Turismo. La recente proposta del presidente del Consorzio Turistico “Riviera delle Palme”, potrebbe essere l’inizio di una nuova era per il turismo piceno. Se, infatti, Ascoli Piceno e il suo comprensorio entrano di fatto nell’apparato, oggi presieduto da Stefano Greco, esiste evidentemente una volontà (niente non è) di voler fare sistema. Chi non lo fa, oggi rimane indietro. Chi lo fa anche in territori molto più vasti e variegati del nostro, cresce e va avanti. Nel turismo ma anche in qualsiasi altra attività.
La provincia picena sembra fatta apposta per diventare un brand così completo e a stretto giro di chilometri (mare, spiaggia, collina, storia, tradizioni millenarie, montagna) che in Italia non esiste. Necessita però di un restauro totale materiale e intellettuale sul quale bisogna sin da subito convogliare, una tantum, gli sforzi di tutti; i risultati positivi sarebbero copiosi. Altro che Sistema o brand Marche con Dustin Hoffman, o non so chi, che danno un immagine distorta della Regione penalizzando e trascurando fortemente una provincia unica del suo genere come la nsotra, dove rispetto a tutto il resto della Regione (a parte Recanati per Leopardi, Urbino per Raffaello e non solo, Macerata per lo Sferisterio) ha di meno, come luogo di villeggiatura, appena due bellissime rocce gemelle.
Siccome ritengo di essere una persona realista, aggiungo: ancora per poco perché: se la nostra riviera non può diventare come Urbino, Ascoli o Macerata, altre località balneari del centro e del nord del Marche possono diventare come la nostra riviera, facendo sistema e usando il cervello, Se questo accadrà credo che i responsabili della nostra politica turistica debbano andarsi a nascondere perché significherebbe, che non siamo più quelli che guidano una Ferrari come fosse una cinquecento. Per il semplice motivo che Ferrari non lo siamo più. Anche la signora, una del “campo”, che mi fece l’esempio Ferrari-Cinquecento ne è convinta ed il motivo è uno solo; lo esplicito con un detto molto significativo: “Abbiamo il pane ma non i denti”.
Sono tornato sull’argomento perché l’idea di Greco mi sembra congeniale ad un necessario cambiamento del modo attuale di fare politica turistica. Come? Innanzitutto tutti devono fare un passo indietro, chi più piccolo, chi più grande per il bene comune, mettere da parte le proprie ambizioni personali e solitamente anche elettorali. Il passo in avanti dovrebbe, invece, essere questo: convocare (ma non per chiacchierare) in un unica stanza tutti coloro che hanno un ruolo nell’ambito delle decisioni volte alla crescita del turismo piceno, azzerare tutte le proprie cariche e carichette, quindi eleggere un presidente che si assuma le responsabilità maggiori, tra le quali quelle di coaugulare le idee e i propositi dei vari componenti, per poi metterli in pratica con una soluzione unica e trasparente, che sarà sicuramente la migliore.
Quindi non è sufficiente Ascoli e hinterland nel Consorzio Turisitico rivierasco ma un Ente che metta insieme tutte le forze, dal mare alle montagne, con presidente che all’inizio si può “pescare” tra chi ha già esperienza vedi, Capriotti, Pompili, Calvaresi, Greco, Gabrielli, Sorge M. e Sorge G., Celani e altri che in questo momento non mi vengono in mente.
Come al solito ho perso tempo e consumato inutilmente la tastiera perché nulla di quanto ho appena espresso avverrà, ognuno fra i citati e i dimenticati preferirà continuare a coltivare (in silenzio) le proprie minuscole ambizioni personali, fregandosene dell’interesse comunitario. Chiudo con un pensiero che mi è venuto in mente, cercando i nomi dei possibili presidenti dell’Ente Turismo Piceno: c’è una sola donna, Margherita Sorge, fosse questo il problema?
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Sarò noioso,lo so ma continuo ad insistere che oltre giustamente a creare alternative a San Benedetto Del Tronto (AP) come divertimenti,intrattenimenti,etc. cose in cui nono sono molto ferrato, bisogna pensare ,per non creare la solita cattedrade nel deserto,ad UNA COMODA E VELOCE RAGGIUNGIBILITà, di San Benedetto del Tronto, potenziando e poi soprattutto pubblicizzando i collegamenti pubblici con i principali aeroporti vicini che abbiamo Ancona e Pescara, Ancona è raggiungibile allo stato attuale,ma va potenziato,per quel collegamenti che usufruiscono di sovvenzioni regionali,inesistenti dei collegamenti con l’aeroporto di Pescara,quello più vicino anche lì si potrebbero chiedere delle sovvenzioni regionali sia Marche che… Leggi il resto »
Direttore è qualche hanno che ribadisco la sua proposta ma non mi pare che abbia avuto successo…
Mai arrendersi quando si è convinti di stare sulla strada giusta. Anche se poi molti altri quando il futuro non potrà essere più fermato, diranno: ero d’accordo, lo pensavo anch’io! In particolare quelli che oggi si ostinano a fare il contrario.
