SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un flop. Non si potrebbe definire altrimenti il primo dei tre appuntamenti organizzati dall’amministrazione comunale per illustrare ai cittadini il bilancio di previsione 2012 ed il bilancio pluriennale 2012-2014. Previsto per martedì sera presso il teatro San Filippo e dedicato alla zona nord della città, l’assemblea pubblica è stata sospesa ancor prima di cominciare a causa della mancata partecipazione dei cittadini.
I presenti erano appena dieci, quasi tutti rappresentanti del Comune, che non fatica a riconoscere il parziale fallimento dell’iniziativa: “Non c’è stata risposta da parte dei residenti”.
L’assessore al Bilancio, Fabio Urbinati, al contempo cerca di comprenderne i motivi: “Forse era la serata ad essere sbagliata, c’era anche la partita Napoli-Juve. La pubblicità c’è stata”.
Da Viale De Gasperi infatti garantiscono che il metodo informativo seguito è stato sempre lo stesso: “Da cinque anni non muta, la pubblicazione è rimasta identica”. A questo punto non resta che augurarsi il cambio di rotta, già da mercoledì sera. Sarà la volta dell’Auditorium Tebaldini, a cui seguirà il 1° dicembre l’area di Porto D’Ascoli, presso la sala “Don Marino” della parrocchia di Cristo Re. Date nelle quali non sono previsti ulteriori recuperi di campionato, né match di Champions League.
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Se non date fiducia,se la gente non si fida più di quello che dite ,che fate o farete,se tanto quello che dicono i cittadini non contano un tubo, chi cacchio volete che vengano a queste riunioni? Altro che partita napoli-juve!
Concordo pienamente.
Da eletto nel consiglio direttivo del comitato di quartiere non ho potuto partecipare perchè l’organizzazione non a tenuto presente che a San Benedetto c’è anche chi lavora fuori città e un incontro nel bel mezzo della settimana ad orari lavorativi (ore 18.00) non è il massimo.
Un Venerdì sera alle 21 avrebbe avuto senz’altro una maggiore audience. Purtroppo quest’amministrazione mostra una bassissima attenzione ai problemi reali di una città dove ormai si è costretti ad emigrare…..
Sarà che di partecipato non c’è nulla?
Non saranno mica degli incontri informativi, più che partecipativi?
Il cittadino non è messo nella situazione di poter fare la più piccola obiezione: tutto deciso, occorre solo prenderne atto.
Manca la gente?? strano!! Forse perché a queste assemblee non si può fare altro che prendere atto che non si può fare nulla?? per il comitato di quartiere Salaria, io e altri consiglieri abbiamo impiegato 4 anni per fare in modo di realizzare un marciapiede. Ogni anno ci venivano a chiedere cosa volevamo e ogni anno davamo quella priorità…. Oppure se chiedevi spiegazioni per un qualcosa la risposta generale era che o era colpa della picena ambiente, o della multiservizi o della ciip. La giunta e l’amministrazione sempre innocenti. Forse anche un po’ questo è quello che allontana la gente… Leggi il resto »
Caro Gabriele, il problema di fondo è proprio la trasparenza dell’amministrazione non tanto delle responsabilità (anche perchè alla fine dei conti la Picenambiente è sempre del comune e se non funziona può cacciare il management (salvo il fatto che questo management vale centinaia di voti….). Se l’amministrazione vuole adottare un serio percorsso partecipativo e trasparente come prima cosa dovrebbe dichiarare un Budget annuale destinato alle iniziative proposte dal basso. Dopo di che il comune può avviare una raccolta delle richieste dei quartiere e dare una priorità ad ogni progetto in funzione di parametri dichiarati precedentemente (secondo indicazioni politiche). Le attività… Leggi il resto »
Concordo perfettamente, questa questione della partecipazione ha due risvolti, quella “dell’uso” di facciata da parte dei comuni per avere una parvenza di democrazia difronte al proprio elettorato e poi quello vero di retro-facciata, dove gli accordi con gli interessi economici e politici sono stati già presi e quelli purtroppo una volta presi non riescono a essere sciolti, ma gli amministratori dovrebbero ben ricordare che gli interessi veri sono quelli dei cittadini, tutto si dovrebbe discutere con loro in assemblee pubbliche prima, non dopo, quando il “pacco è pronto”…ma questo fa parte di altro tipo di politica quella con la P… Leggi il resto »
Sarà anche perché la gente non crede più neanche ai comitati di quartiere che piano piano sono stati smantellati, quelli che funzionavano, e ricreati a loro piacimento ad iniziare dal nuovo regolamento, che invece di aggregare a messo l’uno contro l’altro, chi vuole lavorare non deve fare a gare per vincere il primo posto, ma tutti insieme ci si rimbocca le maniche e insieme si lavora, sono in questa Amministrazione si è cercati l’aggregazione con la competizione. Bo falli a capire questi fenomeni di politici, poi ci si lamenta che la gente manca.