SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’articolo che ho scritto ieri, con ironia e anzi auto-ironia, mi immaginavo torme di antiberlusconiani tristi nonostante il prossimo (e poi avvenuto, anche se solo per metà) addio di Silvio Berlusconi da Arcore. Vi era però un fondo di verità: il momento era così critico e nessuno, tranne qualche sprovveduto o fanatico, pensava che la dipartita di Berlusconi avrebbe risolto chissà quale situazioni (che poi vi siano grandi responsabilità politiche è fuor di ogni dubbio).
Tanti potevano essere gli scenari immaginabili però, ma quello che si è compiuto in questa giornata è certamente il peggiore ipotizzabile, anzi, non si sono sentite voci che l’avevano previsto a questo livello. I tassi sui titoli italiani hanno superato abbondantemente la soglia definitiva “limite” del 7%; lo spread dei titoli rispetto ai Bund tedeschi sembra crescere senza freni. Le cronache parlano di assenza di incrocio tra la domanda e l’offerta, con i grandi speculatori finanziari (che sono sostanzialmente la più grande banche internazionali). Se non ci fosse la Banca Centrale Europea, che acquista titoli italiani, la situazione sarebbe ancora più grave.
A livello politico, si parla di due opzioni: o un governo tecnico/istituzionale (a guida Mario Monti, per esempio) oppure elezioni a breve, brevissimo tempo (addirittura gennaio).
Ho però una impressione. L’aggravarsi della situazione finanziaria, che potrebbe aver toccato il punto di “non ritorno” – mentre l’Unione Europea non spingerà certo per soluzioni alternative – aprirà scenari che con la democrazia rappresentativa avranno ben poco a che fare (siamo già commissariati dal Fondo Monetario); forse una svolta autoritaria di qualche nuova forma anche rispetto ai tentativi compiuti negli ultimi anni, sempre compatibilmente con i tempi (ad esempio la libertà di internet). Oppure la rabbia popolare sfocerà in manifestazioni rabbiose e imprevedibili.
Una cosa, da parte mia, è sicura: mi rifiuterò di votare rappresentanti parlamentari che saranno presenti in liste bloccate non sottoposte ad una forma di selezione precedente limpida e trasparente.
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E’ da tempo che dico che la situazione è drammatica, e mi pare che l’apparato pubblico non se ne sia ancora (quasi) accorto, né a livello centrale, né a livello periferico. A SBT si parla di tassa di soggiorno, sono già state aumentate oltremodo le tasse sui rifiuti e il prezzo dell’acqua è indecente (nonostante non sia “privatizzata”). Se continuiamo a distruggere la ricchezza privata per salvare l’amministrazione pubblica, nemmeno il socialismo ci salverà: ci divoreremo l’uno con l’altro. Comunque vorrei sottolineare una questione, cruciale, che viene nascosta dai giornali, dai politici, da tutti, tranne Silvio. Il dramma che stiamo… Leggi il resto »
Mi auguro che qualcuno prenda in considerazione i tuoi consigli. Non sono un esperto di economia ma ad orecchio la tua analisi mi sembra troppo semplicistica. Anche perché, perdona la mia “ignoranza” non riesco a capire perchè una questione che definisci cruciale viene nascosta. O meglio, nascondendola, chi ci guadagna e chi ci perde?
Direttore, quanta sofferenza c’è al mondo per “questioni di principio”. Quante guerre sono state fatte per “questioni di principio”. Si dice in ambito finanziario: non tutti i Tedeschi credono in Dio, ma tutti i Tedeschi credono nella Bundesbank. Hanno un culto per i principi che hanno guidato la Bundesbank nel secolo scorso, e hanno permesso alla Germania di superare due Guerre Mondiali (perse) e la riunificazione dopo il crollo del muro. Dare la possibilità alla BCE di sterilizzare il debito, o garantire il debito, dei paesi membri farebbe venir meno i comportamenti “virtuosi”. Ovvero, se uno stato sa che il… Leggi il resto »
Chiedo aiuto a qualche economista per una valutazione delle soluzioni auspicate da Andrea, detto Gundam. Grazie
Direttore,
se ha ascoltato l’ultimo discorso del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, agli Italiani, beh, ha detto esattamente quello che ho scritto nei miei precedenti commenti.
E’ essenziale che la BCE si faccia prestatore di ultima istanza per i paesi membri, altrimenti una crisi come quella che stiamo vivendo può tornare in qualsiasi momento.
