MARTINSICURO – Il cinema Ambra protagonista dell’incontro che si terrà sabato 10 marzo alle 17 in sala consiliare a Martinsicuro. Nell’incontro pubblico l’amministrazione comunale presenterà il progetto di ristrutturazione del fatiscente edificio in piazza Cavour, illustrando le varie fasi di esecuzione dei lavori. Alla tavola rotonda sono stati chiamati ad intervenire il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra, il presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo Luigi De Fanis, l’architetto Mariano Moroni, un rappresentante della Soprintendenza della Regione Abruzzo, la vice presidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatori. Il consigliere delegato alla cultura Massimo Vagnoni, nonché candidato sindaco per il Pdl a Martinsicuro, rivestirà per l’occasione il ruolo di moderatore.

La ristrutturazione dell’ex cinema è un’opera che alimenta da sempre sia l’interesse dei cittadini che il dibattito politico. Se la necessità di offrire a Martinsicuro un centro culturale e di aggregazione sociale, nonché uno strumento di riqualificazione del centro cittadino, trova d’accordo gli esponenti di ogni colore politico, a dividere finora sono state le modalità di realizzazione del progetto. L’amministrazione Di Salvatore ha pensato ad un edificio di tre piani che contiene una sala polifunzionale, la biblioteca comunale, spazi da assegnare alle associazioni del territorio e uffici da utilizzare per servizi del Comune, come lo Iat.

Un progetto ambizioso, la cui realizzazione comporterà una spesa di tre milioni di euro. Ed è proprio sui numeri che si gioca la battaglia delle opposizioni, poiché i fondi necessari per costruire l’edificio non sono totalmente nelle disponibilità del Comune e dovranno essere reperiti in futuro, con incertezze quindi sui tempi di completamento dell’opera.

Al momento prosegue l’iter per l’affidamento del primo stralcio funzionale da un milione di euro (250mila euro stanziati dalla Fondazione Tercas – dei 450mila complessivi elargiti in due annualità – 99mila euro di fondi comunali e 550mila euro reperiti con un mutuo): si procederà alla demolizione del vecchio stabile e alla costruzione di una nuova struttura portante con opere di tamponamento al grezzo, con due locali che potranno essere già utilizzati.