GROTTAMMARE – “Mi vanto di essere nato a Grottammare e sono uno degli ultimi che ce l’ha scritto sulla carta d’identià”: Alessandro Ciarrocchi ha cinquantadue anni, look vagamente gotico e chioma bianca, commercia materiale edìle e da trent’anni è un animatore del mondo associativo locale. “Sono un fondatore dell’associazione Lido degli aranci: abbiamo portato il cabaret in città. Faccio parte anche del gruppo che organizza le manifestazioni per carnevale e poi, da oltre dieci anni sono presidente della Corale Sisto V”.

Racconta Ciarrocchi che fare il presidente in contesti così piccoli significa non solo svolgere le immaginabili funzioni di rappresentanza, ma soprattutto darsi di fare, rimpolpare le varie sezioni del coro, tenere i conti e gestire la cassa dell’associazione, organizzare i concerti occupandosi della logistica ed effettuando gli opportuni sopralluoghi nelle destinazioni delle sortite. “Tutte le volte che ce n’è bisogno faccio anche le fotocopie degli spartiti, convoco gli strumentisti o i solisti. L’unica cosa che non faccio è cantare”.

Conversiamo nella sede della Corale Sisto V al paese alto di Grottammare da dove si apprezza un affaccio esclusivo illuminato dalla luna piena d’ottobre. “Questa è la nostra sala prove. Sono grato al Comune per avercela messa a disposizione”. Effettivamente c’è tutto, un emiciclo per sistemare le quattro voci miste del coro, soprani e contralti, tenori e bassi; la postazione centrale per il maestro e le tastiere per l’accompagnatore. “Oggi il gruppo consta di circa trentacinque elementi. Non si tratta di professionisti ma di appassionati che dedicano parte del loro tempo a cantare assieme. E con apprezzabili risultati grazie agli sforzi del direttore del nostro coro, il famoso Luigi Petrucci. Gli dobbiamo molto”.

Sulle pareti si notano le locandine dei concerti, una bacheca con tutte le targhe e i riconoscimenti ottenuti in oltre trent’anni di esibizioni e fotografie. “Mi diletto di grafica, fotografia e video. Tra l’altro conservo un archivio niente male di filmati del cabaret a Grottammare e delle esibizioni del coro. Sono anche autore di un documentario su Pericle Fazzini e ne ho in cantiere uno un po’ particolare su papa Sisto V”.

Alessandro Ciarrocchi si confessa molto devoto e innamorato della figura del papa grottammarese tanto da avere donato alla chiesa cittadina di san Pio V un busto, ad opera dello scultore Ubaldo Ferretti, raffigurante appunto Felice Peretti. “Il prossimo 10 dicembre festeggeremo a Roma la nascita di Sisto V andando a cantare nella cappella Colonna della chiesa di san Giovanni in Laterano. Sarà allo stesso tempo un onore e una grande emozione per noi”.

Ciarrocchi snocciola con orgoglio gli impegni venturi del coro tra i quali spiccano le celebrazioni per la Sacra perdonanza giubilare programmate per l’ultima settimana di giugno 2012. Di particolare rilevanza anche la partecipazione ad aprile del prossimo anno alla rassegna internazionale di musica sacra a Loreto. Il presidente tiene anche a ricordare i concerti del passato, alcuni dei quali memorabili “come quello a Ercolano dove riuscii ad organizzare un incontro con il nostro Andrea Concetti, notissimo baritono. Era il 2002 e Andrea era reduce dal successo del Don Giovanni di Mozart al teatro san Carlo di Napoli: cantò con noi come solista del brano La benedizione di san Francesco e fu indimenticabile. Come pure tutti quei divertenti aneddotti collezionati nel corso dei tanti anni di attività della corale che sono stati fermati nei componimenti poetici in vernacolo grottammarese da Mario Petrelli”.

Dalle calme parole di Alessandro Ciarrocchi traspaiono la dedizione e l’impegno per l’associazione. Uno spirito di sacrificio indispensabile soprattutto in momenti economicamente difficili come quelli che viviamo: “Purtroppo dall’anno scorso i fondi a noi destinati sono stati dimezzati, come peraltro quelli per le altre iniziative culturali. Questo incide molto sulle attività della corale anche in termini di completezza e adeguatezza degli allestimenti poiché ad esempio occorre risparmiare sulle spese per gli orchestrali e quando dobbiamo eseguire il Gloria di Vivaldi o I cieli immensi narrano di Marcello la differenza è notevole. Speriamo che in futuro si possa fare meglio”.