ANCONA – E’ sempre più emergenza punteruolo rosso ed i Verdi hanno deciso di muoversi concretamente presentando in Regione un emendamento al bilancio per aumentare i fondi per lo studio e la prevenzione del coleottero killer delle palme.
“L’assise regionale – afferma l’assessore all’Ambiente, Paolo Canducci – inizierà a discutere il bilancio 2012 tra crisi, mancati trasferimenti di fondi da parte dello Stato e una fase di perdurante difficoltà finanziaria. Ma ci sono priorità e responsabilità alle quali non ci si può esimere. La zona sud delle Marche, la cosiddetta ‘Riviera delle Palme’, ha avuto un ‘attacco’ del piccolo ma micidiale animaletto rosso che ha completamente falcidiato i rispettivi lungomari. I tre Comuni si sono attivati con fondi propri già da molto tempo e solo recentemente è arrivato il piccolo contributo della Regione utile ad iniziare lo studio del punteruolo rosso; ma ciò non basta”.
Il messaggio a questo punto è chiaro e diretto: “Dobbiamo cercare di risolvere questo annoso problema che rischia di eliminare nel sud delle Marche questa grande ed invidiata ricchezza naturale – conclude Canducci – e chiaramente si confida nel sostegno di questa battaglia da parte della maggioranza e in particolare dei consiglieri e degli assessori regionali della provincia di Ascoli Piceno”.
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Credo sia ora di prendere coscienza che questa lotta non può essere vinta. Costa troppo e non ci sono ancora prodotti in grado di annientare definitivamente quel coleottero. E’ tempo di sostituire le palme danneggiate con qualche altra specie, immune all’attacco del punteruolo e di altri parassiti. Credo ci si possa attivare con i vivaisti per acquistare nuove palme, piccole quindi meno costose, da far crescere in campagna nei prossimi anni in modo da sostituire gradualmente quelle attaccate. Il punteruolo sta distruggendo un patrimonio accumulato in decine d’anni, una strategia per ripristinarlo non può che essere di lungo respiro. Spendere… Leggi il resto »
Prevenzione? Ma questa è la natura che fa il suo corso! E’ come chiedere alle api di non posarsi sui un fiore… puoi anche chiederglielo, ma per farlo prima dovremmo prima imparare a parlare la loro lingua, ma a quanto sembra siamo un branco di analfabeti e non certo di poliglotti. (Riego Gambini)
Forse è stato un po’ azzardato palmizzare eccessivamente la nostra città.
Quei bei pioppi dal Pescatore fino all’Albula facevano un’ombra eccezionale: erano malati per essere stati tagliati e sostituiti con le palme?
Quante altre piante sono state tagliate per essere sostituite con le palme? Erano in cattiva salute? Dovevano essere per forza sostituite con le palme? Altre piante? La biodiversità?
Ricordo anche la “battaglia” in via Luigi Dari per impedire il taglio delle piante.