SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ora o mai più: per eliminare (definitivamente o quasi, dipende da Giove Pluvio e dai chilogrammi di asfalto e cemento di nuova posa) il problema degli allagamenti frequenti a San Benedetto il Comune di San Benedetto, attraverso il sindaco Giovanni Gaspari, ha intenzione di organizzare una task force che risolva una volta per tutte l’annoso problema.

Questo è stato il tema discusso giovedì 8 marzo assieme al presidente della Ciip, Giacinto Alati (accompagnato dal vice Natalino Mori e dal direttore Dino Capocasa), e il presidente dell’Ato, Stefano Stracci, con l’ignegner Antonino Colapinto.

“Siamo coscienti e consapevoli dei problemi della città, che ad oggi non sono stati ancora mitigati – ha esordito il sindaco Gaspari – agendo fino ad ora sulle singole questioni, risolvendo in qualche caso, spostando il problema in altri. Per questo abbiamo convenuto di intervenire in maniera generale, partendo da un dato di fatto: il nostro sistema fogniario è vecchio per cui sarà necessario separare le acque bianche dalle acque nere, intercettare le acque bianche che dalla zona collinare scendono verso valle, e dimensionare e collegare le strutture”.

Il sindaco elenca come criticità “la zona Ballarin, piazza San Giovanni Battista, il pontino lungo, via Roma, viale De Gasperi, via Voltattorni, il Paese Alto e le aree attorno, via Val Tiberina. In alcune zone siamo già intervenuti con Ato e Ciip, ma adesso ci daremo delle scadenze precise”.

Per questo già lunedì prossimo sarà formato un protocollo di intesa formale “e dalla settimana entrante inizieranno alcuni lavori”. Il sindaco spiega che in qualche caso si tratta di interventi stimati in poche migliaia di euro, come il collegamento tra via Monte San Michele e la cassa di sollevamento in via Lombroso; poi subito si interverrà su via Volta e via Voltattorni”.

La serie di interventi ad ogni modo vedranno l’incarico al professor Alessandro Mancinelli dell’Università Politecnica delle Marche: “Avrà il compito di supervisionare il lavoro congiunto degli uffici tecnici di Ciip, Ato e Comune”. Già la prossima settimana Mancinelli dovrebbe essere a San Benedetto.

Riguardo i problemi recenti, Gaspari sottolinea che per alcuni sottopassi come quelli di via Fiscaletti stavolta non ci sono state emergenze mentre per via Voltattorni “dice la falsità chi afferma che gli allagamenti sono determinati dal mancato avvio delle pompe di sollevamento. I cittadini che erano con me lo sanno. Il problema è dovuto al fatto che l’acqua non arrivava per niente verso le due vasche di raccolta realizzate dalla Ciip: dovremo sapere se magari per colpa di una piccola membrana da abbattere o se invece ci sono problemi più seri”.

Stracci al riguardo afferma che “se le soluzioni adottate in precedenza denotano errori nella realizzazione delle opere, allora pagherà chi ha sbagliato; se invece le opere previste non portano a nessun beneficio in se stesse, abbiamo problemi più gravi da risolvere”.

L’Ato ad ogni modo si occuperà, quando possibile, di dividere le acque nere da quelle bianche o miste, e per questo potrà attingere a delle risorse relative alle emergenze e alla programmazione triennale: “Naturalmente interverremo dove possibile” spiega Stracci.

L’ingegner Colapinto spiega che “su Piazza San Giovanni i lavori sono stati già appaltati, mentre su via Voltattorni e via Volta basta rendere più efficiente la rete. In via delle Conquiste saranno canalizzate le acque verso il torrente Albula”.

Giacinto Alati, presidente del Ciip, sottolinea come “mi dispiaccia per la situazione che si è venuta a creare in una città così importante, e per questo gli interventi strategici, che richiederanno qualche milione di euro di investimenti, saranno realizzati nella maniera più veloce possibile”.

Difficile capire a quanto ammonterà complessivamente la spesa necessaria per evitare gli allagamenti. Ad ogni modo nel giro di qualche giorno potrebbe essere disponibile una stima di massima.