E’changer o/e changer. In francese scambiare e/o cambiare. Questo il dilemma ma mica tanto: dopo tanto “èchanger” è giunta l’ora di “changer”. Non sono impazzito, questa introduzione è la mia considerazione su quanto ha detto il sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gasapri, a proposito della nomina del Verde Pietro D’Angelo a Presidente della Riserva Naturale Sentina: lo nominai perché è del Partito dei Verdi e non perché ha le giuste competenze. Mi sembra una dichiarazione talmente clamorosa che stento a a pensare sia vera come purtroppo è. E’ non lo è soltanto  nel senso che il sindaco ha detto veramente quanto riportato nell’articolo di Falcioni. Lo è veramente talmente tanto che poteva fare a meno di dirla, tanto lo sapevano o lo sappiamo tutti. Per questo credo che dallo scambio è ora “indispensabile” passare al “cambio”, se non delle persone del modo di fare e di agire di una politica oramai logora che ha stufato tutti (meglio quasi tutti sennò il lettore “alessandro84” mi rimprovera).

Mi sono spiegato bene? Mica tanto. Perché qualcuno potrebbe fraintendere e capire che come cambio intendo il passaggio da chi governa a chi fa oggi opposizione. Non è cosè e fra i commenti sull’argomento cito quello del nostro Pier Paolo Flammini nel quale i lettori capiscono che lui auspica un passaggio di consegne. Fosse così non avrebbe centrato il problema che è un altro e ben più grave: in un Paese normale dopo le dicharazioni di Giovanni Gaspari i membri dell’opposizione politica avrebbero scatenato un putiferio tale da mettere alla corda colui che, nelle ultime elezioni, è stato preferito a loro. Ciò non è avvenuto e non avverrà perché l’èchanger fa parte del “dna” della quasi totalità degli eletti e quindi del 90% dei componenti il Consiglio comunale. Se lo “scambio” venisse eliminato, non solo molti di loro non avrebbero ragione di mettersi in politica ma addirittura non saprebbero più come impostare la loro campagna elettorale. (Sempre “Alessandro84″, leggendomi, penserà che la colpa è del cittadino. Trascurando il particolare importante che il vantaggio dell’èchanger” è bifronte, seppur negativo, come dico sempre, per le comunità).

Se, invece, le parole di Gaspari genereranno un cambiamento effettivo, secondo me, il nostro caro sindaco merita un premio. Non scherzo sono serissimo.