SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prosegue la campagna informativa del Movimento 5 Stelle sambenedettese sulla centrale di stoccaggio del gas nella zona Agraria. Nel pomeriggio di sabato 17 la discussione in merito al progetto della Gas Plus si è spostata nella sala Don Marino della Parrocchia Cristo Re.
E per la prima volta si è espresso pubblicamente, al termine, Giuseppe Cappelli, presidente della Commissione insediata dal Comune. Il quale ha voluto sia sottolineare gli aspetti problematici ma anche evitare alcune esagerazioni precedentemente citate: “Accostare la centrale di stoccaggio del gas alle raffinerie di Falconara o Gela è illogico – ha spiegato Cappelli in risposta al precedente intervento di Corrado Canafoglia – Tuttavia dobbiamo stare attenti: l’intento della Commissione è quello di dare informazione, non di essere a priori a favore o contro” ha detto nel finale spiegando “che dobbiamo avere una visione strategica del sistema energetico anche a livello nazionale e non solo nelle Marche, perché facciamo parte di una comunità nazionale”. Riguardo le criticità, Cappelli ha aggiunto che “ci sono, soprattutto in fase di perforazione dei pozzi, mentre durante l’esercizio si tratta di un impatto meno forte. Bisognerà anche conoscere al meglio qual è esattamente la superficie del reservoir di gas metano che verrà utilizzata e capire, come ha spiegato il collega geologo Serafino Angelini, se il ciclo di immissione ed estrazione del gas può provocare delle fratture nelle faglie del sottosuolo” (Angelini ha spiegato che le informazioni precise circa la composizione della faglia le ha soltanto Gas Plus).
Come di consueto, il numeroso pubblico ha avuto modo di approfondire le caratteristiche e i potenziali effetti che, secondo il parere dei diversi esperti, da questo impianto potrebbero scaturire. Canafoglia ha sottolineato come la realizzazione di una centrale del genere possa determinare una svalutazione degli immobili e un impatto negativo per il turismo.
“Chi investirebbe in quella zona? – dichiara l’avvocato Canafoglia – è difficile che un impianto del genere si coniughi con la vocazione turistica tipica di San Benedetto. Se voi non volete questa centrale di stoccaggio è molto semplice, unitevi e insieme ribadite a voce alta agli amministratori che un progetto del genere non può che essere dannoso. Fra l’altro – aggiunge Canafoglia – posso riportare l’esempio di Falconara dove da quando hanno costruito la raffineria, è venuto a mancare il turismo che tra gli anni ’20 e ’30 rappresentava uno dei capisaldi dell’economia di quel territorio”.
Ma non è solo l’aspetto turistico ad esser stato preso in considerazione. Durante l’incontro, il medico Giovanni Vantaggi dell’associazione Medici per l’Ambiente Isde Italia, ha rimarcato l’impatto negativo sull’ambientale in un’area già fortemente penalizzata per via della zona industriale e del notevole traffico della superstrada Ascoli-Mare. “Con la centrale di stoccaggio del gas – dichiara Vantaggi – nessun filtro riuscirebbe a contenere il particolato che si sprigionerebbe dalla combustione. E non è una novità che l’inquinamento da polveri sottili rappresenta una delle principali cause che determinano i tumori”.
I cittadini però, avranno ancora un’occasione per discutere della centrale di stoccaggio del gas. Venerdì 23 dicembre, è in programma un incontro in Comune tra i tecnici della Gas Plus e la commissione tecnica sul deposito del gas presieduta da Giuseppe Cappelli. La società francese infatti, si è detta disponibile a un colloquio a cui prenderanno parte anche le associazioni ambientaliste e i comitati di quartiere.
“C’è un alto livello di discussione riguardo all’impianto di stoccaggio – dichiara Cappelli – per questo invito tutti a partecipare all’incontro con la Gas Plus per rappresentare con forza le diverse criticità della centrale. I rischi ci sono e fra quelli affrontanti nel corso di quest’incontro, aggiungo quello delle esondazioni del fiume Tronto senza contare poi i pericoli delle perforazioni e del ciclo di immissione il quale potrebbe riattivare le faglie”.
Al termine dell’incontro, il geologo Serafino Angelini, l’esponente del Movimento 5 Stelle Peppe Giorgini e il presidente del quartiere Agraria Andrea Traini, hanno ribadito la loro preoccupazione riguardo a questo progetto, spiegando: “Sono tante le problematiche riguardo a questo impianto. Siamo venuti a conoscenza di un documento nel quale è riportato che per la Gas Plus, San Benedetto è una zona altamente strategica per la centrale di stoccaggio perché nelle immediate vicinanze si stanno preparando interventi per una eventuale trivellazione al fine dell’estrazione di metano dal sottosuolo, sia in Abruzzo che nelle Marche”.
