Divulgare nella maniera più semplice possibile.
Spiegare cosa è la Modern Money Theory (MMT) ad un ragazzino delle scuole superiori mediamente interessato del futuro. Sveglio e pronto a districarsi nel viaggio al termine della notte che sarà la sua vita. Sempre critico, anche nei confronti della MMT, quindi.
Un tempo la moneta aveva il valore del metallo di cui era composta: monete d’oro, d’argento, di bronzo, ad esempio. Quel valore, ovviamente, era pur sempre convenzionale, e restava garantito dall’effigie del Re o dell’Imperatore.
Nel 1944, con gli accordi di Bretton Woods, fu deciso che la moneta di riferimento convertibile in oro fosse il dollaro, valuta cardine per le altre monete.
Nel 1971 il presidente degli Stati Uniti Nixon decise di metter fine alla convertibilità del dollaro in oro.
Da quel momento, tutte le valute del mondo hanno avuto un valore solo in virtù di una convenzione, e non in rapporto al valore che esse avevano correlate all’oro, ad esempio (la qual cosa resta, comunque, una ulteriore convenzione garantita sempre dallo Stato).
L’evoluzione tecnologica negli ultimi 40 anni sta permettendo di creare e spostare moneta (sotto forma di bit elettronici e non solo come “cartamoneta”) in pochissimo tempo.
Le banche centrali potrebbero quindi creare tutta la massa monetaria che vogliono, in un solo istante.
Si calcola infatti che soltanto una infinitesima massa monetaria mondiale sia sotto forma di moneta e banconote, il resto circola attraverso sistemi elettronici.
La Banca Centrale Europea di Mario Draghi, ad esempio, tra dicembre e gennaio ha immesso oltre mille miliardi di euro con prestiti per 3 anni all’1%, nella speranza dichiarata che le banche aiutassero così imprese e famiglie (in realtà le banche stanno reinvestendo questa enorme massa finanziaria in titoli di Stato, i cui rendimenti sono aumentati moltissimo a seguito della crisi del 2011).
Quindi è possibile immettere nel sistema economico tutta la moneta che vogliamo, senza preoccuparci più di nulla, neppure di lavorare?
No, naturalmente.
Il rischio principale sarebbe l’inflazione* o meglio la stagflazione (inflazione con stagnazione della produzione). Nella teoria comune, l’inflazione si ha quando vi è un aumento generalizzato dei prezzi, provocato da un eccesso di moneta circolante non corrispondente ad un pari aumento della produzione.
Cosa dicono a tal riguardo gli economisti della Modern Money Theory?
Gli economisti MMT mettono in dubbio che si crei inflazione attraverso immissioni di moneta della Banca Centrale, sia perché i fattori produttivi (ad esempio il lavoro) sono sotto-impiegati ma anche a seguito del ruolo del sistema creditizio privato che a seguito delle richieste di prestito immette moneta circolante per un valore multiplo rispetto alle riserve valutarie obbligatorie (si legga qui “La crescita monetaria non causa inflazione”, un articolo di John T. Harvey, professore di Economia alla Texas Cristian University, pubblicato su Forbes, dove si ridescrivono in chiave attuale i concetti classici di Moneta, Velocità di circolazione della Moneta, Prezzo e Produzione, in base alla formula M*V=p*Y)
A differenza degli economisti da cui prendono le mosse (Keynes prima di tutto, ovvero l’economista che con le sue ricette permise agli Stati Uniti di uscire dalla Grande Depressione e il cui insegnamento poi fu adoperato da tutti i paesi occidentali dopo il 1945), i post-keynesiani della MMT sostengono che sia opportuno adoperare questo sistema non solo nei momenti di recessione – ovvero quando l’economia è in crisi e si producono meno beni e servizi – ma che questo metodo possa e debba essere utilizzato anche quando l’economia è in fase di moderata espansione, ovvero con il raggiungimento costante del massimo impiego dei fattori produttivi.
Come è possibile immettere moneta senza generare iperinflazione?
