GROTTAMMARE – Partono gli accertamenti per la Tarsu. È stato avviato proprio in questi giorni, nel comune grottammarese, il programma di accertamento per verificare eventuali anomalie relative al calcolo della Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani).
Sono cento in totale le lettere inviate ai contribuenti che, da controlli incrociati effettuati dall’ufficio Tarsu e Catastale sarebbero in posizioni anomale.
Nella lettera, sottoscritta dal primo cittadino Luigi Merli e dal funzionario responsabile Massimiliano Orsatti, l’intestatario dell’utenza è “invitato a concordare un incontro per chiarire e verificare insieme agli addetti i propri dati, rettificando la posizione o confermandola”.
“Il concetto è quello di far pagare a tutti quanto dovuto per non pesare sempre e ovunque sui soliti onesti – spiega il sindaco Luigi Merli nella missiva – siamo convinti che, alla fine del percorso di recupero Tarsu, solo alcune di queste posizioni saranno da attuare. Pertanto, nell’ottica di intrattenere con i cittadini collaborazioni e non contenziosi, abbiamo deciso di incontrare i contribuenti prima di procedere d’ufficio all’accertamento dell’eventuale evasione”.
Il progetto di verifica in corso riguarda la notifica di avvisi di accertamento sia per omessa sia per infedele denuncia, a partire dall’anno 2005, per un numero di posizioni comprese tra mille e mille e 500 (su un numero totale di 8 mila cartelle emesse annualmente). Si stima un recupero Tarsu pari a 600 mila euro.
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