Modificando lo statuto della BCE, la pressione sui titoli di stato dei paesi membri cessa istantaneamente.
Non ne dubitavo e mentre in auto ascoltavo il messaggio di Berlusconi ho pensato a te e la mia riflessione è stata questa: Berlusconi la pensa come Gundam o viceversa. Da ignorante di economia però mi chiedo: se è così facile mi aspetto che Monti e i suoi ministri dicano subito che la colpa è tutta dell’Europa e della Bce… che non vuole stampare denaro in caso di necessità. Se non ho capito male.
Direttore, non è proprio corretto dire “è colpa della BCE”. La BCE al momento non può garantire i titoli degli stati membri perché il suo statuto lo impedisce. Sono i governi, i politici, che devono mettersi d’accordo e cambiare lo statuto della BCE. Se non si mettono d’accordo (la Merkel fa le maggiori resistenze), la situazione non migliorerà(almeno nel breve termine). Inoltre, esporsi e criticare questa situazione comporta uno scontro con i colleghi stranieri. Non credo che Monti voglia avere un battesimo del genere. Il Berlusca se n’è sempre fregato delle etichette, per questo lo ha subito detto chiaramente (ed… Leggi il resto »
Secondo te l’operato della Merkel è a favore della Germania e di altri nazioni o è solo contro altre nazioni, tipo l’Italia e perché si comporta così? Se tu fossi tedesco saresti contento di un presidente come la Merkel? E ancora: quando si è accorta l’Italia dello statuto? Perché ci sarebbero scontri con i colleghi stranieri? Magari sarebbe utile, oltre a provare a risanare il nostro bilancio, un bell’esame di coscienza?
Direttore, come ho già scritto sopra, c’è un contrasto tra principi. Da una parte ci sono i paesi europei virtuosi, come la Germania, che hanno un basso debito pubblico e tassi di crescita “elevati”, dall’altra i paesi indolenti, che hanno un alto debito pubblico e bassi tassi di crescita. Alla base di questa dicotomia sta anche un diverso atteggiamento che le rispettive Banche Centrali hanno avuto nei decenni passati. La Bundesbank proteggeva un Marco forte, la Banca d’Italia svalutava la Lira, abbattendo in tal modo il debito pubblico italiano. In definitiva, lo statuto della BCE non era un mistero per… Leggi il resto »
Grazie
“statuto demenziale” ?!.
Non so con quale autorita’ si permette di scrivere quello che posso leggere qua sopra, ci di almeno delle fonti attendibili, un paio di working paper, qualcosa da cui prendere spunto. Io ho sempre letto esattamente il contrario di quello che dice lei.
E non mi faccia l’esempio del Giapponecrescitazerodatrentanni, che tutto e’, meno che uno stato virtuoso in termini di economia politica
http://www.stat.go.jp/english/data/handbook/c03cont.htm
Il suo commento, per quanto mi riguarda, e’ completamente inattendibile.
Beh,
ci credo che lo considera inattendibile, non ha capito nulla di quello che ho scritto!
Mi dica dove ho scritto che è virtuoso il Giappone. Dove l’ho scritto? Ho scritto che il Giappone ha un debito pubblico superiore al 200% del PIL, ma controlli a quali tassi il governo Giapponese si rifinanzia…controlli, controlli. Tenga conto che noi ci dobbiamo rifinanziare al 7.5% ormai.
Guardi,
evidentemente non si occupa di economia, perché di paper, pubblicazioni, articoli sui problemi connessi alla perdita della sovranità monetaria ce ne sono a migliaia…sono il mio pane quotidiano.
Caro Prof. Luratto,
le giro un articolo (di un giornale, così è più comprensibile, anche se in inglese), ma basta che inserisca in google “ECB crisis debt monetization” e trova un’infinità di discussioni, articoli, interventi sulla questione.
