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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Tutti parlano a nome del popolo. Vorrei ricordare che quel famoso popolo mi ha votato”. Quella che sembra un’appannata esternazione di Silvio Berlusconi è in realtà una fresca presa di posizione del sindaco Giovanni Gaspari, pronto a rimembrare alla stampa come si sia espressa la cittadinanza sambenedettese lo scorso mese di maggio. “Non è passato nemmeno troppo tempo da quando ci siamo misurati”, risponde stizzito a chi lo chiama in causa nel merito della centrale del gas che dovrebbe nascere all’Agraria: “Anche in quel quartiere il risultato è stato chiaro e di questo tema già se ne parlava. A scanso di equivoci”.
Un refrain ormai consolidato, ripetuto a più riprese in varie occasioni dall’inizio dell’estate fino ad oggi. Come se il diritto di governare acquisito equivalesse ad una sorta di passepartout globale, capace di zittire le ragioni di qualunque oppositore o semplice osservatore.
La democrazia è dibattito, persino scontro. Figuriamoci se non lo sa chi quel termine lo ospita nel partito d’appartenenza. Ed il principio resterebbe in vigore pure nei casi di consenso bulgaro, dove un sano contraddittorio non nuocerebbe alla salute di alcuno.
Sarebbe curioso, volendosi prestare al gioco, interpellare sulla questione del gas ogni singolo elettore del centrosinistra. Ma questi, appunto, son giochi. La democrazia è altro.
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“Sarebbe curioso, volendosi prestare al gioco, interpellare sulla questione del gas ogni singolo elettore del centrosinistra”.
Massimo Falcioni.. stai mica parlando di referendum consultivo? Non ti permettere, il sindaco ha detto di no. Lui è l’Eletto e può decidere per tutta la città.
Gaspari ha riportato un dato di fatto innegabile; e molti che ora protestano forse dovrebbero protestare contro se se stessi sulle decisioni che li hanno portati ad esprimere certe preferenze. Tuttavia Gaspari ha il piccolo neo di aver volontariamente glissato in campagna elettorale sul tem Gas onde evitare inutili speculazioni, ciò non toglie che i cittadini debbano comunque essere informati e che il comune non debba sottrarsi al ruolo di garante della cittadinanza. Da qui si potrebbe aprire una bella riflessione post voto: il saldo tra i vantaggi personali derivanti da certe preferenze e le scelte per la città (casse… Leggi il resto »
Novelli monarchici democratici (forse) crescono, con edicole di devozione (tipo gonzo) dentro le cantine di ogni buon eletto ….
Il signor Gaspari dimentica o fa finta di dimenticare che durante la campagna elettorale ha cercato sempre di non approfondire il problema Gas Plus e, nell’unica occasione che ne ha parlato all’Assemblea dell’Agraria, ha terminato dicendo che il parere dei cittadini sarebbe stato al primo posto.
Bella roba…..! Dopo che ha preso i voti……!