SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un progetto di riqualificazione per le piazze San Giovanni Battista e Garibaldi, l’introduzione di una zona a traffico limitato, ordine pubblico ma soprattutto l’allagamento causato dalla pioggia nella notte tra lunedì e martedì scorsi dalle conseguenze alquanto pesanti, in particolar modo per i residenti e i commercianti del quartiere Marina centro.

Sono stati principalmente questi i temi in agenda nel corso dell’assemblea cittadina tra amministrazione Comunale, Comitato di quartiere e residenti che si è svolta ieri sera nei locali dell’ex cinema “Don Bosco” all’interno della cattedrale Santa Maria della Marina, nel corso della quale il presidente Pierfrancesco Troli oltre ad aver presentato i membri del direttivo che presiede, ha sottoposto all’attenzione del sindaco Giovanni Gaspari, del vicesindaco Eldo Fanini e degli assessori alle Opere Pubbliche Leo Sestri e alle Politiche della Mobilità Luca Spadoni, la serie di danni e disagi che i residenti subiscono ogniqualvolta si verificano episodi di pioggia intensa che mettono in ginocchio la zona più centrale della città. Una situazione che si ripete per ben quattro volte nel giro di undici mesi.

“Un disastro che si verifica ormai da troppo tempo – afferma Pierfrancesco Troli – e ogni volta non si contano i danni agli appartamenti e ai negozi. Tutti abbiamo notato la quasi totale assenza di personale per far fronte a un’emergenza simile e noi cittadini ci siamo dovuti organizzare autonomamente per non danneggiare le nostre attività commerciali”.

Uno stato d’animo condiviso dalla maggior parte dei presenti, residenti nelle varie zone come via Del Correggio, via Volta e il Paese Alto, alcuni dei quali hanno sottolineato la scarsità e l’inadeguatezza di un sistema fognario poco adatto a prevenire il rischio allagamenti, così come la totale mancanza di manutenzione dei sottoservizi, dedotta dal fatto che durante il violento acquazzone, c’è chi ha visto defluire l’acqua dai tombini.

Tutte motivazioni ascoltate con un certo disagio da parte dell’assessore Sestri, che confermando la consegna dei lavori per la ristrutturazione del sistema fognario, ha però sottolineato che questi devono essere ultimati dalla ditta appaltatrice, la Ciip Spa, entro un anno così come stabilito dal contratto.

I toni però, si sono accesi quando la parola è passata al sindaco Gaspari: “San Benedetto è nata con un sistema fognario per diecimila persone, oggi ne siamo cinquantamila. Ribadisco ciò che ho detto, ovvero che dal 2006 a oggi sono stati investiti 5.350.000 euro per sistemare la rete fognaria della città. Si può definire il lavoro completato? Assolutamente no. Per fare un esempio – prosegue il primo cittadino – zone come via Toscana o via San Michele, con una somma pari a novecento mila euro si è sistemato l’impianto fognario risolvendo così il problema. È chiaro che occorre procedere e la mia intenzione è quella di affidare la ricognizione dei sottoservizi a una persona in grado di poter mettere su una condotta di caduta verso il porto”.

Insomma, attraverso i lavori di ristrutturazione della rete fognaria della città, si dovrebbe arrivare finalmente alla soluzione, che questa volta vedrebbe realizzare un impianto che gestisce separatamente il flusso delle acque in due categorie; quelle bianche, come appunto l’acqua piovana, e quelle nere, originate dalle utenze e dai rifiuti urbani. Al momento infatti, la città ne possiede uno a condotta mista, per giunta in mattone cotto.

Dagli allagamenti fino alle tematiche di ordinaria amministrazione. La presentazione di un progetto di zona a traffico limitato è stato poi presentato nel corso della serata dall’assessore Spadoni, pensato per sviluppare una mobilità diversa e porsi anche come una linea di continuità con le isole pedonali esistenti. “Una proposta – dichiara l’assessore Spadoni – che cambia i modi di muoversi nella città. La ztl coinvolge quattro delle vie del centro, come via Custoza, via Mentana, via Aspromonte e via Palestro che diverrebbero zone dove il transito e la sosta sono riservati ai soli residenti. Certo, è un progetto che porta con sé delle problematiche, visto che si perderebbero 175 posti auto di cui quattro riservati ai portatori di handicap. L’alternativa – prosegue Spadoni – arriverebbe però dalla riqualificazione di piazza Garibaldi e piazza San Giovanni Battista, con l’eventualità per quest’ultima di avere i parcheggi sotterranei”.

“Lo scorso ottobre – aggiunge l’assessore Sestri – è iniziata l’elaborazione di un project e lo studio del piano di fattibilità è stato votato in giunta. Il progetto prevede infatti la realizzazione di circa trecento posti auto, la riqualificazione delle due piazze attraverso un nuovo arredo e un’isola pedonale che si estende fino a piazza Montebello”.

Una serie di provvedimenti insomma, che oltre a rilanciare il “look” del quartiere Marina centro garantirebbe una vivibilità migliore sull’esempio di Viale Olindo Pasqualetti, “un tempo – aggiunge il sindaco Gaspari – ritrovo di tossici”. E considerate le proteste dei cittadini nei mesi addietro che reclamavano un ordine pubblico venuto meno a causa degli schiamazzi e del degrado generale che si verificava a ridosso dei due locali di via Mentana.