http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/ambroseevans_pritchard/8689824/European-Central-Bank-must-go-nuclear-to-save-Europe.html
Non sono un professore, ma so di cosa stiamo parlando. Se non sono il mio pane quotidiano, lo considero un buon contorno. Il mio post si riferisce al suo primo commento, che ha tardato a moderare con il secondo, dove spiega un po’ meglio quello che vuole intendere. Nonostante la clarificazione non sono comunque d’accordo sulla sua opinione. La sterilizzazione della moneta che auspica, non cancella la crisi, ma la nasconde. Non e’ una soluzione, ma un pagliativo. Buono solamente se nel breve termine si adottano misure per la crescita, altrimenti si fa la fine del giappone sopracitato che, oltre… Leggi il resto »
Provo ad interpretare quello che dice Gundam contestualizzando storicamente il tutto. Le politiche monetarie della Germania Ovest sono sempre state influenzate dall’esperienza della Repubblica di Weimer dove per comprare un pacchetto di sigarette serviva una carriola di banconote. Pertanto la politica monetaria tedesca ha sempre posta molta attenzione all’andamento dell’inflazione cercando di tenerla il più bassa possibile; ricordo l’entusiasmo ed il compiacimento dei tedeschi per “l’euro forte” nei confronti del dollaro quando viaggiano in USA! Invece l’Italia ha avuto politiche monetarie molto differente più orientate alla svalutazione competitiva della lira. In Europa la Germania ha saputo imporre meglio la sua… Leggi il resto »
Concordo con Gundam che la BCE non sta facendo bene il suo dovere. Io ci vedo addirittura dei comportamenti poco edificanti, perché si tenta di far passare delle misure fortemente restrittive su pensioni, licenziamenti, stipendi, che nulla hanno a che fare con l’attuale crisi, e che si ripercuoterebbero nell’economia reale a danno dei soliti bastonati. A vantaggio di chi? Dei poteri forti che guidano l’economia mondiale e in particolar modo la finanza e la speculazione. La valutazione dei BTP decennali sui mercati nelle fasi successive alla prima emissione, non ha nessuna rilevanza per le casse dello stato se non per… Leggi il resto »
La crisi scompare se l’Italia rinizia a crescere, un paese che nel decennio dopo il 2000 ha avuto un trend di crescita penultimo al mondo ( solo Haiti ha fatto peggio di noi), la crescita è la garanzia non le banche, perche la Germania non sta fallendo ? Parli del Giappone, lì il debito è interamente nelle mani dei risparmiatori giapponesi, noi invece dobbiamo dire grazie a Tremonti che ”ha tenuto i conti apposto” andando in giro a vendere il nostro debito a tutti. Abbiamo vissuto sopra le nostre possibilita spendendo piu di quello che guadagnavamo mentre gli altri facevano… Leggi il resto »
A parte il fatto che a vendere il nostro debito pubblico all’estero sono stati Prodi e Andreatta, ma qui bisogna fare attenzione a quello che si scrive, altrimenti la discussione scende di livello e diventa simile alle grida che si sentono a Ballarò o nei programmi di Santoro. Nessuno dice che la “colpa” è della BCE, la responsabilità delle finanze pubbliche è sempre dei singoli stati, ma “ciclicamente” in economia compaiono delle crisi. E, attenzione, le crisi ci potrebbero essere anche se torniamo al baratto, quindi annientiamo la moneta. Basterebbe un cattivo raccolto per far morire di fame intere popolazioni… Leggi il resto »
Sul Giappone hai ragione ho sbagliato a scrivere, ho dimenticato il ”quasi”. Per il resto non capisco, parli di crisi cicliche ed è vero, ma secondo me confondi o fai finta di mischiare le carte, tra la crisi finanziaria che ci trasciniamo dal 2008 con il ”problema Italia” ( o il problema Grecia). Come ti ripeto non mi pare che a Berlino o a Parigi siano andati i commissari a controllare l’operato del governo. Ancora la colpa al povero Prodi ? quando lascio a Maggio 2008 lo spread era a 37 punti e il debito pubblico a 1600 miliardi. Oggi… Leggi il resto »
Uff…ma allora qui non ci capiamo per niente. Perché parti per la tangente e mi metti in bocca parole che non ho detto? Ho scritto che Prodi e Andreatta hanno venduto il nostro debito pubblico agli stranieri, è un dato di fatto, ed è un dato di fatto che quando i soldi li devi ad uno sconosciuto, invece che a tuo padre, le cose cambiano. Non ho detto che siamo più virtuosi della Germania, ma qui stiamo vivendo un momento drammatico. Se i tassi per l’Italia continuano ad aumentare il default è inevitabile, perché i tassi diventano d’usura. Gli interessi… Leggi il resto »
La crisi “scompare” e l’Italia rinizia a crescere se si combattessero con delle leggi SEVERE queste due voci: Evasione fiscale (120 mld di euro annui dato della corte dei conti) e corruzzione (90 mld all’anno, stessa fonte). Galera certa 5 anni in su per un’evasione o frode da 10.000 euro in su.
