Caso Franco Paoletti. Era il 16 dicembre 2011, quasi un mese fa, quando pubblicammo una notizia interessante grazie al contributo di un nostro lettore. Ricordo che durante la cena natalizia della Confesercenti (17 dicembre 2011), i politici presenti (Perazzoli, Agostini) ne parlarono tra loro meravigliati come se la notizia piovesse dal cielo e entrambi non fossero, uno attualmente consigliere regionale e l’altro ex assessore sempre della regione Marche ed ora nostro rappresentante in Parlamento. Per chi non lo ricorda questo è il link di quel mio DisAppunto:  “Il Time premia gli indignati la Regione Marche rispolvera Franco Paoletti“. Nessuna meraviglia se quella nostra notizia non fu ripresa da altri organi di stampa con la citazione di chi l’aveva evidenziata, ci siamo oramai abituati. Oltretutto, anche se non ne sono certo, il nostro lettore potrebbe aver inviato la sua “scoperta” a tutti i giornali locali: sarebbe ancor più grave ma preferisco sorvolare su questo particolare. Aggiungo solo che quel cittadino ci ringraziò per la nostra imparzialità e aggiungerei libertà.

Oggi la sorpresa. Mentre vado in redazione leggo una notizia sulla locandina del Corriere Adriatico che recita così: “Incarico retribuito a Paoletti, è bufera politica” e subito sotto ma con caratteri piccoli “Il Pd insiste, l’ospedale non si tocca“. Due notizie clamorose che giustamente meritavano la locandina? Sì ma per motivi opposti a quelli che sembrano. Il primo perché tutto il Piceno sa della prima cosa dal 16 dicembre 2011, secondo perché il “governo” dell’ospedale è stato, per una vita, appannaggio di quei politici (quelli che citavo prima) che oggi si lamentano. Io lo so bene per motivi personali ma basta digitare su Riviera Oggi “ospedale madonna del soccorso” per sapere cosa ha scritto il sottoscritto negli ultimi dieci anni.

E un dubbio mi assale. Perché la retribuzione a Paoletti è diventata improvvisamente una notizia giornalistica e un affare scandaloso? Perché Agostini, Perazzoli e Donati si sono ricordati oggi di rendere pubblico il loro sdegno? Provo a rispondere: la prima domanda riguarda il fatto che per certa informazione è probabilmente più importante il pensiero dei politici che quello dei cittadini. Tant’è che il mio articolo del 16 dicembre scorso era collegato allo sdegno degli indignados cioè dei comuni cittadini quello attuale è basato esclusivamente sulla “meraviglia” di tre politici della stessa corrente (Pd e Idv). C’est la vie. Il secondo quesito mi fa pensare invece che il caso Paoletti viene oggi stigmatizzato non per la questione in se stessa ma per pura strumentalizzazione politica. E “giustamente” un giornale ne ha fatto da tramite. Leggendolo il servizio l’unica sorpresa e forse la vera notizia proviene dalle parole di Paolo Perazzoli che dice tra l’altro “…una consulenza retribuita con quattro spiccioli che nuoce alla sua storia e alla sua immagine“.