Gli MMT sostengono che uno Stato a moneta sovrana (tutti, tranne i paesi dell’eurozona o quelli che scelgono tassi di cambio fissi o non liberamente fluttuanti) può puntare sulla piena occupazione, cioè permettere a tutti coloro che lo vogliano di lavorare e percepire uno stipendio, trovando lavoro nei servizi sociali, culturali, nell’insegnamento, la ricerca, eccetera (anche infrastrutture di vario genere). Si tratta di un percorso di salvataggio, con regole precise ora troppo lunghe da specificare, per coloro che perdono lavoro nel settore privato, e che vengono reimmessi nel settore privato in caso di richieste.
Secondo gli economisti MMT la produzione di beni e servizi derivante dalla piena occupazione riassorbirebbe il surplus monetario immesso per permettere loro di lavorare.**
Sono previste però una serie di importanti strumenti collaterali, che sono la vera chiave rivoluzionaria della MMT rispetto alle convinzioni comunemente accettate.
Se uno Stato a moneta sovrana può immettere teoricamente tutta la moneta che desidera generando questo surplus senza che si abbia iper-inflazione – è probabile che, in assenza di shock esterni, l’inflazione si attesti attorno al 5-6% annuo, un livello comunque non gravoso considerati i benefici di cui prima) per garantire piena occupazione, allora quello stesso Stato non avrà mai problemi ad onorare il pagamento dei servizi propri dello Stato: sanità, giustizia, difesa, ordine pubblico, ad esempio.
Non avrà dunque bisogno di imporre tasse per garantire questi servizi.
Abbiamo trovato dunque un mondo che può vivere senza tasse?
No.
Le tasse, secondo gli economisti MMT, servono per equilibrare il mercato della moneta attraverso un sistema di prelievo equo verso i cittadini: con esse si elimina una parte della moneta circolante nel caso ci sia il rischio di iper-inflazione. Tasse e spesa pubblica quindi non hanno più alcuna relazione con la necessità di garantire i servizi pubblici essenziali (che uno Stato a moneta sovrana potrà sempre garantire perché nulla gli impedisce di spostare il denaro dai propri conti correnti elettronici a quello delle varie amministrazioni), ma invece servono per garantire equità, meritocrazia, solidarietà in un sistema comunque non statico delle politiche monetarie.
Secondo gli economisti MMT le imposte sui consumi come l’Iva andrebbero drasticamente ridotte, quasi azzerate, così come le imposte sul lavoro, proprio per favorire la piena occupazione. Per drenare il denaro in eccesso ed evitare l’inflazione sarebbe il caso di colpire la proprietà immobiliare, perché difficile da evadere e colpisce patrimoni e rendite piuttosto che lavoratori ed imprenditori.
Inoltre la possibilità di emettere quantità di moneta teoricamente infinita per finanziare il settore pubblico non implica la necessità (come avviene ora in maniera drastica nei paesi dell’Eurozona) di chiedere il denaro necessario per queste eventualità ai sottoscrittori privati di titoli pubblici, accettando il tasso di interesse imposto dal mercato.
Questo significa che il mercato dei titoli pubblici non esisterà più in un paese MMT?
No. Significa che il mercato dei titoli pubblici è una misura facoltativa e non obbligatoria.
Significa invece che lo Stato si fa garante di pagare ai risparmiatori i tassi di interesse ritenuti congrui dallo Stato stesso, come remunerazione del capitale dei risparmiatori, e sempre in un’ottica di gestione della moneta circolante al fine di garantire piena occupazione ed evitare iper-inflazione.
Infine uno Stato a moneta sovrana con cambio di valuta libero non potrà mai fallire come l’Argentina (cambio fisso peso-dollaro) e come rischia di accadere alla Grecia e ai paesi dell’Eurozona che in questo momento devono garantire il loro debito pubblico in una moneta straniera perché privi di sovranità monetaria.
Stephanie Kelton, a Rimini, ha citato il solo caso del Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando la decisione di non pagare il debito fu presa volontariamente per non sentirsi umiliati nei confronti dei vincitori del conflitto.
Quindi, in poche righe, nel mondo MMT:
– uno Stato a moneta sovrana non può fallire, ovvero può garantire sempre il debito contratto;
– uno Stato a moneta sovrana può raggiungere la piena occupazione;
– uno Stato a moneta sovrana adopera le tasse non per finanziare la propria spesa ma per evitare squilibri sociali e per evitare eccessi inflattivi acuti;
– uno Stato a moneta sovrana non ha necessità di finanziare la propria spesa pubblica ottenendo prestiti ai tassi di interesse stabiliti dai mercati privati.