non basterebbero ne carceri ne tribunali
Gundam, se è “addio all’italia”, è grazie al nostro bravo Berlusconi, che è stato talmente bravo che più bravo non si può! E la colpa è anche di quelli che l’hanno sostenuto, i suoi compagni di lavoro, quelli che invece di dire ma quanto siamo bravi tutti gli altri non sono nessuno, avrebbero, invece di difenderlo, fargli ALMENO fatto capire, che lui poteva andare tutti i giorni ad Arcore a fare festini e compagnia bella, ma doveva anche interessarsi di NOI italiani e di portare avanti il programma, che ci ha fatto vedere e detto per essere votato. Mo stiamo… Leggi il resto »
La colpa è di tutti. Sia di coloro che hanno votato QUESTI POLITICI sia di maggioranza che di opposizione, sia di coloro che non hanno votato, lavandosene le mani come Ponzio Pilato. E’ il sistema dei Partiti che ha fallito. Lo vediamo anche nel piccolo del nostro Comune: il patto elettorale che viene continuamente disatteso, con mille scuse e giustificazioni. Incompetenti loro e incompetenti noi che li votiamo. B. ha colpe immense, ma anche l’opposizione ne ha a vagonate. Quanto tempo si è perso dietro ai vari problemi personali di B. senza mai fai proposte concrete per le riforme di… Leggi il resto »
come darti torto?
La colpa è di tutti sicuramente, ma ancor di più di quelli che gli italiani aveva dato la loro fiducia per amministrare la nazione, avevano un compito che non hanno adempiuto. La vita personale di B. sarebbe stata una risata ( tranne le minorenni ) se lui fosse stato un grande presidente per il suo popolo. Perchè ha pensato escusivamente ai suoi interessi vedi processo breve, prescrizione breve, rientro dei capitali dall’estero ecc…ec..dimenticandosi completamente dei problemi degli italiani e delle imprese, non dimentichiamoci, che il livello della tassazione in Italia, sotto il governo B. è salita al traguardo record del… Leggi il resto »
Quanto hai ragione alessio80! Quest’uomo ci ha messo sul lastrico e nessuno del pdl o dei suoi alleati è stato capace di fargli capire o meglio dirgli, che sfacelo stava seminando. Lo hanno lasciato distruggere anche il poco che avevamo e non bastando pur di non cadere a capofitto lo hanno lasciato fare. Ora a cosa pensano? A mettere un uomo, non è importante se sia capace o no, ma che non li lasci annegare completamente, che li ripeschi e li lasci continuare magari a rovinarci ancora di più, questi sono chi negli ultimi anni ci ha portati al punto… Leggi il resto »
Secondo me sono gli italiani che si sono messi sul lastrico da soli. Negli anni ’80 ci si preoccupava di fare debito ma non della sua sostenibilità (ci sarebbe stato sempre tempo per svalutare la lira o stampare un po’ di cartamoneta) e di chi in futuro l’avrebbe rimborsato. Il meccanismo stesso di pagare le scadenze del debito pubblico attraverso l’emissione di debito pubblico è un meccanismo perverso, alla fine chi dovrà pagare la pagherà molto cara… La scelta di Mario Monti è la scelta di affidarsi al governo di Goldman Sachs, di affidarsi alla politiche delle svendite di stato… Leggi il resto »
Ssssht! MILANO (MF-DJ)–Sui mercati si e’ diffusa la voce che sia stata Goldman Sachs a innescare l’ondata di vendite di Btp, poi seguita dagli hedge fund e dalle altre banche d’oltreoceano. Lo si legge in un articolo di MF che spiega che neppure l’ombrellino della Bce, con l’acquisto di titoli di Stato italiani, e’ servito. Goldman Sachs ha dato il via a un vecchio giochetto: con opportune vendite si schiacciano i prezzi dei Btp il piu’ possibile per poi, un attimo prima del superamento della crisi (le dimissioni effettive di Berlusconi), farne incetta a prezzi da saldo. L’intervento di Napolitano… Leggi il resto »
La cosa naturalmente fa inca77are, come scrivi tu. E io dico: ma chi l’ha detto che lo strapotere finanziario dei grandi gruppi non debba essere regolato? E inoltre: perché se ci spacchiamo la schiena col lavoro a tutte le ore, abbiamo tassazioni del 30-40%, se rischiamo capitale nostro per “produrre” del 30-40, mentre se lucriamo sulle inefficienze di autoregolamentazione dei mercati finanziari non siamo capaci di introdurre nemmeno una tobin tax leggera leggera?
