento che mi è stato dato all’insegna del coraggio che ho avuto nel continuare ad investire in un periodo critico come questo; anche perchè riuscire a pareggiare i conti a fine anno significa conseguire il vero successo. Ho comprato l’hotel Villa Picena nel 2009, salvando tutti i dipendenti, e ci sono riuscito grazie alla fiducia che le banche hanno riposto nella mia iniziativa”. Filippo Olivieri possiede, dall’età di 26 anni, anche l’hotel Parco dei Principi a Grottammare, nel quale ha sempre investito risorse mirate ad un ampliamento costante, e che ad oggi rappresenta, nel segmento medio alto, la realtà più importante. Un imprenditore alberghiero con all’attivo, tra le due sedi, 35 dipendenti con punte di 60 nei momenti di maggior flusso, 120 camere e con un indotto di 200 imprese sul territorio : ”Mi sento un privilegiato perché a fine mese riesco a pagare fornitori e collaboratori, ed ho sempre detto che se  malauguratamente un giorno le cose dovessero andare per il verso sbagliato loro saranno pagati comunque. Anche a costo di vendere i miei beni privati”.

Il desiderio di Olivieri, però, è quello di avere maggiore riscontro da parte delle istituzioni; argomento che egli stesso affronta con una certa amarezza:” Parco dei Principi è 20 anni che lotta per avere una spiaggia discreta, è l’unico albergo aperto tutto l’anno con una struttura manageriale e non familiare. E’ una realtà che fa conoscere Grottammare nel mondo, insieme alla promozione turistica che fanno gli albergatori, e non è giusto che non possa avere la possibilità di installare un chiosco bar o degli scogli funzionali ad un allargamento dell’area. Ringrazio l’amministrazione comunale di Grottammare per aver riformulato un “Piano Spiaggia” dando alla mia struttura, come ad altre, la possibilità di iniziare ad operare investimenti preliminari ingaggiando tecnici e progettisti. Ma dopo l’approvazione del progetto, da parte di Comune e Regione, dopo aver speso soldi per le pratiche tecniche iniziali, lo stesso arriva alla Soprintendenza di Ancona che lo boccia in toto, adducendo dubbi vincoli naturalistici  (Olivieri si riferisce alle Tamerici, ovvero dei cespugli lungo la costa che secondo la soprintendenza non possono essere rimosse) nonostante il benestare del Comune che non metterebbe mai a rischio la tutela paesaggistica del suo territorio. 100 imprenditori che hanno problemi di questo genere – conclude – generano crisi, ma le istituzioni questo non lo prevedono”.

Il problema Trenitalia

Con lo stesso spirito Filippo Olivieri veste i panni dell’Assessore ai Trasporti della Provincia di Ascoli, cercando di contrastare l’assurda decisione di Trenitalia finalizzata ad escludere la fermata di San Benedetto del Tronto:” Stranamente – spiega Olivieri – subito dopo il mio insediamento in Provincia (Luglio 2009) ho cominciato a ricevere proteste dagli utenti rispetto ad alcune fermate soppresse. Successivamente ho scoperto che Trenitalia, ogni 6 mesi, rivede orari e fermate, e a giugno 2009 queste modifiche erano già entrate in vigore. Evidentemente la giunta precedente non si è mai posta il problema. Di conseguenza mi sono messo subito al lavoro inviando lettere a Trenitalia e alla Regione affinchè questo disagio, che arrecava e arreca tutt’ora gravi danni economici e sociali al territorio, venisse risolto, senza però avere risposte adeguate.

Il problema è che non c’è stata un’azione di vigilanza operata con largo anticipo, anche da parte di coloro che si trovano a lavorare in prima linea in Parlamento, consentendo così ad una azienda monopolista come Trenitalia di fare il bello e cattivo tempo a scapito dei cittadini. Noi chiediamo al Governo di intervenire su Trenitalia affinchè questa cambi i suoi programmi. E’ inammissibile inoltre – conclude l’Assessore – che la stessa Trenitalia utilizzi la fermata di San Benedetto come semplice snodo di passaggio, facendo sfrecciare i suoi treni sul nostro territorio. Se proprio vuole utilizzarlo senza che la comunità ne tragga sacrosanti benefici, allora che ci paghi l’affitto”.

Francesco Palestini, responsabile del servizio trasporti, spiega gli aspetti tecnici e le varie proposte in atto:“ A seguito delle modifiche semestrali di Trenitalia, siamo arrivati al punto che a San Benedetto fermano solo 7 intercity non sufficienti a coprire il fabbisogno dell’intera giornata, arrivando solo fino a Bologna. Attualmente le fermate più vicine a San Benedetto sono Pescara e Ancona con un intervallo chilometrico di ben 170 chilometri, di gran lunga superiore a quelli che interessano le altre linee nazionali. Quindi auspichiamo una fermata intermedia funzionale che sarebbe importante anche per le zone di Fermo e Teramo direttamente interessate. Inoltre chiediamo una maggiore operatività della fermata intermedia di San Benedetto del Tronto allungando la tratta esistente oltre lo scalo di Bologna, e soprattutto che ci sia un numero maggiore di convogli rispetto a quei 7 intercity insufficienti a coprire le fasce orarie di maggior flusso”.