* Si ha inflazione quando la quantità della moneta in circolazione aumenta più velocemente del valore dei beni e servizi prodotti: se nell’anno 1 abbiamo una quantità di moneta in circolazione di 100 euro e un valore di beni e servizi di 100 euro, e nell’anno 2 il valore di beni e servizi resta stabile a 100 mentre la quantità di moneta sale a 110, si avrà una inflazione del 10% (110-100)/100=10%, perché la moneta ha perso il suo “potere d’acquisto”, e quindi ha “meno valore”. Se invece nell’anno 2 il valore di beni e servizi disponibili è salito a 110, non vi sarà inflazione, perché come nell’anno precedente con 1 euro possiamo comprare 1 unità di prodotto (110:110=100:100) e quindi la moneta ha conservato intatto il suo potere d’acquisto.
**Si consideri l’esempio precedente: se nell’anno 1 la produzione di 100 si è avuta con una disoccupazione pari al 9% (come oggi in Italia), nell’anno 2 le politiche statali decidono di impiegare 10 euro per far lavorare questi disoccupati in settori ritenuti strategici. Il loro stipendio complessivo passerebbe da 0 (anno 1, senza lavoro) a 10 (anno 2, occupati). Se questi soldi fossero spesi per non produrre nulla, allora si rischierebbe di generare inflazione. Ma se invece i lavoratori fossero impiegati in settori come cultura, scuola, ambiente, tutela idro-geologica, sorveglianza, infrastrutture, ricerca, allora vi sarebbe un corrispondente aumento dei beni e servizi prodotti per cui la moneta immessa (10) sarebbe ricompensata e non si genererebbe inflazione, o almeno non oltre livelli considerati giustificabili.
Copyright © 2021 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Chiedo ai lettori di cercare di comprendere al meglio quanto scritto, che è un mio personale tentativo di descrivere alcuni tratti salienti di un mondo “Mmt” così come presentato dagli economisti a Rimini la scorsa settimana.Dubbi di ogni tipo (anche miei) dovrebbero essere sintetizzati in domande abbastanza brevi che poi io raggrupperò e girerò ad un importante economista il quale si è messo a disposizione per rispondere.
Vi prego dunque di non esprimere critiche rivolte a me, ma di usufruire di questo servizio per porre domande (anche critiche) dalle quali arriveranno risposte esaurienti.
Leggiti anche questa recensione Pierpaolo, è molto interessante e ci dà l’idea di come oggi siamo schiavi oggi della grande finanza ma ci da anche la soluzione per batterli sul loro stesso campo. Lo scritto è di un noto e colto giornalista del FattoQuotiduano – Giulietto Chiesa: “Se io avessi la possibilità di decidere anche in parte che cosa dovrebbe fare un governo italiano oggi lo direi. Io prenderei l’aereo e andrei a fare un giro in tutte le capitali europee dell’Europa del Sud, comincerei ad andare in Grecia ad Atene, poi andrei a Madrid dagli spagnoli, poi andrei in… Leggi il resto »
Ringrazio i numerosi interventi, tutti interessanti. Io sto cercando di sintetizzare il tutto in una serie di domande il più precise possibili. Alcune precisazioni per evitare di non capire il senso di quanto scritto. 1) Non stiamo parlando solo di una “teoria economica”, né peggio di una “teoria monetaria”. Il tema è quello di consentire libere scelte ai cittadini. Una questine di libertà e giustizia.Questo è solo uno degli aspetti di recupero di libertà. 2) Non stiamo parlando di argomenti astratti. Se davvero il debito pubblico può non essere considerato un problema come comunemente ritenuto, la vita di ognuno di… Leggi il resto »
Caro Paolo, Volevo aggiungere alcune cose alle tue note, e riguarda il mio punto di vista riguarda l’attuale sistema finanziario. Se questa “finanza creativa” capace di generare soldi da soldi non stravolga totalemente il capitalismo, e le scienze economiche relative? Quando la BCE emette 1000 miliardi di “liquidità” nelle banche all’1% (http://www.businesspeople.it/Business/Finanza/Bce-pioggia-di-denaro-alle-banche-oltre-1000-miliardi-in-due-mesi_31107), -come altrettanto fa la FED – (tre volte il debito Greco) non abbiamo superato la fisica dei corpi? Perchè di certo tanta massa monetaria non c’era in cassa alla BCE fino a due mesi fa! La capacità di moltiplicare “pani e pesci” fa di questo un transcapitalismo. Una… Leggi il resto »