Ma ti pare che il mondo della finanza non sia regolamentato? Ci sono una infinità di regole e un numero di autorità nazionali ed internazionali che vigilano sui mercati, sui capitali e sui bilanci. Ti pare che non siano tassate quelle attività? Quando aquisti qualsiasi cosa sul mercato, devi pagare delle commissioni a colui che ti fa entrare nel mercato (broker). Il broker a sua volta paga le tasse sui suoi profitti. Ma le tasse le paghi anche tu se i tuoi investimenti fanno dei profitti. ‘Sta cosa della tobin tax è solo ideologica e sciocca. Le tasse e commissioni… Leggi il resto »
Dimmi quanto si paga per spostare i capitali da uno Stato all’altro capitali immensi in mezz’ora e guadagnare in borsa (o anche perdere, certo).
Dimmi invece quanto paghi se lavori 8 ore al giorno, se sei un dipendente, e magari 10-12 se sei un autonomo.
Caro Pier, se devo seguire il tuo ragionamento, allora bisogna tornare ai dazi e alle barriere alla libera circolazione dei capitali, delle merci e del lavoro. Ti chiedi perché sui profitti finanziari si pagano tasse più basse? In maniera molto semplice, elementare e quindi “approssimata”, posso dirti che per fare profitti finanziari qualcuno deve aver risparmiato. Il risparmio è quanto rimane dai redditi di lavoro, già tassati, ed utilizzati per le spese di consumo. Quindi il risparmio origina da una ricchezza già tassata. Per semplicità assumiamo che il risparmio possa essere investito in azioni o obbligazioni. In una situazione di… Leggi il resto »
Ci sarebbe da discutere se queste forme “becere” di speculazione finanziaria internazionale vadano tollerate o combattute: per me la collocazione dei titoli di stato dovrebbe avvenire solo su un mercato protetto in cui sono bandite le operazioni allo scoperto. Comunque lunedì Monti avrà l’incarico di formare il nuovo esecutivo, e ci sarà subito una forte discesa dello spread; nei giorni successivi ribasserà ulteriormente se verranno presi dei provvedimenti volti alla riduzione del debito pubblico. Occorrerà evitare a tutti i costi la temuta macelleria sociale, fatta di abbattimento dei servizi e compressione dei diritti dei lavoratori. I soliti noti che hanno… Leggi il resto »
Faccio una riflessione: per uno stato che non ha la necessità di fare leva finanziaria per migliorare il ROE e fatte salve le situazioni per il bilanciamento dei flussi di cassa per gli investimenti produttivi (cioè con un ritorno economico positivo) che senso ha fare debito? Se non si hanno i soldi e non si hanno previsioni certe di crescita futura il debito non ha senso tranne che un significato prettamente politico per far bella figura alle elezioni e coltivare le proprie clientele. D’altronde basta vedere cosa ci succede nella vita di tutti i giorni: avete mai visto una banca… Leggi il resto »
E’ vero che il debito va ridotto, anche perché è sempre stato mal utilizzato negli ultimi 30 anni.
Contesto però che si debba assistere impotenti da una speculazione finanziaria selvaggia, che come ha confermato Gundam sta giocando allo scoperto scommettendo sull’aggravamento dei problemi dell’Italia, non perché teme realmente il default (non siamo la Grecia), ma perché si aspetta di guadagnarci col cambio di governo.
Di sicuro si potrebbe regolare diversamente il mercato per scongiurare questo tipo di eventi.
Al di là delle vendite allo scoperto vogliamo discutere della speculazione su CDS?
Il problema è che la politica neanche sa di cosa stiamo parlando, ma secondo voi una Rosy Bindi o una Carlucci della situazione hanno minimamente concezione di cosa c’è in ballo? Torniamo al punto di partenza….. C’ha da fare chi ha scelta questa classe dirigente, ovvero noi!
