SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Bocciata ancor prima di essere presentata. E’ questo il rischio che corre la proposta lanciata nei giorni scorsi da Eldo Fanini a proposito dell’allarme graffiti in città. L’assessore al Decoro Urbano aveva annunciato la volontà di riconoscere un premio in denaro a chi avesse segnalato alle forze dell’ordine l’identità degli imbrattatori.
Un’idea da subito respinta dal Partito Democratico che, per voce del capogruppo Loredana Emili, rispediva al mittente ogni futura intenzione: “Voglio considerarla una battuta di inizio anno”, tagliò corto, osservando come certe azioni avrebbero creato un clima di tensione tra cittadini, scatenando un tutti contro tutti.
Ebbene, la soluzione targata Idv potrebbe oggi tornare nel cassetto in quanto in Consiglio Comunale farebbe letteralmente fatica a trovare consensi. Il niet infatti è arrivato pure dal Popolo della Libertà, con Pasqualino Piunti che è parso categorico: “Non è affatto la strada giusta. Le spie non risolvono i problemi. I nomi dei writers si conoscono benissimo. Quando ero vicesindaco convocai i loro genitori avviando dei percorsi condivisi e assegnando punti precisi dove sfogare questa necessità”.
Sulla stessa linea il compagno di partito, Bruno Gabrielli: “Deturpare è un reato che va punito. Però penso che indire una taglia sia da far west. Voglio considerare quella di Fanini una provocazione. La piaga è reale e concreta, non si risolve imbarbarendo lo stato sociale. Il fenomeno ce lo portiamo avanti purtroppo da tanti anni. Nel Pdl non ne abbiamo ancora ragionato apertamente, ma credo che sia necessaria educazione al senso civico. Chi scrive sui muri vive dei disagi, si deve andare alla radice piuttosto che fare discorsi semplicistici”.
Il degrado nel frattempo si allarga, in attesa di programmi condivisi.
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Quello che la Emili dice, è legge!!!!
E’ la vera Domina del PD Sambenedettese, ha un potere decisionale ben oltre quello di Gaspari… quando è la partitocrazia a fare la differenza!!!
E’ vero,quello che la Emili dice,e’ legge..e lo e’ da sempre.Rassegnamoci a vederla ancora sulla scena politica per molto tempo.Gaspari gli sta solo scaldando la poltrona da Sindaco….(chi vivra’,vedra’).
Stavolta non mi dispiaceva la proposta di Fanini, perché sarebbe pur sempre un mezzo di dissuasione senza per questo scatenare chissà quale Far west. Imbrattare riflette un disagio giovanile che qualcuno può tollerare, qualcun altro no, comunque sia è un reato abbastanza sgradevole. Soprattutto non mi sembra normale che ad una idea si risponda con un coro di no, e altrettanto numerosi “però non ho un’altra soluzione, non saprei che fare, occorre approfondire le radici del disagio”, e altre amenità. Se non si hanno soluzioni alternative, allora si provi la soluzione di Fanini e si verifichino i risultati a distanza… Leggi il resto »
Egregi signori non continuerei a chiamarli writers, ma imbrattatori.
Basta con il disagio sociale che giustifica tutto. il Rispetto e l’educazione dove sono finiti??
concordo. basta col politicamente corretto. E’ come chiamare escort una prostituta :)
Buongiorno, piuttosto che discutere sui protagonisti, più o meno importanti, della politica locale, io riporterei l’attenzione sul progressivo decadere della qualità della vita nella nostra città… Solo qualche esempio: 1) intere aree (vedi pinetina di via Paolini o zona ex Atlantide) ormai da mesi o da anni letteralmente fuori controllo e frequentate da personaggi poco raccomandabili: non mi risultano interventi seri di vigilanza o di bonifica… 2) Chiese e supermercati cittadini sono assediati da questuanti più o meno molesti: praticamente nessun intervento per cercare almeno di limitare il fenomeno… 3) Proprio nei giorni scorsi, il Presidente del Comitato di Quartiere… Leggi il resto »
Quoto in pieno. Il problema è più generale e più grave: assoluta assenza di controllo del territorio.
Non c’è la volontà di attuarlo, non c’è la capacità di farlo, o mancano i mezzi?
Se fosse la terza, mi suonerebbe più come una scusa poco plausibile, e vorrei sapere quante sono e come sono impiegate normalmente le persone che sono deputate all’ordine pubblico.
Caro First d’accordo sulla assoluta mancanza di controllo del territorio. Io credo che la causa sia riconducibile un po’ a tutte e tre quelle da te indicate: manca la volontà “politica”, in quanto sarebbero necessarie anche apposite ordinanze che, magari, potrebbero far perdere voti… Manca la capacità: dobbiamo smettere di vedere ancora la nostra San Benedetto come “l’isola felice” di trenta e passa anni fa… Sono cambiati i costumi, la situazione sociale, sono arrivate nuove ondate migratorie, si è frantumata la famiglia come “cellula di base” e certi valori sociali (educazione, rispetto per l’altro e la proprietà pubblica) non vengono… Leggi il resto »
Ma quale far west? Ma se vedessimo un ragazzo rigare l’auto della Emili, lo denunceremmo oppure no? E quale tutti contro tutti? Se per risparmiare soldi alla collettività e mantenere la città pulita ci conviene investire in forme di ricompensa a chi controlla i beni pubblici, chi mettiamo contro chi? Ma può essere che in Italia ciò che è pubblico non vale niente?