condivido, ma per riportare a livello di ciascuna comunità la scelta di quale tipo di economia adottare, e quindi anche quanto tempo libero, quanto uso di beni ambientali, occorre però che sia loro possibile scegliere. Altrimenti il campo di libertà è talmente ridotto che sarà impossibile immaginare qualcosa di diverso fino ad un ipotetico collasso del sistema. Gli economisti che erano a Rimini hanno avuto parole molto dure verso il sistema finanziario attuale. William Black ha esordito dicendo ai presenti: Voi siete il peggior incubo dei banchieri… Auerback ha affermato che molti degli strumenti finanziari che hanno aumentato la massa… Leggi il resto »
Grazie per l’articolo che spiega la MMT. Non so se sono abbastanza sveglio, sicuramente non sono esperto per cui la mia domanda potrebbe essere fuori luogo :) : se possiamo immettere moneta in maniera non vincolata, o in parte vincolata, posso immettere tanti soldi per fare investimenti fuori dal mio stato sbilanciando il sistema, o comunque penalizzando le economie degli altri stati, no? Inoltre c’è sempre il problema delle risorse, che hai descritto in un articolo in precedenza, ovvero se immetto moneta per aumentare il PIL anche le risorse devono essere tante per sostenere tale aumento, in un questo scenario,… Leggi il resto »
No Roberto, non sono fesserie, ma domande legittime.
Sulla prima domanda, era ad esempio una cosa alla quale non avevo pensato.
Sulla seconda, è stata posta a Rimini e Stephanie Kelton ha più volte ribadito che “non abbiamo vincoli finanziari, ma solo vincoli fisici”, che sono quelli relativi alle risorse.
Non aggiungo altro, girerò i tuoi quesiti a chi di dovere.
L’MMT ha scoperto lo Stato Cornucopia? La realizzazione della mitologia romana anitica. La personificazione della dea dell’abbondanza e della prosperità, che attraverso la cornucopia distribuiva cibo e denaro. Ma non è un film già visto? Per tutti gli anni Sessanta e Settanta, i governi avevano puntato sul deficit di bilancio per sostenere la domanda e quindi l’occupazione. Se da un lato il finanziamento del debito attraverso emissione di moneta aveva permesso di mantenere sotto controllo il debito pubblico, dall’altro aveva comportato lo spiacevole inconveniente dell’inflazione. Secondo la teoria dell’economista britannico John Maynard Keynes, i periodi di inflazione avrebbero dovuto essere… Leggi il resto »
L’inflazione a due cifre degli anni 70 fu innescata da un aumento del prezzo del petrolio del 300%. Tutti i paesi consumatori di petrolio videro un forte aumento della loro inflazione seguita parecchio tempo dopo da un periodo recessivo a seguito delle politiche economiche attuate per frenare quell’inflazione. Non ti sara’ sfuggito poi che la MMT non dice affatto che basti stampare moneta perche’ tutto vada bene. Anzi sostiene proprio che la politica economica deve mantenere un legame stretto tra la capacita’ produttiva e la quantita’ di moneta in circolazione. Sempre secondo la stessa logica la MMT e’ fortemente critica… Leggi il resto »
Addebitare l’inflazione al prezzo del petrolio è banale. Ricordo anche che il prezzo del petrolio è espresso nella moneta Dollaro, quindi l’aumento non è dettato non tanto dalla scarsità di risorsa quanto dalla politica menetaria (imperiale) Amenricana. Ma l’inflazione di quel periodo è stato un atto politico, un sistema per corrompere l’opposizione sociale. Per cooptare dentro il “sistema” polici e sindacalisti in primis e le corporazioni dopo. Un sistema per creare consenso sociale! Nonostante l’enorme inniezione di liquidità non si è più investito al sud, non fu creato un sistema produttivo autonomo; finito con le cattedrali nel deserto, finito tutta… Leggi il resto »
