SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quante volte passando per via Mare capita di vedere dei camion bloccati? E i furgoni? Certo la strada che dalla Rotonda di Porto D’Ascoli, conduce alla Statale 16 non è proprio adeguata al transito di grandi veicoli, ma essendo piena di negozi che devono essere riforniti, di sovente si assiste alla scena di una fila interminabile causata proprio dal fatto che tali mezzi non riescono a passare soprattutto in direzione della nazionale.

Torniamo sempre al solito problema, la sostenibilità della viabilità, soprattutto in una zona tanto trafficata come è quella di via Mare che oltre alle tante attività commerciali è un punto di snodo per tutta Porto D’Ascoli, soprattutto quando la gente esce da lavoro, nelle ore di punta e per tornare a casa vuole passare per il Lungomare.

La nazionale di Porto D’Ascoli in certe ore non è praticabile. Anche chi si riversa sulla sopraelevata può rimanere bloccato sulla rampa di uscita, magari a causa del passaggio a livello dell’Agraria. L’abbassamento della sbarra crea diversi problemi nella zona, bloccando il traffico per svariati minuti, creando attese infinite e nervosismi per chi rimane fermo a una manciata di metri rispetto al posto che deve raggiungere (ricordiamo che esiste il progetto di un sottopasso data i rischi che rappresenta e i disagi reali che provoca il passaggio della littorina che da Ascoli conduce a San Benedetto. Da tempo però non se ne parla più ndr).

Altro punto critico per chi lavora, visto che rappresenta l’accesso alla zona industriale di Monteprandone, è il sottopasso al confine di San Benedetto (vicino al Centro Agroalimentare).

Fu costruito dal Piceno Consind (Consorzio per la Industrializzazione delle valli del Tronto, dell’ Aso e del Tesino) alla cui presidenza si trova attualmente il sindaco di Grottammare, Luigi Merli. Il primo cittadino spiegò durante una nostra diretta di “You Riviera” (16 febbraio 2012) che fu proprio il Piceno Consind a iniziare la realizzare del sottopasso così come quello di Monsampolo dove addirittura i camion non provavano nemmeno a passare per quanto era basso.

Purtroppo la partecipata provinciale è da anni al centro di polemiche per il debito oneroso e solo ora, a detta di Merli, è stato messa in condizioni di lavorare di nuovo e di sbloccare certe situazioni.

“I due sottopassi sotto la ferrovia- commenta il sindaco di Grottammare- furono progettati con l’obiettivo di una linea ferroviaria veloce Ascoli-San Benedetto. Ma non avrebbe dovuto occuparsene il Consorzio con tutti i problemi e debiti che aveva. Fatto sta che le due opere sono state lasciate per anni senza modificarle nonostante poco funzionali. Ora se per Monsampolo ha sistemato la cosa il Piceno Consind, per Monteprandone dovrà intervenire direttamente l’Amministrzione comunale. Il sindaco di Monteprandone, Stefano Stracci, provvederà infatti a rimuovere parte del terreno per abbassare il livello della strada e aumentare così l’altezza del pontino e poi a riasfaltare”.

Attualmente non si conoscono i tempi di realizzazione.