GROTTAMMARE – Cambio di vertice all’Amministrazione per l‘Opera Pia “Fondazione contessa Maddalena Pelagallo in Bulgarini”.

Dopo trentuno anni di presidenza don Giovanni Flammini lascia il posto ad un suo rappresentante, Roberto Carlini, mentre il sindaco di Grottammare, Luigi Merli cede il suo a due rappresentanti espressi dalla maggioranza, Giovanni Addazi e Gabriele Capriotti,  solo indicato, per ora, da una parte della minoranza (Pdl), Roberto Cappelli.

(Il gruppo di Grottammare Futura in una nota sostiene di non essere stato coinvolto nella scelta. Ad onor del vero Merli durante la conferenza questa cosa l’ha precisata anche se non ne ha specificato  i particolari. Tant’è che parla di rappresentante indicato e non espresso).

Polemiche a parte c’è da fare un plauso alla struttura che è  rivolta all’ospitalità degli anziani non autosufficienti che ricevono prestazioni di carattere sanitario e riabilitativo.

Ne è passato di tempo da quando Suor Francesca, la fondatrice,  si spese totalmente per edificar l’edificio. “Era un maresciallo- commenta il vescovo Gervasio Gestori– anch’io quando venivo a Grottammare dovevo ubbidirle.”

Una vera e propria forza della natura questa suora, pare che all’occasione si trasformasse in un ingegnere, un muratore, oltre che gestire personalmente gli anziani del centro insieme alle altre sorelle.

Proprio per questo le è stata dedicata una targa di ringraziamento e commemorazione proprio all’ingresso della Pelagallo.

Ora le cose sono un po’ cambiate. Il personale è quasi totalmente esterno e specializzato. Il medico responsabile sanitario, Piero Alesiani ha proposto all’Università di Ancona degli stage per gli studenti di Scienze Infermieristiche.

Sono stati spesi 3 milioni di euro dal 1999 al 2007 per portare la struttura all’efficienza di oggi: al primo piano 20 posti letto di residenza protetta per anziani; al secondo piano due nuclei, uno di altri 20 posti di residenza protetta e 8 posti letto di “Casa di Riposo” (per anziani che non hanno gravi patologie); Al terzo piano il nucle di 12 posti per i disabili; al piano terra tutti i servizi (sala pranzo, cucina, angolo bar).

Sia Merli che Don Giovanni hanno concordato nel ringraziare il personale della cooperativa La Picena e l’amministratore Giovanni Crusco per l’ottimo lavoro svolto.

Il vescovo Gestori ha poi sollevato una simpatica risata di tutti e un barlume di  rossore sul viso di Luigi Merli, quando ha concluso dicendo: “Ma questo sindaco fa i miracoli!”