Dal settimanale di Riviera Oggi uscito in edicola  il 29 febbraio  n.907

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 12 Maggio 2011 pubblicammo sulla nostra testata la petizione a firma dei residenti e commercianti di Via Marsala, che richiedono: “Senso unico di marcia, mantenendo i parcheggi su entrambi i lati della via, con divieto di parcheggio per i veicoli ingombranti e inserimento di tre attraversamenti pedonali rialzati”.

Sì parliamo ancora di lei, la famosa, chiacchierata, non a norma, caratterizzata dalla cattiva viabilità, dalla rabbia dei cittadini e utilizzata, inevitabilmente, dagli automobilisti e dai mezzi pubblici come l’arteria principale – centrale – che collega le due vicine realtà, San Benedetto del Tronto e Grottammare.

Il comune di San Benedetto del Tronto consapevole delle problematiche riscontrare quotidianamente da tutti quelli che vi transitano afferma nel dicembre del 2010, tramite un suo rappresentante: “Le due carreggiate hanno una larghezza di 5 metri, 2,5 per ognuna mentre la norma ne prevede il minimo di 2,7 metri cadauna. Addirittura 3,5 metri per carreggiata se nella strada transitano autobus“. A dichiararlo fu l’assessore alla viabilità Settimio Capriotti, durante un’assemblea.

Cosa si era pensato di fare a questo punto? Rimuovere ben trentanove parcheggi, uno dei motivi per il quale partì la petizione sopra riportata.
Ad oggi però se passate in Via Marsala ci sono gli stessi disagi di un anno fa. Nel frattempo sono sorte nuove realtà commerciali, e anche ad alto potenziale, quindi per coerenza anche l’afflusso di traffico è incrementato. Può essere considerata addirittura un nuovo centro, oltre che arteria principale della viabilità. Ha tutte le potenzialità per essere un’ottima area commerciale (i prezzi più bassi degli affitti rispetto al centro, portano gli imprenditori a prediligere questa via).

Ma torniamo al problema. Siamo andati in via Marsala – zona sud in direzione San Benedetto – a parlare con i veri protagonisti, i commercianti:
Forno Ciarrocchi: “Siamo appena arrivati e ci troviamo bene. È una via molto frequentata e non può che fare bene al commercio”.

Mercatino dell’Usato: “La petizione che è stata fatta l’anno scorso noi non l’abbiamo firmata. Siamo contrari al senso unico, l’unica cosa che richiediamo è il rispetto dei limiti di velocità e questo può essere fatto con l’inserimento di un dosso.

Tabaccheria e Lottomatica: “Siamo contrari alla petizione, noi non l’abbiamo firmata. Se faranno il senso unico, controlleremo attraverso la dichiarazione dei redditi annuali quanto ho perso in percentuale, se il comune sarà disposto a pagarmi la differenza ben venga. Sappiamo che si tratta di una via non a norma di legge. Diciamo sì a dei rallentatori di velocità.”.

Negozio oggettistica: “Noi non siamo residenti quindi percepiamo meno disagi rispetto a chi ci vive. La cosa certa è che transitano troppi mezzi pesanti. Dovrebbero essere svincolati altrove”.

Erboristeria: “Non abbiamo firmato alcuna petizione. Non sappiamo nulla”.

Macelleria: “Sì, ho firmato la petizione ma per un motivo bene preciso. Non si devono assolutamente permettere di togliere trentanove parcheggi.

Insomma qui parliamo di commercianti “duri a morire” e per fortuna, considerati i problemi economici che sta subendo il “Paese”. Si continuerà a fare finta di nulla? Si penserà a un piano urbanistico “studiato” con la vicina realtà Grottammarese ?