“Infine c’è la tendenza del profitto marginale che sta mettendo in discussione tutto il sistema produttivo, la divisione internazionale del lavoro e delle risorse che l’MMT non ne tiene assolutamente conto” Erratissimo, perché l’obiettivo è rivolgersi alla domanda interna e quindi creare circuiti di produzione-trasporto-consumo ridotti rispetto agli attuali e destinare all’import export il necessario e non “tutto” (come ora: per favorire l’export comprimiamo i salari, crolla la domanda interna e dipendiamo da Cina, Usa e Brasile grazie a deregolamentazione commercio mondiale e flussi dei capitali), sempre nell’ambito di una economia di mercato ma a “piena occupazione” e sempre più… Leggi il resto »
Gìà, ma appunto per attuare l’MMT solo con PolPot si potrebbe realizzare. Stante la divisione internazionale del lavoro, Quanto ci costerebbe produrre in autarchia un cellulare, un televisore, una lavastovigla, un auto, un tablet o una maglietta o un bullone? Visto che nei settori di consumo o si produce sui grandi numeri e a salari bassi (vedi la Cina o l’India dove sono dislocati i principali centri di produzione) oppure non ci sono margini di profitto. Sui mezzi di produzione invece, la componentistica proviene da tutto il momdo! (sempre che se si vuol rimanere competitivi, e non fare autarchia del… Leggi il resto »
Guarda Savino, potrei chiarire punto per punto (posto che non siamo nelle azioni ma nelle riflessioni, e dunque tutto è aggiustabile), ma non vorrei passare per tedioso, e non mi piace, anche se hai una visione molto distorta del tema in oggetto (nel senso che i vasi si riempiono di contenuti e i contenuti sono decisi più o meno democraticamente: all’oggi siamo al vaso unico imposto). Qui stiamo parlando di sistemi di transazione in un mondo irrigidito. Soltanto ipotizzare il taglio della tassazione di 100 miliardi nel 2013 – oh sì, è possibile, ma… lo vietano… – sai quanti disoccupati… Leggi il resto »
E’ sempre molto difficile parlare di economia finanziaria soprattutto quando nella vita fai tutt’altro. In ogni caso su alcune parti l’articolo mi sembra abbastanza chiaro, come è chiaro che l’Italia come il resto dell’eurozona non è proprietaria dell’EURO. Non ho capito bene il discorso fallimento di uno stato nel senso che parrebbe che, messo come è scritto nell’articolo, uno stato non fallirebbe mai. Infine il problema nostro, italiano, è quello del lavoro che non c’è più e probabilmente non ci sarà più anche se nessuno lo dice. Interessante il ragionamento sul lavoro nei servizi offerto ai disoccupati. Anche questo lo… Leggi il resto »
Paolo ho letto la nota ed è interessante da un punto di vista teorico.. La nota su MMT spiega e sintetizza: 1)- uno Stato a moneta sovrana non può fallire, ovvero può garantire sempre il debito contratto; 2)- uno Stato a moneta sovrana può raggiungere la piena occupazione; 3) – uno Stato a moneta sovrana adopera le tasse non per finanziare la propria spesa ma per evitare squilibri sociali e per evitare processi inflattivi acuti; 4)- uno Stato a moneta sovrana non ha necessità di finanziare la propria spesa pubblica ottenendo prestiti ai tassi di interesse stabiliti dai mercati privati.… Leggi il resto »
Grazie Lillo per le domande sintetiche che provvederò a girare.
Un utile commento ricevuto tramite mail da Alberto Cottica, copio integralmente sotto. Ecco il mio dubbio: 1 Anche uno stato minimale ha costi (difesa, giustizia, etc.). Se ho capito bene, proponete di finanziarli stampando moneta (elettronica). 2 La moneta è promessa di pagamento. Fino al 1971 era una promessa di pagamento IN ORO, via la convertibilità del dollaro in oro. Oggi è una promessa di pagamento generica, sorretta da riserve in valuta estera. 3 Quindi io dovrei prestare servizi allo stato (per esempio, vendergli una partita di scrivanie) in cambio di una promessa, una specie di pagherò. Non c’è nessun… Leggi il resto »
Ringrazio Alberto per la solita puntualità e profondità. Porrò il suo ragionamento all’analisi opportuna. Riguardo il punto 7 cercherò di informarmi meglio ma occorre dire che gli MMTers affermano che uno stato a moneta sovrana non può fallire quando ha una valuta libera di fluttuare, non vincolata né alle riserve auree, né al dollaro… né all’euro, se così si può dire. Ad ogni modo cercherò di informarmi e di approfondire ulteriormente e poi di trovare le risposte degli esperti in merito. Grazie
Perchè non riesco a lasciare il mio commento?
