SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un’altra centrale a San Benedetto? Il Movimento 5 Stelle lancia l’allarme sul progetto di un impianto di produzione di biogas nel depuratore di zona Sentina, ossia in piena Riserva naturale. Il progetto, contenuto nel bilancio previsionale 2012 della Ciip, sarebbe stato approvato ieri dall’assemblea dei sindaci, riuniti presso la sede dell’ex consorzio idrico.  “In città non bastava il problema dello stoccaggio gas: per la nostra cara turistica San Benedetto del Tronto, in progetto c’è anche una centrale biogas, di energia elettrica e termica – scrive il Movimento in una nota . È solo un’idea dirà qualcuno, e invece no: è il progetto che ieri la Ciip ha approvato tramite il voto dell’assemblea dei soci, ovvero i sindaci del Piceno. L’impianto sorgerà all’interno della Riserva naturale della Sentina e userà come carburante i rifiuti organici urbani (detto umido) e altra materia organica non ancora definita, l’investimento è di 6 milioni di euro”.

“Un progetto di tale valore economico, dimensione ed impatto ovviamente non può essere portato avanti da un singolo ente – spiegano i grillini – di fatti troviamo innanzitutto l’Aato 5, presieduta dal sindaco di Monteprandone Stefano Stracci, che tramite la variante al proprio Piano d’Ambito indica tra le opere sambenedettesi la “Realizzazione impianto integrato di trattamento delle acque reflue, Forsu ed altre matrici organiche presso il Depuratore di Via Brodolini”. In risposta la Ciip spa rilancia alla grande, trasformando il trattamento dei rifiuti organici in un vero e proprio “impianto di produzione di biogas, di energia elettrica e termica”.

Cosa ne pensano le istituzioni locali? L’amministrazione, gli assessori, i consiglieri e il sindaco Gaspari? Nessuno si è opposto. Così è stato durante l’ultimo Consiglio comunale, mercoledì 8 febbraio, quando è stato approvato il bilancio previsionale Ciip 2012 in cui il progetto era presente”.

Martedì 28 febbraio il Comitato d’indirizzo della Riserva Sentina si riunirà per affrontare la questione del raddoppio dell’area attualmente occupata dal depuratore. Il MoVimento 5 Stelle fa un accorato appello a tutti i membri del Comitato d’indirizzo a fare molta attenzione e ad approfondire la questione prima di prendere qualsiasi decisione che possa compromettere ulteriormente il futuro di San Benedetto del Tronto. “In quell’area non verranno costruite nuove vasche di depurazione, ma ben altro, ed è necessario dare alla città il tempo e la possibilità di approfondire e capire. La scelta di martedì 28 febbraio è di fondamentale importanza perché le altre istituzioni hanno già dato il proprio parere positivo”.

“Noi del MoVimento 5 Stelle ci scusiamo con la cittadinanza per non esser riusciti ad individuare questo progetto durante l’ultimo Consiglio comunale – conclude la nota – Il lavoro per l’emendamento e l’ordine del giorno contro l’imbottigliamento dell’acqua dei Sibillini, essendo un tema a noi caro, ci ha impegnato e distolto dagli altri temi”.