SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ allarme punteruolo rosso, sempre di più. Circa 500 le palme colpite a San Benedetto, con Giovanni Gaspari che parla chiaramente di “crescita esponenziale del problema”. “Il nostro grido d’allarme – spiega il sindaco – si è concretizzato. Ieri ci attaccava da nord, da Grottammare. Oggi lo fa da sud, da Martinsicuro. E’ come se noi fossimo tra due focolai. Speriamo di trovare il giusto sostegno, anche dai ministri competenti”.
E l’aiuto arriverà grazie al progetto europeo vinto, tramite bando, dall’Università Politecnica delle Marche che, in collaborazione con quella di Palermo (le uniche due realtà italiane presenti), potrà usufruire del finanziamento di 600 mila euro. L’obiettivo? Ovviamente quello di individuare le strategie alternative di controllo ed identificare precocemente la pianta a rischio.
Spiega Nunzio Isidoro, professore di Entomologia, affiancato dalla collega Paola Riolo, dal rettore dell’Universìtà Politecnica delle Marche Marco Pacetti e dal preside della Facoltà di Agraria Rodolfo Santilocchi: “Il nostro sforzo è continuo, ci mancava il tassello della prevenzione. Ci occuperemo di quel fattore. Oltre al punteruolo, si sta sviluppando la paysandisia, una farfalla che attacca le palme proveniente dal sud America invece che dall’Egitto”.
Il piano d’emergenza, sul quale sono stati stanziati complessivamente 3,7 milioni di euro, durerà tre anni: “E’ il più grosso progetto di ricerca al mondo sul tema”, affermano in coro. Soldi investiti bene, a tutela di un patrimonio naturale fondamentale per le sorti turistiche e mediatiche di una realtà che ama definirsi la Riviera delle Palme. “La soluzione più economica sarebbe quella di lanciarsi alla scoperta di altri tipi di piante”, obietta qualcuno. “Non scherziamo”, risponde l’assessore all’Ambiente Canducci. Ci fu l’era dei pioppi a San Benedetto. Nessuno ha intenzione di rispolverarla. A buon ragione.
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Se è per questo è finita anche l’era dei lecci nel giardino Olindo Pasqualetti, costato alla comunità ben 900.000 Euro. I pochi lecci ancora in vita ringraziano di cuore per il fresco manto erboso ai loro piedi e per il generoso sistema di irrigazione, che personalmente ritengo abbia aggravato in modo irreparabile la loro condizione. (Riego Gambini)
Il contributo di 300 Euro, concesso dall’amministrazione comunale ai privati fino all’esaurimento della somma stanziata in bilancio, è ancora attivo? A parte il denaro destinato alla Politecnica delle Marche quali sono invece le risorse attualmente disponibili dal Comune di San Benendetto del Tronto e dagli altri Comuni limitrofi ? 100.000 Euro all’anno per tre anni, destinati ad un progetto di ricerca, soprattutto di questi tempi, possono anche sembrare una cifra considerevole, ma rapportati al contributo dei 300 Euro corrisponderebbero solo a 333 esemplari… in tutta la regione. Forse non abbiamo ancora capito l’entità del problema o se l’abbiamo capito facciamo… Leggi il resto »
…ebbene si,signor sindaco siete stati circondati,adesso arrendetevi!!! E dai!..
Direttore una domanda: Ma tutti questi soldi,in teoria sono nostri,non possiamo farli cacciare a quel vivaista di Pistoia che nel 2004 aveva comprato le palme in Egitto??….e poi dopo anche gli altri vivaisti hanno proseguito a questi grandi,sicuramente per loro,affari?Perchè per colpa loro adesso io devo dare questi soldi?Non sto’ scherzando!!!
Caro Direttore, leggo l’articolo, osservo la situazione reale passeggiando per la nostra San Benedetto e mi torna in mente la vecchia locuzione latina “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur” (che, in italiano, suona più o meno così: “Mentre a Roma si continua a discutere, Sagunto viene espugnata…”). Ovvero, da quanti anni si è ormai a conoscenza del fenomeno? Ho letto in questi anni che si è discusso dei tentativi più vari (potature sperimentali, fitofarmaci, lotta biologica etc.etc.), con relativo sperpero di fondi soprattutto pubblici. Il tutto, complice anche il progressivo riscaldamento atmosferico delle nostre zone e soprattutto una azione di contrasto… Leggi il resto »
Cominciamo seriamente a pensare di sostituire le palme con altro.
@samba55, nei paesi dove c’è il punteruolo rosso…ci sono anche gli uomini che se li mangiano: http://palermo.repubblica.it/dettaglio/Il-viaggio-dellinsetto-che-uccide-le-palme/1413117