Strano perchè questo è un suo commento
Queste teorie che sto anche io diffondendo dopo aver letto “Il più grande Crimine” di Paolo Barnard e che sono già anche mie da diverso tempo potrebbero risolvere tutti i nostri problemi come già avvenuto in America. Ti chiedo visto che vuoi domande, perchè i nostri Politici non comprendono che i nostri governanti (Bancari imposti dall’Europa e non eletti dal popolo), stanno distruggendo l’Economia del Paese? perchè non comprendono che un ritorno alla sovranità Nazionale sia economica(Propria Moneta), sia Politico (Parlamento eletto con libere elezioni e non imposto dall’Europa), rappresenta l’unica salvezza per l’Italia, così come lo sarebbe stato per… Leggi il resto »
I sistemi economici sono in costante sviluppo ed è sciocco pensare che la relazione tra UE e BCE sia definitiva, immutabile e perfetta. A dir la verità ho detto più volte che la UE è stata realizzata prendendo per modello l’Unione Sovietica, che tuttavia la storia ha polverizzato 20 anni fa. Ora attendo la caduta della UE. Il modello della MMT è assolutamente noto in economia, e dall’articolo mi pare che venga implementato in una piccola economia chiusa. Inoltre c’è l’assunto che tutta la massa monetaria immessa nel sistema vada ad incrementare il prodotto interno lordo e l’occupazione (per questo… Leggi il resto »
Spiacente Gundam, ma l’Argentina ha dimostrato abbandonando il dollaro e l’AmeriKa, tornando ad una sovranità Nazionale con il suo Pesos, che si può e con un utilizzo grezzo dell’uso dell’MMT, che si può creare sviluppo ed ora il PIL Argentino è al 9%. Sono proprio gli Europeisti che creano preoccupazioni sul costo del petrolio (e molti ci cascano!!) e ti chiedo perchè con l’EURO la Benzina è diminuita o aumenta giorno per giorno? Il Petrolio non può rappresentare più il futuro, ci sono alternative molto più valide molto meno costose,per i carburanti per esempio l’Idrogeno se sviluppato industrialmente è molto… Leggi il resto »
Caro Domenico,
hai mischiato un po’ gli argomenti.
Ho accennato al petrolio perché è un bene che è quasi sconosciuto nel nostro sottosuolo, ma il discorso vale per qualsiasi altro bene che siamo costretti ad importare (mi sai dire quali miniere possediamo???). Non intendevo affatto occuparmi del tema delle energie.
L’Argentina è un grande paese in via di sviluppo, che pochi anni fa derubò milioni di risparmiatori in giro per il mondo, è assolutamente normale che cresca a quel ritmo.
Caro Gundam, innanzitutto grazie per avermi risposto, perchè parlando di cose che fino a poco tempo fa erano tabù è già un progresso, così ringrazio anche Pier Paolo Flammini, che ha introdotto questo argomento. Detto questo dico che ho un pò risposto a quello che tu dicevi, ma se ci pensi bene tutto è legato anche se diversi sono gli argomenti. Il discorso dei pochi Europeisti convinti è quello di paventare la paura che se l’Euro non ci fosse più il prezzo del Petrolio salirebbe alle stelle così ovviamente la Benzina e a questa osservazione io dico, ma perchè la… Leggi il resto »
Mi scusi signor Domenico Parlamenti ma lei sta riproponendo in salsa chic le politiche di Greenspan che hanno causato la crisi dei mutui subprime.
Secondo me bisogna fare un po’ di chiarezza: stiamo assistendo a due tipologie di crisi ben differenti una di natura finanziaria (mutui subprime del 2007) e una politica (debiti degli stati 2009). Entrambe causate da un approccio al welfare insostenibile e da una competitività decrescente dei paesi impattati da tali problematiche.