Possiamo parlare quanto ci pare, dare la colpa a Berlusconi, all’opposizione, a Prodi o ai governi degli anni ’80, ma non servirà a niente. Personalmente credo che l’economia italiana non sia alla frutta come potrebbe sembrare dai vari commenti che i nostri fenomeni politici snocciolano in TV (a proposito: avete sentito alle Iene le castronerie di molti di loro che non sanno neanche cosa sia il deficit o lo spred o l’inflazione?), però purtroppo l’enorme debito pubblico, che siamo abituati a non pagare se non firmando nuove cambiali ormai a tasso di strozzinaggio, ci espone a non poter rispettare parametri… Leggi il resto »
Posso anche essere d’accordo (anche se non lo sono) sul fare “sacrifici da parte di tutti indistintamente, anche se spero in maniera proporzionale alle effettive possibilità“, senza che chi li ha fatti i debiti paghi qualche pegno (per esempio con le dimissioni in massa dalla politica visto che sono stati loro, i politici, a crearlo) seppur senza mettere la mano in tasca come dovrebbe fare una persona qualsiasi per non fallire. Qui loro hanno portato l’Italia al fallimento e il cittadino paga. Ma il punto per cui sono intervenuto non è proprio questo ma un altro: se veramente con i… Leggi il resto »
E’ chiaro che quando parlo di sacrifici proporzionali alle possibilità di tutti per la parte politica mi auspico un forte contributo, nel taglio del numero dei parlamentari e delle prebende dei rimanenti. Capisco che sarebbe illusorio credere che vadano a casa una volta per tutte tutti gli attori del teatrino della politica degli utimi 15 anni. D’altra parte i debiti sono stati fatti non a loro esclusivo vantaggio, altrimenti con 1900 miliardi di euro sarebbero tutti Paperoni. Magari per coltivare l’orto delle varie categorie e corporazioni che garantiscono loro i rispettivi voti si è speso denaro pubblico come fosse manna… Leggi il resto »
Esattissimo. Con un “piccolo” problema: chi dovrebbe “in futuro di vigilare sui bilanci e gli sperperi…“? Non il singolo cittadino, credo, ma gli organi di informazione e la politica nel loro vero senso delle rispettive parole. Noi stiamo iniziando a farlo ma quanti altri lo faranno? Quasi nessuno. Per il semplice fatto che l’informazione è in mano alla politica (tipo quella “mangereccia” degli ultimi 40 anni) e alle lobby (costruttori, grandi capitalisti, industriali ecc.) per cui se non si rompe questa commistione il povero cittadino, isolato da tutto, si accorgerà delle malefatte quando è ormai troppo tardi, oggi per il… Leggi il resto »
Direttore… la stampa fa parte di quei soggetti di cui sopra che chiedono e ottengono finanziamenti per poi, di conseguenza, darci informazioni addomesticate dalle diverse fazioni politiche, contribuendo a confondere ulteriormente le idee alla gente. Cosa ci vogliamo aspettare da loro?
Esiste la rete, ed un movimento che si è sviluppato grazie ad essa. Sono i grillini.
Non si rida e non lo si sottovaluti. Lo stesso si faceva con la Lega vent’anni fa, ma poi è diventato partito di governo.
Grazie per la conferma alle indicazioni contenute nella mia replica precedente. Io non sottovaluto i grillini, anzi ma non vedo ancora nessuno tra loro, a torto o a ragione, determinato come Bossi. I problemi come vedi li conosciamo tutti ma solo in pochi hanno interesse o si spendono per provare a risolverli. Immagino che a noi (on line o su carta) ci tiri fuori da quei “soggetti”.
Su BCE, Euro e vantaggio per i tedeschi concordo ( non me lo sarei aspettato ) con Gundam e Alessandro84. E non sono certo liberista et similia. Un’ altra cosa paradossale è come oggi sia il mondo che gira intorno al pd a difendere ed essere succube a queste impostazioni europee a cui ovviamente anche l’ elettorato si è convertito, anche questo è ” indirettamente” un prodotto del berlusconismo ( che ha fatto comodo al centrosinistra ). Quando Alessandro dice “Che lo statuto BCE sia stato prevalentemente indirizzato dalla Bundesbank non è una novità, ovviamente questo si traduce in un… Leggi il resto »
Sulla coscienza dei popoli posso dirti che molti governi europei hanno rimesso le scelte in mano al popolo con dei referendum e la popolazione si è sempre dimostrata contro la UE, in Italia è un caso a parte perchè tanto in UE non contiamo niente, e non riusciamo nemmeno a prendere i fondi a noi destinati….
