SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “L’ambiguità che viene attribuita alla Regione, nella vicenda dell’impianto di stoccaggio della Gas Plus, è semplicemente strumentale. Solo chi non capisce e non vuol far capire quale sia la reale posizione regionale, ha interesse a mistificare la realtà”: è quanto afferma l’assessore regionale all’Ambiente e Energia Sandro Donati, il quale inoltre precisa che “la Regione, e in particolar modo il suo assessorato, non sono mai stati coinvolti dalla ditta prima dell’incontro di lunedì scorso”.
“Tenuto conto che i recentissimi provvedimenti statali del Governo Monti vanno in direzione significativa a rafforzare tali impianti sul territorio nazionale, ho sempre mantenuto una posizione chiara sul procedimento”, aggiunge Donati.
E ancora: “Mentre, da un lato, non c’è e non ci sarà alcuna interferenza con l’istruttoria tecnica condotta dagli uffici regionali, rimane l’intesa politica che verrà espressa in sede di Giunta, dove saranno valutati gli aspetti legati anche alle istanze del territorio. L’incontro con Gas Plus è stato doveroso e, per evitare ulteriori, come ho già dichiarato nei giorni scorsi attraverso la stampa, è servito per ribadire che la Regione, in particolare l’assessorato, non era mai stato coinvolto dalla ditta fino a martedì scorso e per sottolineare, nuovamente, la netta distinzione tra procedimento tecnico-amministrativo e decisione politica”.
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Dicci, come la pensi! Sei per il si o il no?
Questi vogliono ripetere quello che hanno fatto a Falconara…….fare la Seveso 2 dopo aver approvato il progetto….ma qui da noi sbatteranno fortemente il “MUSO”…i cittadini non permetteranno più di farsi prendere in giro,ancora per una volta….,da un manipolo di politici che “curano” gli interessi solo ed esclusivamente della CASTA…..e non quelli del POPOLO SOVRANO.
L’ho detto oggi in conferenza stampa…se fanno l’ennesima “porcata”…questa volta i FORCONI potrebbero essere insufficienti.
Che paroloni che volano… Addirittura Seveso 2!!!
Ragazzi il metano è quello che ogni giorno arriva nelle vostre case, vi scalda e vi permette di cucinare i pasti caldi; sono anni che si usa il metano ed il suo rischio nell’utilizzo è davvero basso.
Io credo che tu non sappia di cosa si parli o fai il finto tonto.
Io invece credo che voi stiate speculando su dei finti problemi….
Se ti fossi informato non avresti scritto certe cose
Premesso che sulle normative di riferimento la Seveso 2 è sorpassata (vedi altro commento), credo che se tu avessi un minimo di cultura sui temi energetici non parleresti così.
Se un m3 di metano bruciando produce 39,79 MJ di energia 522 Milioni di m3 di metano generano complessivamente 4964 “chilotoni” di energia. Non sono proprio paragonabili ad una bombola del gas da 15 Kg. (Riego Gambini)
Le royalties vanno soprattutto alla regione. Si o no dipende da quale lato sarà maggiore il tiraggio di giacca…
Le royalties sono una questione che va presa di petto ma non credo che in viale de Gasperi ci siano le competenze per fronteggiare tale questione…
@... Allessandro84…..il rischio di utilizzo è basso?????…..provi a chiedere all’ufficio preposto….. che vuole mettere due semplici caldaie domestiche nello stesso locale…e dalla risposta capirà meglio cosa è il metano……e comunque in un impianto di stoccaggio il metano è uno dei tantissimi fattori di rischio.Essendo un impianto ad alto rischio incidente (non lo dico io ma la Gas Plus) rientra nella legge 96/82/CE chiamata Seveso 2.
A sentire a te il metano è come la diossina o il plutonio! DI questo passo mi arriverai a dire che bisogna uccidere le mucche perchè produttrici di metano!!!! Poi perchè devo mettere due caldaie nello stesso locale? Ne basta una più grande ;)
La direttiva da te citata è sorpassata dalla direttiva CEE 105/2003 in cui non c’è alcune riferimento esplicito al metano…. quindi?