Ad aggiungere rumore di fondo c’è il mondo della speculazione finanziaria che va trattato a parte.
penso di non essere abbastanza sveglio per comprendere tutto il discorso…….specialmente quando si parla di “moneta elettronica”
l’unica moneta che conosco è quella “vera” che vogliono al supermercato quando vado a fare la spesa……o comunque se uso la carta di credito, a fine mese la banca vuole biglietti e non un pdf!!!
sono convinto che si debba tornare a spendere quando si hanno i soldi in mano, si deve tornare a fare il passo che ci permette la gamba altro che moneta elettronica!!!
saluti
Stai confondendo la materialità della valuta con il prestito: se mi accreditano lo stipendio sul conto corrente e pago con il bancamat di fatto ho dematerializzato la valuta ma mica ho fatto debito!!!!
Scusami Alessandro, ma vedo che hai le idee molto confuse. Innanzitutto le mie idee sono identiche a quelle di Paolo Barnard, che sono di gran lunga distanti a Greenspan e ti garantisco che fosse dipeso da me avrei fatto quello che è stato fatto in Islanda le Banche le avrei fatte fallire…altro che dargli soldi!!!! Altro l’accredito di qualsiasi somma sul tuo conto corrente non sono altro che Bit e i tuoi soldi per legge possono essere “trasferiti” dalla Banca in altro loco tenendo per legge solo il 5%, così se tutti andassimo a richiedere i “nostri” soldi la Banca… Leggi il resto »
E ancora gli Stati con sovranità Nazionale non hanno debiti…perchè basta stampare dell’umile cartaccia e farne dei soldi che darebbero sviluppo e aumento del PIL!
No, non ci siamo. Evidentemente non mi sono spiegato. Non voglio fare il professore ma vale la pena spendere due parole per inquadrare il contesto di riferimento: il Signor Greenspan per evitare una fisiologica recessione dopo gli attentati del 2001 ha drasticamente abbassato i tassi di interesse della FED per finanziare investimenti e pompare un po’ l’economia USA. Benissimo ma questo ha consentito di impiegare queste somme di denaro senza selezionare gli investimenti (d’altronde con un tasso così basso molti investimenti dapprima non convenienti potevano risultare improvvisamente convenienti). Se a ciò abbini le politiche di wellfare dell’amministrazione Bush di dare… Leggi il resto »
Venerdì scorso ero a Milano per un convegno aziendale, e ho sentito cosa ne pensa sull’attuale crisi il prof. Giulio Sapelli, ordinario di Storia Economica. Si è lanciato un feroci accuse contro la dittatura tecnocratica dei professori della Bocconi, e ha detto alcune verità scomode anche se il suo punto di vista è un tantino sinistrorso… Anche lui ritiene che una inflazione controllata possa dare respiro e rilanciare la crescita, e che si debba perseguire la piena occupazione spendendo denaro immesso nel mercato mediante organizzazioni non profit o miste/pubbliche che affiancherebbero le attuali imprese capitalistiche. In questa ottica il debito… Leggi il resto »
L’aumento della massa monetaria in un sistema economico aperto (in relazione con la domanda e l’offerta estera) determina un aumento della capacità di investimento delle imprese e dei privati e della capacità di risparmio delle famiglie. Ciò avviene attraverso il sistematico abbassamento dei tassi di interesse. D’altra parte l’aumento della domanda aggregata sollecita l’aumento della produzione. Ma l’aumento della domanda incrementa anche l’importazione più che proporzionalmente rispetto all’esportazione (questa che aumenta anche per la caduta dei tassi di interesse) e quindi favorisce anche le economie estere. Gli investimenti esteri aumentano anche ma in misura meno che proporzionale rispetto a quelli… Leggi il resto »
Ma quando le scienze economiche diventano teologie e pretendono di eludere la gravità a chi giova? Terra terra: in generale le banche centrali creano denaro comprando con regolarità i titoli di debito statali i quali, spendendo il ricavato delle emissioni per i loro programmi di espansione e di welfare, iniettano nel sistema economico nuova liquidità e tutto questo processo si chiama monetizzazione del debito. Comprando i titoli, le banche centrali non attingono a fondi esistenti, esse hanno lo straordinario potere di “coniare” all’istante il denaro a favore dello Stato. A differenza dei privati, nessuno dei due fa sacrifici per procurarselo.… Leggi il resto »