@... Gundam: anche l’Iva, conosciuta fin dal tempo dei Romani, è una forma di imposizione fiscale che arriva dopo che le persone fisiche e giuridiche sono state tassate. Adesso è al 21%. Ad ogni modo il tuo ragionamento non farebbe una grinza nel caso di piccoli capitali risparmiati da piccoli risparmiatori (un po’ come si è ragionato sull’Ici sulla prima casa). Qui stiamo parlando di capitali di proporzioni gigantesche che nessuno stato ha la forza di contrastare. Occorre studiare tutti gli strumenti che evitino questo strapotere che non ha nulla di “liberale”, né tanto meno democratico (la Grecia non può… Leggi il resto »
Pier,
credo che tu stia facendo confusione con vari argomenti.
I capitali che si spostano da un paese all’altro spesso sono costituiti dai risparmi di migliaia di piccoli investitori (hedge fund, fondi pensione, fondi tradizionali…).
Che fine avrebbe questa Tobin Tax? Non capisco a cosa serva, se non per rendere ancora più ricchi quei paesi dove i capitali si muovono in maniera vorticosa (e che quindi sono già ricchi).
La Tobin Tax è penalizzante per i paesi già in difficoltà, perché blocca i capitali.
Che fine ha secondo te? Io non la capisco.
Conosco la questione Tobin da un decennio. James Tobin fu premiato da un Nobel per la sua idea, anche se poi prese le distanze dal movimento No global che predicava l’introduzione della Tobin tax più come strumento fiscale che come strumento di regolamentazione dei mercati. Si definiva un economista liberale (‘sti giorni è citato perché fu quasi un maestro di Monti quando questi andò negli Usa), qui puoi leggere qualcosa http://it.wikipedia.org/wiki/Tobin_tax Riguardo al suo uso, Francia e Germania sono guidati da governi di centrodestra e sembrano propensi ad una sua pur graduale introduzione e anche Obama di recente ha ceduto… Leggi il resto »
Pier, ripeto, non hai ben chiara la questione, dovresti studiarla meglio su testi un po’ diversi. Intanto Tobin non vinse il Nobel per quella tassa, ma per studi molto più generali sulla gestione del rischio e sulle relazioni tra economia finanziaria ed economia reale. La tassa era una virgola nel suo lavoro da economista. Il fatto che sia stata brandita come una bandiera dai politici attuali dovrebbe farti venire qualche dubbio sulla sua validità. Dal punto di vista teorico quella tassa non potrà mai svolgere una funzione stabilizzatrice se non verrà accettata da tutti i mercati mondiali. Inoltre, per quanto… Leggi il resto »
Invece è una tassa che potrebbe frenare o diminuire le speculazioni finanziarie di grande livello del genere vendo/compro/vendo/compro/vendo ecc ecc ecc, perché in questo caso, fosse anche lo 0,1% (qualcuno propone anche meno) si paga 0,1+0,1+0,1… ecc. e in caso di grandi speculatori si arriva a somme considerevoli specie se queste operazioni avvengono nell’arco di pochissimo tempo. Invece in caso di compravendite una tantum e non schizofreniche (quelle che ipotizziamo guidato dall’andamento dell’economia reale), l’impatto è talmente basso da non incidere. Ad ogni modo se Obama, Sarkò e Merkel non barano, presto dovremmo vedere una sua applicazione su scala mondiale… Leggi il resto »
Guarda che a me non interessa nulla se una cosa è proposta dalla dx o dalla sx. Io ragiono con la mia testa. Quello che è del tutto sbagliato ed isterico è l’atteggiamento che la politica (dx+sx) ha nei confronti della libera circolazione dei capitali. Fino a poco tempo fa erano tutti favorevoli. Ora che c’è una crisi di fiducia, cercano di mettere nuovi ostacoli. Quel tuo criticato vendo/compro/vendo/compro è importantissimo per i mercati. Danno volumi e danno liquidità. Se non ci fossero, e tu volessi disinvestire o investire, saresti costretto ad adeguarti a prezzi molto più penalizzanti. Aumenterebbe quello… Leggi il resto »
Tanto per farti un esempio pratico.
