DA RIVIERA OGGI N. 902. La centrale del gas non s’ha da fare, sembra il diktat definitivo scaturito dalle recenti proteste dei cittadini sambenedettesi e non. Probabilmente andrà a finire così ma credo che, quanto è accaduto, debba essere capitalizzato nel modo giusto.
Prima di spiegarmi (lo farò brevemente nelle ultime righe) voglio ribadire la mia personale opinione sul tema Centrale sì, Centrale no. Le mie conoscenze specifiche non mi permettono di avere un giudizio prettamente tecnico preventivo: solo a centrale realizzata potrei “espormi” di più ma la prova è… impossibile.
Resto quindi dell’idea che simili realizzazioni non debbano e non possono avere la sede in località turistiche e San Benedetto del Tronto, fino a prova contraria, ancora lo è. Anche se qualche dubbio comincia ad affiorare nella mia testa.
Nonostante che negli anni sessanta eravamo una metà balneare tra le più conosciute, oggi sembra che, nella nomenclatura nazionale, la nostra città sia scomparsa come “spiaggia per turismo di massa”. Se dovessi indicare una data, direi anno 1990 in coincidenza della “morte” della Sambenedettese Calcio.
Me lo fanno pensare certe strategie regionali, quell’articolo che alcuni anni passò sul giornale Il foglio di Ferrara, il recente inserto del Corriere della Sera e tanto altro, ospedale compreso.
Dulcis in fundo quando ho ascoltato nella trasmissione delle ore 15 di Radio 1 “Gianvarietà” condotta da Gianluca Guidi (il figlio di Johnny Dorelli e Lauretta Masiero) insieme al carassanese Claudio Pallottini.
Nell’intera puntata dello scorso 11 gennaio dedicata al paese natìo dell’attore marchigiano, per indicare dove si trova Carassai nessuno ha accennato alla vicinanza con la località turistica che i numeri danno come la più frequentata della Regione. Anzi, il conduttore Guidi ha detto che lui va in vacanza da quelle parti cioè a Senigallia.
Torno al tema principale: il fatto che, per la collocazione dello stoccaggio di gas e della paventata Centrale nucleare, sia uscito il nome San Benedetto del Tronto insieme a località sconosciute turisticamente mi (ci) offende e per questo sono contrario.
Concludo: le precedenti assemblee popolari con migliaia di firme che portarono ad un no preciso alla Megavariante, il recente e augurabile risveglio dei comitati di quartieri meno politicizzati e più propensi ai problemi spiccioli delle varie zone, l’attuale fiaccolata, dovrebbero finalmente sollecitare i vari governi locali a mettere in cantiere (come si usa fare negli Stai Uniti) procedure di consulta cittadina in vista di grandi “cambiamenti”, tipo quelli appena citati.
Nello stesso tempo (esiste infatti il rovescio della medaglia) gli stessi movimenti cittadini non devono diventare strumenti di ricatto e considerare più gli interessi propri che quelli comunitari. Un passaggio importante che la nostra giovane democrazia deve iniziare ad affrontare.
All’uopo, ecco un esempio che potrebbe essere molto significativo: gli abitanti (o meglio certi commercianti) del quartiere “San Filippo Neri” stanno da tempo “ricattando” i politici sambenedettesi con lo strumento più sensibile (il voto) affinchè non prendano decisioni sulla messa a norma (non lo è e per questo gli incidenti sono frequenti) di via Marsala, una strada nodo cruciale di chi attraversa giornalmente l’asse San Benedetto-Grottammare.
E’ solo un piccolo esempio ma credo molto significativo.
A proposito dell’imminente scomparsa “turistica” del nostro territorio, ecco una notizia da non sottovalutare:
La provincia di Ascoli Piceno è scesa dal 50esimo posto che occupava lo scorso anno, al 93esimo (sul totale delle 107 province italiane) di questo 2012 appena iniziato, rispetto alla speciale classifica stilata ogni anno dal quotidiano economico per “misurare” lo stato dell’arte dei vari territori su aspetti che incidono sulla qualita’ della vita dei cittadini
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Direttore è da un paio di anni che Senigallia ha superato la nostra città per presenze ed arrivi di turisti. E che abbiamo fatto per recuperare? Niente.
Il problema è che non c’è una seria reazione, i movimenti citati da lei sposano nobili cause, ma non propongono nulla per risolvere il problema, anzi immobilizzano ancora di più la situazione…
Siamo in una situazione di stallo in un mondo che corre…
Sono completamente d’accordo ma non posso fare a meno di dire che noi stiamo facendo in pieno il nostro dovere di giornalisti, siamo anche disposti a supportare nuove iniziative per favorire chi vuole proporre oltre che criticare. Propongo quindi che i nostri commentatori mettano in pratica loro quello che giustamente pretendono, cioè proposte serie per la riviera. Tu sei uno di loro. Riviera Oggi si differenza da altri organi di informazione innanzitutto per la grande voglia di costruire insieme un futuro migliore e non semplicemente per dare notizie che ormai sono alla portata di tutti. Ci piacerebbe moltissimo che nostra… Leggi il resto »
Direttore nessuno accusa il suo giornale, non pretendo una maggiore evoluzione dell’informazione anche perchè attualmente quella attuale è ben oltre le aspettative del cittadino medio (ricorda quando i cittadini pensavano che la Mega-Variante fosse la Bretella collinare????). Sono d’accordo che i commentatori mettano in pratica ma chi c’è ad ascoltare? I cittadini se ne fregano (come per l’informazione di qualità) i politici li conosciamo bene…. Sul tema Mega Variante il comitato contrario ha espresso giustamente il dissenso verso delle scellerate considerazione dell’allora assessore all’urbanistica nonchè Sindaco, ma cosa è stato capace di proporre per comunque accogliere le esigenze della città?… Leggi il resto »
“Ma se i cittadini non seguono, non c’è molto altro da fare“, non so se ti rendi conto ma questa tua frase non ha senso. Cosa dovrebbero seguire i cittadini? Per farsi informare servono giornali credibili, per farsi seguire l’unica strada è quella di mettersi in politica ma non sulla scia del preesistente.
Direttore però una volta data una corretta informazione se il cittadino non ha il senso critico di scegliere, non è educato al bene comune ma solo al proprio orticello le logiche di scelta possono essere pesantemente distruttive per l’intero contesto…
Dimentichi che una corretta informazione aiuta a far crescere il senso critico del cittadino ma deve poter anche indicare alternative concrete che al momento non si vedono. Io sono fiducioso, comunque, che prima o poi arriveranno. Se non vogliamo sprofondare. Non puoi negare che uno dei miei refrain è quello del bene comune che trova un acerrimo nemico nell’egoismo ma avrai capito che a me non piace vincere facile.
Quando andavo a scuola all’ipsia di sbt,i professori ci dicevano sempre:Quando un alunno non capisce è perchè l’insegnante ha spiegato male”.Per me questo vale anche per noi “poveri”cittadini che non capiamo mai niente!!!Percio’ sempre dal mio punto di vista,un cittadino non capira’ mai niente perchè purtroppo il politico o chicchessia non vuole fargli capire niente!!!Comunque è vero,ed è un dato di fatto che quando la Sambenedettese stava in serie B,il turismo volava!!! E’ un caso?Non credo!!!Direttore per il resto condivido in tutto e per tutto!!