SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Accade tutto in pochi minuti. E’ la seconda giornata di campionato a undici della categoria Esordienti 1999, in campo a duellare sul sintetico del “Ciarrocchi” sono il Porto d’Ascoli e il Ragnola.
I biancocelesti sono in vantaggio 1-0. Durante un’azione l’arbitro ravvisa una irregolarità sul giovane Alberto Forti in area e concede il rigore al Porto d’Ascoli. Ma il suo allenatore William Belardinelli lo chiama invitandolo a chiarire con il direttore di gara che il penalty non c’era. Detto, fatto. L’arbitro torna indietro sulla sua decisione: nessun rigore.
Un gesto che non ha lasciato indifferenti gli spettatori: gli applausi ne sono la dimostrazione. “Ai miei ragazzi insegno prima di tutto la lealtà sportiva e il gesto di oggi lo testimonia. Sono contento di come si sono comportati i miei giocatori, ne vado fiero al di là del risultato sportivo” ha commentato il tecnico del Porto d’Ascoli William Belardinelli.
In un calcio sempre più malato di scommesse, sono queste pillole di fair play a rendere il gioco del calcio lo sport più bello del mondo.
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