Con circa la metà del nostro debito pubblico nelle mani degli stranieri, in una situzione come quella di mercoledì scorso, avremmo già dichiarato il default.
La pressione sulle vendite era inarrestabile, quindi a prescindere dall’esistenza di una Tobin Tax, i disinvestimenti ci sarebbero stati comunque.
Dal lato degli acquisti, invece, oltre al rischio connesso ai titoli pubblici italiani, l’investitore avrebbe dovuto pagare un’ulteriore tassa…quindi ne sarebbe stato scoraggiato e lo spread si sarebbe allargato ulteriormente (meno domanda).
Quindi Pier,
fa’ molta attenzione, quella tassa è distorsiva nei periodi di crisi.
La TT è stata pensata proprio per non essere distorsiva. Non è infatti una tassa del 5 o 10%, che sì bloccherebbe il funzionamento dei mercati. Nessuno eviterebbe di vendere nel caso di dover pagare lo 0,1% (quindi 1 euro su una transazione di mille euro: una “tassa di soggiorno” finanziaria più che leggera! e addirittura c’è chi propone lo 0,05%, quindi quasi invisibile), o di comprare. Le cose resterebbero tali e quali. Gli unici a rimetterci un poco sono gli speculatori, come hai citato nel commento sulla Goldman Sachs, che magari operano al rialzo o al ribasso con sistema… Leggi il resto »
Per il solo fatto di voler bloccare l’ingresso ai mercati a quanti forniscono liquidità giornaliera al mercato (con il loro compra/vendi/compra/vendi) quella tassa crea inefficienza (appunto il bid/ask spread che aumenta).
Dall’inefficienza alla distorsione il passo è breve.
Qui parliamo di situazioni di crisi…come ho detto all’inizio, neanche i nostri euro-burocrati pensavano che l’Euro potesse entrare in crisi così presto.
Ti ho detto come la penso. Sei libero di pensarla come ti pare e di rifati alle parole di tanta gente che pontifica e non ha idea di come funzioni davvero il mondo (o persegue altri fini).
Meno male.
“…Sei libero di pensarla come ti pare e di rifarti alle parole di tanta gente che pontifica e non ha idea di come funzioni davvero il mondo (o persegue altri fini)”
Io, ogni sera, quando vado a dormire, ringrazio sempre Dio per averci dato gundam che ci spiega con santa pazienza come vanno veramente le cose del mondo.
Beh,
almeno Gundam ti spiega perché le cose vanno in un certo modo.
In TV e sui giornali pubblicano solo sentenze prive di motivazioni.
Da anni cito i lavori di Ida Magli su questo giornale. Va’ a rileggere quello che questa fantastica donna scriveva 10 anni fa…è accaduto esattamente quello che aveva previsto (cfr. “Contro l’Europa”, Bompiani, prima edizione 1997).
Io gli insulti me li prendo, anche con un sorriso, ma ogni tanto riflettere seriamente sulle mie parole non sarebbe male.
Grazie per la stima =)
Attento, parli come Scilipoti, in terza persona eh eh eh :D
Ma perchè devi criticare la persona? Critica i contenuti che propone, contestalo nel merito della questione come hanno fatto altri commentatori, altrimenti mi spieghi in che modo contribuisci al dibattito?
Se credi che Gundam abbia detto stupidagini quale opportunità migliore di controbattere che postare un ricco commento?
Altrimenti si continua a cadere nell’errore di un’opposizione povera di contenuti che non ha altra arma che attaccare le singole persone.
Forse è proprio questo uno dei fallimenti del ’68….
caro amico mio (mi rivolgo a Alessandro), tu hai tanti pregi, come gundam, ma a te forse più che a lui, manca del tutto il senso dello humour e la capacità di leggere fra le righe. Io mi guardo bene dall’entrare in argomenti economico-finanziari perchè ne ho solo minime e dilettantesche competenze. Vedo che devo spiegarti tutto (adesso parlo come gundam): io non posso controbbattere su quel piano. Ho solo assistito al suo dialogo con Flammini e fatto presente – penso in modo leggero e non insultante – che, come sempre, gundam mette un qualcosa di troppo e inutile nelle… Leggi il resto »
Comunque se questa Tobin Tax incide per l’1 per mille o peggio ancora per lo 0,5 per mille non vedo cosa possa contrastare…
Meglio affidarci alla riduzione di questo benedetto debito pubblico…