TERAMO – L’episodio della frana di Pineto conferma il grido d’allarme lanciato già nei giorni scorsi dall’amministrazione provinciale in merito al rischio dell’aggravarsi del fenomeno del dissesto idrogeologico lungo le fasce collinari e montane del territorio.

Il livello di attenzione della Provincia di Teramo è altissimo. “In questi giorni – spiega l’assessore alla viabilità, Elicio Romandini – stiamo attenzionando, oltre alle strade di nostra pertinenza, come la Sp 28, anche il livello dei corsi d’acqua. Oltre che sulle fasce collinari, l’allerta per il disgelo è stata lanciata anche per le aree interne, dove si sono già registrate le prime micro-frane”.

La Provincia e i Comuni del territorio hanno finora fatto fronte esclusivamente con fondi propri ai danni provocati dalle ultime calamità naturali, incluse quelle determinate dalle alluvioni del marzo 2011, per le quali ancora si stanno aspettando i fondi.

“Solo per gli ultimi eventi di maltempo come Provincia abbiamo contabilizzato circa 1 milione e 250mila euro di spese – prosegue Romandini -. Provincia e Comuni sono in ginocchio. Ormai siamo al punto che, proprio per far fronte ai costi determinati dalle somme urgenze,  non abbiamo più soldi da destinare alla manutenzione ordinaria del territorio”, Per questo il presidente Catarra e l’assessore Romandini si sono attivati con il governatore Chiodi e l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, per ottenere la convocazione di un incontro in Provincia, che avrà luogo la prossima settimana, alla presenza delle autorità regionali e di tutti i sindaci del territorio.

“Sarà l’occasione – conclude Romandini – per fare il punto della situazione ed avere le necessarie indicazioni dalla Protezione civile regionale, sulla base delle direttive del Dipartimento nazionale, per la rendicontazione e certificazione delle spese secondo un modello univoco e condiviso su base regionale. In seguito, tutti insieme, porteremo il conto al Governo, che ha già assicurato il rimborso delle spese sostenute per gli eccezionali eventi meteorologici fino allo scorso 14 febbraio, ma non delle spese derivanti, ossia quelle relative ai danni subìti, per le quali bisognerà attivarsi per il reperimento di altre risorse. Come Provincia ci faremo quindi portatori e coordinatori delle istanze dei Comuni per ottenere i rimborsi in tempi rapidi e certi”.