SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa del sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari.

Come ho avuto modo di spiegare verbalmente ad alcuni giornalisti che mi hanno interpellato, non intendo nascondere nessun aspetto della vicenda relativa ai procedimenti in corso dinanzi alla Corte dei Conti per gli incarichi affidati a professionisti durante il mio primo mandato.

Non ho alcuna difficoltà pertanto a render noto che questa mattina ho preso cognizione del decreto di citazione a giudizio dinanzi alla Corte dei Conti unicamente per l’incarico affidato alla società specializzata Daedala spa di Pesaro per il “Progetto di rivisitazione organizzativa del settore Lavori pubblici e Tutela ambientale” per un importo di 19.200 euro comprensivo di Iva.

Nessun “rinvio a giudizio”, dunque, come erroneamente scritto da alcuni organi di stampa, visto che quella definizione è applicabile esclusivamente alla giustizia penale. Come noto, la citazione per responsabilità amministrativa davanti alla Corte dei conti attiene esclusivamente ad un giudizio di tipo risarcitorio di carattere civile.

Così come per l’altro provvedimento relativo all’incarico affidato all’architetto Luigina Zazio, ribadisco di attendere nella più completa serenità, insieme ai dirigenti citati nell’atto, le udienze di giugno e luglio prossimi dinanzi alla magistratura contabile, certo, come ho già avuto modo di mettere a verbale nel corso delle audizioni svoltesi nei mesi passati dinanzi al personale della Guardia di Finanza che ha svolto gli accertamenti, di poter dimostrare l’assoluta correttezza del mio operato.

In particolare, nel confronto che avremo con i giudici della Corte dei Conti, il sottoscritto e i dirigenti citati nell’atto contano di poter dimostrare non solo che quegli incarichi furono affidati a professionalità di elevatissimo spessore, con curricula assolutamente all’altezza dei compiti loro affidati, ma che quei provvedimenti si resero indispensabili stante la delicatezza e la complessità degli obiettivi da raggiungere.

Ribadisco dunque la mia convinzione che non vi è stato alcun danno economico arrecato all’Ente ma che anzi lo stesso è uscito arricchito dai fecondi rapporti intrattenuti con tali professionalità.