TERAMO – L’Upi (Unione delle Province d’Italia) si è attivata per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la questione dell’abolizione delle province, e lo fa chiamando il prossimo 31 gennaio tutti i Consigli Provinciali alla mobilitazione, con la convocazione di sessioni aperte ai cittadini, alle forze economiche e sociali, alle associazioni di volontariato e dei consumatori e la stampa locale.
Il Consiglio provinciale si riunirà alle 16 con la partecipazione del professor Romano Orrù del Dipartimento studi giuridici dell’Università di Teramo, con l’ordine del giorno, elaborato dall’Upi, “No all’Italia senza province”, che si occuperà, tra le altre cose, di affrontare anche la questione del trasferimento del personale delle province che rischia di essere inserito nei circuiti di mobilità previsti dalla legge, data l’impossibilità di riassorbimento totale da parte di altre istituzioni.
“Al di là delle posizioni personali e politiche di ciascuno e di ciascun schieramento – afferma il presidente del Consiglio Mauro Martino – si tratta di compiere una operazione verità rispetto agli effetti che conseguono a questo processo: non solo non porterà alcun tipo di risparmio economico per le casse dello Stato, ma rischia di provocare un drastico aumento della spesa pubblica, di creare il caos nella gestione dei servizi, di aumentare i problemi ai cittadini”.
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Mi sembra giusto che ci mobilitiamo tutti contro l’abolizione dele provincie e dei privilegi per la CASTA ….
Speriamo che non ci sia ancora lo sciopero dei trasportatori e che gli scaffali dei supermercati siano pieni di uova, in modo tutti i cittadini ne possano portare molte agli incontri ….
Populismo spicciolo derivante anche da una non conoscenza dell’argomento. Dall’abolizione delle Province non si avrà alcun risparmio e anzi ne deriverà un grande caos. 1) Non si avranno risparmi perchè il personale sarà trasferito ad altri Enti (regioni e comuni); e riguardo l’apparato politico delle Province, esso ha costi davvero ridicoli, i più bassi tra quelli degli enti italiani. Un consigliere provinciale prende un gettone di 30 euro e non ha alcun vitalizio. A differenza dei consiglieri regionali che invece prendono 7-8000 euro al mese più vitalizio a fine mandato. Inoltre assisteremo all’ennesimo trasferimento di massa di persone che dal… Leggi il resto »
Io toglierei Regioni e Province dopo aver studiato un modo più moderno e meno costoso (diminuendo del 70% i rappresentanti politici regionali, provinciali e comunali) per governare i vari territori. Per esempio comparti di 250 mila abitanti (sono d’accordissimo, e lei lo sa, su quello che scrive per il Piceno) con un governatore, venti consiglieri ed un sindaco (chiamiamolo pure sceriffo) per ognuno degli attuali comuni. Una quarantina di persone che dovrebbero ragionare e decidere in funzione dell’intero territorio, a partire da un unico Piano Regolatore. Caro Piceno il futuro è questo. Quanto vuole scommettere che avverrà così ma anche… Leggi il resto »
Posso essere d’accordo. E’ anche quello che propongo io… chiamiamole come vogliamo, Province, Zone metropolitane, ecc. ecc. Però quando io dico di togliere le Regioni e accorpare alcune Province (passando da 110 a circa 80) non vado lontano da quello che dice lei. Vanno create macrozone di 250.000 abitanti circa che siano gestite da un ente unico, quindi in maniera armonica. Ma siccome una riforma costituzionale del genere non si fa in 4 e 4 otto, nel frattempo la soluzione non è sicuro quella di abolire le Province e assegnare le sue funzioni all’Ente più scandaloso che esista in Italia.
“In Italia andrebbero casomai abolite le Regioni e di conseguenza ridotto il numero delle Province. Sia perchè la Regione è l’ente che ci costa di più. Sia perchè la dimensione regionale è troppo vasta e dispersiva, troppo eterogenea.” Condivido al 100% quanto dice Piceno. Il punto è che nella visione europea dello ” stato commissariato” rientra meglio la regione come ente ” distributore di spicci e dei tagli agli enti locali”. Si da tutto alla regione, poi si accorpano ospedali, magari anche scuole superiori,ecc…. come dice il Direttore ” il futuro è questo”… si ma chi l’ ha deciso? Dove… Leggi il resto »
Caro indignat, le uova non le dobbiamo prendere dagli scaffali … quessi so capaci di magnassi pure quelle … al volo …. Le uova che gli tiriamo dovranno essere marce!!!