SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa del sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari.
Ho appreso dei dipendenti della Ortofrost prima, dagli organi di stampa successivamente, che sembrerebbe esserci una volontà da parte dell’attuale proprietà dell’azienda di procedere alla chiusura dello stabilimento.
Questo fatto desta in me una forte preoccupazione perché andrebbe ad aggravare una crisi che sta colpendo in modo pesante il settore dell’agroindustria e, in generale, i livelli occupazionali del nostro territorio.
Non intendo sminuire le questioni che mi vengono poste, capisco che per chi vede a rischio il proprio posto di lavoro, il bersaglio possa essere anche l’Amministrazione comunale, ma oggettivamente mi pare una ipotesi ardita individuarla come unica causa della possibile chiusura dello stabilimento.
In questi anni ho tentato di trattare tutte le questioni occupazionali con eguale vicinanza e ho cercato di fare la mia parte sapendo di essere solo uno dei soggetti che potevano concorrere all’abbattimento di alcuni costi.
Non è vero che da due anni non incontri la proprietà Ortofrost e che non mi sia adoperato per abbattere i costi delle forniture dell’azienda. Su quelli energetici, come noto, un sindaco ha margini di manovra praticamente nulli ma ho fatto tutto il possibile per far sì che la ditta ottenesse un contenimento dei costi dell’acqua. Ho coinvolto Ciip e l’Ato 5, come ben sanno azienda e personale, ma non credo onestamente che la sola difficoltà dell’azienda sia rappresentata da queste voci di spesa. In realtà il problema Ortofrost è ben più complesso e non si risolve certo individuando un “capro espiatorio”.
Ci sono altri due elementi di cui mi piacerebbe che le maestranze prendessero cognizione. La prima è abbiamo dato il via ad una variante urbanistica che consente alla Ciip di investire milioni di euro per favorire la captazione dell’acqua del fiume a beneficio delle industrie della bassa valle del Tronto. La seconda, che fa giustizia di certe inaccettabili illazioni, è che, come sempre ho dichiarato,
Come fatto in passato, ribadisco la mia piena disponibilità ad incontrare i lavoratori, le organizzazioni sindacali e l’attuale proprietà Ortofrost a condizione che si sgomberi il campo da polemiche fuori luogo e che si lavori insieme per analizzare le difficoltà e valutare le possibili soluzioni.
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Chissà cosa penseranno oggi quei dipendenti dell’ex Surgela che qualche tempo fà donarono al Sindaco una stella d’oro tipo sceriffo perchè si era battuto (?!) per loro.
Signori, se il problema è davvero solo nell’approvvigionamento dell’acqua, il mercato offre una moltitudine di soluzioni per risolvere tale tematica, basta guardarsi attorno.
Quindi qual è il vero problema?
buon giorno, ma sbaglio o la storia si ripete qualche anno fa non si discuteva dello stesso problema e gia qualcuno pagò le bollette? eppoi perche nessuno parla mai del centro agroalimentare della situazione che sta vivendo, dell’indotto che sta muorendo, del settore agricolo al collasso… non penso il problema sia la bolletta dell’acqua ma forse una pessima gestione…un pò come in tutte le cose nella nostra zona”centro agroalimentare docet”