…quindi essendo il metano un gas ALTAMENTE INFIAMMABILE con un punto d’esplosione 5,3 – 14% vol. rientra nella PARTE 2 della direttiva “Categorie di sostanze e preparati non indicati in modo specifico nella PARTE 1” gas e liquidi estremamente infiammabili [sostanze o preparati che rientrano nella definizione di cui alla nota 3 c) della direttiva] . (Riego Gambini)
Concordo con Alessandro, la questione delle royalties è troppo grande rispetto alla statura dei nostri politici. Da una ricerca che ho fatto (ma da perfetto profano e ultilizzando solo la rete) in casi analoghi le royalties sono ripartite al 75% alla regione e al 25% a comuni e provincia. Nel nostro caso un politico nostrano all’altezza, avrebbe fatto chiarire inequivocabilmente quanti euro l’anno andava alla regione marche, quanti euro l’anno andava alla provincia e quanti euro l’anno andava a SBT. Io come alessandro non sono contrario a priori, ma se SBT prende 10.000 euro l’anno (ad esempio) penso che non… Leggi il resto »
Queste sono le cifre critiche.
in fondo, come commento, una stima di massima realizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico proprio per lo stoccaggio sambenedettese su mia sollecitazione: http://www.rivieraoggi.it/2011/12/14/133149/gas-altro-che-royalties-cellino-21-mila-euro-cinisello-14-san-benedetto/
A queste possono aggiungersi, una tantum, opere compensative dietro accordo di programma che però si può intavolare solo quando il procedimento è concluso e approvato.
Pierpaolo, te lo ripeto da tempo, ma i dati di stoccaggio forniti dalla gasplus non è concorde con ciò che di ce il ministero…. Su questo serve chiarezza…
più chiarezza di questa è impossibile, dati di bilancio e fonte ministeriale…
Ti ripeto; la legge finanziaria del 2008 dichiara che al territorio spetta un indennizzo pari all’1% del valore del gas stoccato stando ai dati della gas plus e del prezzo di mercato del metano siamo lontani almeno un ordine di grandezza dalle cifre del ministero!!!! Questa è una situazione poco chiara!
PS il discorso di cifra critica non vale per il fronte del NO. Per loro è no gas a SBT per qualsiasi cifra. Se poi lo fanno a rivara, cellino o martinsicuro …. no problem ….
Quello che non si comprende in questa vicenda è “QUALI SONO I VANTAGGI PER SAN BENEDETTO” , l’unica cosa certa sono i rischi che il proponente si è ben guardato di chiarire nel suo progetto, lasciando tante lacune nella pratica di Valutazione di Impatto Ambientale, tanto che il ns. consulente TERRE.IT ha fatto ampia relazione sulle cose non chiare. Le cose non chiarite e da definire sono i parametri su ambiente, inquinamento dell’aria, falde acquifere, rischio sismico, analisi puntuale della natura del serbatoi (argille), distanze della recinzione per rischi vari e molto altro. Conseguentemente sono tutti rischi POTENZIALI su cui… Leggi il resto »
…rispetto sempre le idee altrui anche quando non le condivido…..l’esempio che ho fatto delle caldaie era per far capire che anche due caldaie impiantate nello stesso locale rientrano nella Seveso 2,come i rifonimenti di benzina (e per questo dovranno essere tolti dai centri abitati). La 105/2003 ,conosciuta come Seveso Ter, è una direttiva CEE dove sono stati aggiunti altri tipi di impianti pericolosi), ma l’impianto che vogliono costruire a SBT rientra nella tipologia della 96/82/CE…. Seveso 2.Il metano,come ad esempio la polvere da sparo,se non manipolati,possono essere innocui….ed io non sono contro il metano (ci mancherebbe)…. io sono contro la… Leggi il resto »
Fate pure i talebani del gas, ne riparleremo quando l’Ucraina o la Russia chiuderanno i rubinetti del Gas e non potendo usare i caminetti di casa perchè producono inquinamento starete al freddo….