SAN BENENEDETTO DEL TRONTO – Promozione turistica. Una parola usata spesso sul territorio Piceno. Peccato che poi alla fine ognuno faccia la propria e non si pensi a un’idea concreta, innovativa ed efficace per un obiettivo comune. Ecco allora delle nuove idee e soprattutto anti crisi. Nel pomeriggio del 14 dicembre, presso la sede dell’istituto di ricerca Iiris di San Benedetto del Tronto si sono presentati differenti progetti, che visti i tempi di crisi, andrebbero a rilanciare la promozione territoriale.
Si è discusso ampliamente delle possibilità, attraverso gli interventi dei partecipanti, e gli argomenti principali portati sul tavolo sono stati: Anghiò (manifestazione enogastronomica), Qollfestival (festival del quotidiani on line) e l’azienda che opera sul territorio, André Media Group (azienda di comunicazione).
L’incontro è stato presieduto dal presidente dell’istituto Iiris e organizzatore del Qollfestival, Camillo Di Monte che ha espletato il suo pensiero, affermando: “Anche il Qollfestival è nato come una forma di promozione del territorio a basso costo. Basta pensare che ci sono oltre seicento quotidiani online in Italia e che insieme fanno qualcosa come 5 milioni di lettori che tradotto li rendono il primo giornale d’Italia. Ma attraverso i piccoli media i costi per raggiungere così tante persone sono di molto inferiori. Gli eventi sono cambiati, un evento turistico si mantiene se è finanziato dal basso (dai frequentatori che pagano il biglietto d’ingresso) o tramite il crowd funding, ovvero un sostentamento da parte di chi è interessato all’evento, una sorta di offerta libera. Ci sono già siti specializzati che fanno questa raccolta fondi”.
Tra gli organizzatori dell’incontro anche il presidente Confcommercio, Giorgio Fiori: “Per anni abbiamo vissuto di rendita su più fronti, anche con la cassa del mezzogiorno, che ha fatto più danni che altro, come l’azienda Manuli o Cartiera. Poi finita questa fase in cui il turismo faceva il pienone per tre mesi estivi ecco la crisi da cui fatichiamo a uscire. Mi compiaccio di questa strategia. Parlo della formula low cost che porta benefici ai consumatori e non si parla solo dei voli. L’idea fondamentale andare alla ricerca di soluzioni a basso costo per promuovere il territorio”.
Si è posta poi una domanda al presidente Fiori, su cosa ne pensasse della tassa di soggiorno. La sua risposta è stata: “Abbiamo solo chiesto di ragionare perché ci sono diverse criticità. Imposta in questo modo andrà sicuramente a interessare esclusivamente gli albergatori e non tutti i soggetti del turismo, inoltre non tutte le amministrazioni sono concordi. Rinviandola, prendiamo tempo per far sì che queste risorse abbiano una finalità utile e non finiscano solo a ripianare i debiti dei Comuni”.
Che ci si sia adagiati sul (solo) turismo balneare in Riviera?
A spiegarlo il presidente Consorzio Turistico e organizzatore di Fritto Misto ad Ascoli e Anghiò a San Benedetto del Tronto, Stefano Greco: “Spesso l’errore che si è commesso in passato è stato quello di fossilizzarsi per troppo tempo solo sul turismo balneare, cosa che non ha permesso la messa in rete di offerte di un territorio piccolo ma ricchissimo come il nostro. Impensabile che non si promuova il piceno in maniera integrale. Occorre pubblicizzare i cento turismi delle Marche, perché molta gente regola le proprie vacanze su eventi, parte per un concerto, una mostra e si parte per 2/3 giorni di vacanza. Questo è il turista più motivato a scoprire tutto del territorio. Al Consorzio stiamo cercando di mettere in rete tutti i musei dei comuni del nostro ente, creando una serie di eventi al loro interno, anche non strettamente legati alla vocazione dei musei. Per esempio eventi enogastronomici nei musei. Questo deve essere il filo rosso di tutta la promozione e l’accoglienza. L’importanza di fare sistema in un periodo di crisi come questo è fondamentale. Le realtà più locali ne risentono in maniera maggiore, il format di Fritto Misto e degli altri eventi da me curati è infatti quello di rendere autonomi gradualmente gli eventi. I tavoli di concertazione servono oltre che a razionalizzare le risorse (chi fa cosa) anche di spendere meglio. Il circolo virtuoso di un settore è impostato su questi elementi. Non occorrono sempre grandi eventi, ce ne sono di piccoli meno costosi che rendono più appetibile il territorio, come per esempio il “Caterraduno” di Senigallia o il “Summer Jamboree” sempre di Senigallia che è uno dei più importanti d’Europa. Oggi si necessità di una politica turistica coordinata. Se pensiamo alle fiere, se non si fa lavoro di squadra non serve a nessuno. Se si considera il turismo uno dei tessuti terziari trainanti, lo sforzo deve essere organizzare eventi su dodici mesi”.
“In fondo chi sceglie la vacanza è la donna, che è anche quella che fa la spesa- ha affermato il presidente Michael Gillmaier di André Media Group, azienda di comunicazione che si occupa di pubblicità nei supermercati-. Abbiamo stimato che 260mila persone in un mese vedono queste immagini, per circa quaranta minuti. Un test visivo ha contato cento contatti visivi da ogni persona che spinge il carrello della spesa. In totale 26milioni di contatti visivi del marchio o evento pubblicizzato nell’arco di un mese. Il risultato? Fino a un 30% su un prodotto venduto fuori dal supermarket”.
Ricordiamo che l’azienda André Media Group ha già collaborato con la Provincia di Ascoli Piceno per la promozione turistica della riviera a Monaco di Baviera e ora si annuncia una nuova campagna per la promozione dei Carnevali storici di Castignano, Offida e Ascoli in due punti vendita del Lazio e dell’Umbria.
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