In nessun caso è bene teologizzare le scienze economiche, specie per negare l’evidenza delle realtà. Ma è inevitabile Il denaro è uno strumento di scambio potenziale che mantiene il suo valore nel tempo e ne può costituire una riserva. E’ strumento potenziale di scambio, perche si realizza come tale solo nel momento dello scambio. Negli altri esso rappresenta la funzione di mantenimento del valore. in funzione del tempo. Ne deriva che il fatto che nessuna ricchezza venga “intermediata, trasferita o permutata” sia del tutto irrilevante come contributo all’analisi che approcciamo. E’ vero che “aumenta il diritto d’acquisto” che lo Stato… Leggi il resto »
Grazie Skipper per la gentile risposta, devo sottolineare però che è una risposta da manuale di economia classica. Se fosse così facile gestire l’economia e produrre ricchezza, visto che c’è la possibilità di moltiplicare pani e pesci non si spiega perchè siamo al collasso. Riguardo gli anni ’70, ricordo che c’erano alla direzione della banca d’Italia e al tesoro dei signori economisti. E non solo lo Stato era proprietario della banca d’italia, ma anche di molte banche principali e del mediocredito. Dare la colpa alla precedente classe dirigente che “sollecitava la domanda” in modo sbagliato.. cosa ti fa pensare che… Leggi il resto »
Caro e dotto Savino, concordo fermamente con te per quanto riguarda il “reset” di questa e di tutte le classi dirigenti come questa. Nel senso che è tempo che ci si inventi un nuovo modo di gestire la politica, non solo economica, ed un nuovo modo di intendere la classe dirigente, facendo davvero tabula rasa di ogni forma che direttamente o indirettamente ricordi, anche lontanamente, questi papponi e lacchè che ci hanno governato negli ultimi 150 anni. E la data non è casuale. Quanto alla TAV, è solo nominalmente in deficit spendig, dal momento che è co-finanziata in project financig.… Leggi il resto »
Sono ignorante in materia, ma mi pare un’assurdità stampare liberamente la moneta senza una copertura in valuta universalmente riconosciuta (es. oro, petrolio, ecc.).
A questo punto allora perchè creare nuovi soldi per mandare a lavorare i disoccupati? Tanto vale stamparne ancora di più per permettere anche agli altri di non lavorare e godersi la vita…
E questi sono quelli che rinfacciano la finanza creativa?
Ehm… “Sono ignorante in materia, ma mi pare un’assurdità stampare liberamente la moneta senza una copertura in valuta universalmente riconosciuta (es. oro, petrolio, ecc.)”
Questa non è una ipotesi futuristica, ma quello che avviene in tutto il mondo dal 1971. Insomma, non è un dato contestabile a qualcuno tanto meno alla MMT, come non è contestabile che oggi il cielo è sereno: se qualcuno invece assicura che sta piovendo, il problema è di chi ci crede.
Caro lux, ha perfettamente ragione. Il punto è esattamente questo. E’ possibile “fare” moneta proprio come dici tu in modo svincolato da contropartite di valore. Ed è così che si fa, come è stato detto da PPF, dal ’71. Questo perchè è proprio la moneta a potere avere (e mantenere) il valore. Il punto è che non lo si può fare all”infinito proprio perchè rispetto alle cose da potere comprare presenti in un mercato la moneta perderebbe il potere di acquisto (cioè valore). Per esempio immaginiamo un villaggio in cui cento persone devono comprare il cibo per mangiare ed i… Leggi il resto »
Caro lux, come giustamente dice Pier Paolo, prima la moneta indicava, rappresentava un valore (oro o altri metalli preziosi). La moneta era un segno, un grafo, una cambiale, non era un valore in sè ma una promessa di debito. Successivamente le monete si rapportarono non all’oro in cassa ma al dollaro, e il dollaro all’oro (almeno virtualmente). In un passo successivo si decise che il dollaro non dovesse rappresentare proprio nulla. Rappresentava se stesso. Formalmente rappresentava il PIL, di fatto rappresentava la potenza militare, la sua capacità di appropriarsi delle materie prime (sopratutto del terzo mondo) a baso costo. Fino… Leggi il resto »