L’ente a cui fa riferimento il direttore esiste già: consorzio turistico riviera delle palme, sede via tamerici SBT. Se ascoli volesse veramente fare sistema entrerebbe. Si potrebbe anche discutere sul nome, ma sulla sede no, SBT e basta. Quello che il direttore non capisce (o finge di non capire, perchè non lo esplicita mai nei suoi articoli sul tema) è che per SBT è più utile la situazione attuale piuttosto che delegare la promozione ad un ente che abbia la sede ad ascoli e che utilizzerebbe i fondi per promuovere ascoli a scapito della riviera. Se invece la sede rimane… Leggi il resto »
Io non capisco perché non riesci a capire che il futuro del turismo territoriale ma anche di altri settori (sanità, viabilità, piani regolatori) sta in un unico comprensorio chiamato Piceno. Poi se le strutture San Benedetto e Ascoli se le dividono, bene, altrimenti mettiamole a 15 chilometri dalle due città capofila, l’ospedale per esempio, uno stadio da serie A dove giocarvi a domeniche alterne, la stazione tra Porto d’Ascoli e la Sentina, una bella caserma per i pompieri e non so cosa. forse ho esagerato ma solo negli anni (il futuro è tutto quello che avviene dopo oggi) che mancano… Leggi il resto »
Purtroppo la persona in questione è animata da un campanilismo esagerato che arriva ad essere vero e proprio odio verso Ascoli e gli ascolani. Ma non è un caso isolato, ci sono anche ascolani che ragionano in questa maniera come ci sono altri sambenedettesi. Io ripeto che Ascoli debba entrare in questo Consorzio turistico non perchè senza non farebbe progressi… Lo si è visto in questi anni che Ascoli avanza anche da sola: i flussi turistici aumentano e nuovi alberghi aprono. Come San Benedetto va tranquillamente avanti senza Ascoli. Però se entrambe le città e TUTTO IL PICENO vogliono davvero… Leggi il resto »
Sono d’accordo in tutto. Né potrebbe essere diversamente visto quello che ho scritto. La sede, il nome (Piceno va “superbenissimo”) sono aspetti secondari. Il problema sta negli uomini o meglio nei nostri rappresentanti politici che non riescono (o meglio non vogliono per motivi che non sto a ripetere) a capire che la “nostra” è la soluzione giusta. La cosa più grave però è che agli elettori, nel momento cruciale, interessano… interessi molto più banali e alla lunga deleteri anche per se stessi. Il mondo gira e quando accade hanno anche il coraggio di protestare.
Sono d’accordo. La cosa importante è mettere a capo di questo Consorzio gente competente, che mastica “turismo”. Altrimenti siamo punto e a capo. Nome e sede sono cose secondarie ma comunque ritengo che vada scelto un nome che identifichi tutto il territorio e ritengo anche che la sede debba rimanere a San Benedetto. Ma non credo che si porrà questo problema perchè sarebbe assurdo, da parte di Ascoli, chiedere la sede del Consorzio. Stia tranquillo SBTCapoluogo, sono sicurissimo che dal capoluogo non arriverà mai una richiesta simile. Comunque discorso chiuso: pensiamo a concretizzare questo bel progetto e LA POLITICA LO… Leggi il resto »
Parole sante. Persone competenti? Sarà dura ma oggi molti si proporrebbero per la guida dell’Ente che andrebbe assegnata anno per anno e riconfermato/a o meno in base al successo ottenuto. Un unico Ente risolverebbe però anche un problema che le spiego con una domanda: signor Piceno, vista la sua competenza e conoscenza, saprebbe indicarmi a chi assegnare i meriti o i demeriti di una giusta o sbagliata promozione negli anni scorsi? Io non saprei rispondere. O sì: tutti. Ma tutti chi?
E’ vero che una sola istituzione che possa guidare tutto ciò che riguarda il turismo e’ stupendo, ma credo che sarebbe un fallimento se prima di tutto non c’è unita’ tra tutti coloro che lavorano dentro e intorno al turismo, se ancora ci si fa la guerra tra alberghi, tra i ristoranti, tra gli stabilimenti balneari, se i cittadini gia’ alla fine di luglio si stufano dei turisti, se non ci si ferma neanche davanti alle strisce pedonali, o se si insultano i turisti perché vanno a 40 km orari sul lungomare quindi troppo piano e come questi due esempi… Leggi il resto »