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Il 23 di dicembre… Joyeux Noël et bonne année (Riego Gambini)
Il signor Cappelli può minimizzare quanto vuole. L’importante è che qualora la commissione approvasse, contro ogni logica (secondo il mio parere), la realizzzione dell’impianto deve firmare un documento, insieme a tutti i partecipanti alla commissione favorevoli, in cui definiscono l’impianto privo di ogni pericolo e si assumono la responsabilità civile e penale di eventuali conseguenze.
Precisazione…l’avvocato Canafoglia ha paragonato San Benedetto a Falconara in termini di impatto, che inpianti industriali pericolosi,come quello di Falconara e SBT,possano avere sul turismo…… e ha precisato che Falconara ha perso la vocazione turistica che aveva ,dopo che è stato costruito l’impianto; non ha fatto nessun paragone trà i due impianti.Quindi credo che le osservazione del signor Cappelli sia senza senso logico e rimane solo una interpretazione personale.Comunque chi vuole può rivedersi il video.
Cosa saggia incontrare i tecnici di Gas Plus. Doverosa solo per avere un quadro relativo della situazione ma concretamente cosa possiamo aspettarci da loro? Che ci convincano che la vocazione turistica della cittadina non verrà scalfita? Che non esistono risvolti o problematiche geologiche? Che le abitazioni prossime all’impianto non verranno declassate quale valore ma addirittura aumenteranno di pregio? Che non avremo nessuna penalizzazione anzi saremo considerati privilegiati nell’essere oggetto dei loro appetiti? Siamo pratici……….non occorrono altre parole. Tutti sappiamo. Solo i politici che avvallano con il silenzio o la diplomazia tale scempio fanno finta di non sapere ma hanno ben… Leggi il resto »
Dato che il Sig. Cappelli durante un suo intervento ha proposto una questione anche sull’attività sismica del nostro territorio, quesito che dovrebbe rivolgere agli enti competenti in materia, colgo l’occasione per proporre alla vostra attenzione un estratto della nota stampa che l’INGV ha emesso a riguardo lo sciame sismico che ha interessato negli ultimi giorni parte della provincia di Teramo e quella di Ascoli Piceno (Monti della Laga): “Tutte le conoscenze scientifiche al momento disponibili sono riassunte nella Mappa di Pericolosità Sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2005, n. 3519, All. 1b) dalla… Leggi il resto »
Dimenticavo di segnalare che in quella mappa San Benendetto del Tronto rientra nell’area con lo stesso livello di pericolosità (nelle versioni a risoluzioni maggiori ciò risulta in modo più evidente). Se ci sarà in futuro un declassamento, come è avvenuto con la mappa di pericolo esondazione del Tronto corretta dall’Autorità di bacino nell’agosto del 2009, per il momento non è dato sapere (Riego Gambini)
E’ drammatico che da parte dei nostri amministratori non si comprenda cosa significhi per l’economia di San Benedetto l’inevitabile declassamento dall’attuale posizione di “regina del turismo” delle Marche a “meta turistica di seconda scelta” (molto probabilmente, invece, qualcuno in Regione lo comprende bene: Senigallia, Fano, Marotta, Recanati, diventerebbero certo più appetibili..) Infatti, perdendo di appeal il prodotto “mare, sole, ambiente ideale per la famiglia” che ha sempre contraddistinto il turismo della nostra città, chi mai sceglierebbe San Benedetto come meta di villeggiatura, oltretutto in un momento davvero difficile per il proprio futuro di accoglienza, allorquando si trova ad assistere impotente… Leggi il resto »
Io la penso esattamente come lei e ho sintetizzato i suoi concetti elencando i nomi delle altre località ove ci sono depositi di gas o centrali nucleari. Sia con la Centrale che con lo stoccaggio il nome San Bendetto del Tronto appare accanto a paesi sconosciuti o quasi (li trova su internet) e dove il turismo è appena un optional. A me sarebbe bastato, se fossi stato il sindaco, per dire di no.
Non solo il sindaco ma anche l’ex sindaco ora assessore regionale Perazzoli, che vende e condana il luogo dove è nato veramente per 30 denari.
Mi permetto di contraddirla Tarcisio65, ma solo sul luogo di nascita dei sigg.ri Gaspari e Perazzoli, che non è per entrambi San Benedetto del Tronto. Chi sa che non dipenda proprio da questa circostanza, il fatto che non paiono avere veramente a cuore il destino di questa città… MI aspetto al riguardo, da parte dell’associazione albergatori così come da quanti si trovano ad operare nel settore turistico, una presa di posizione pubblica sulla questione, alla luce dell’irreparabile danno di immagine, e conseguentemente economico, che deriverebbe alla “Riviera delle Palme” dal ventilato insediamento dell’industria insalubre di prima classe della Gas Plus.… Leggi il resto »