SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sorpresa? Sorpresina. La decisione era nell’aria da qualche settimana, ma comunque era incerta nella forma e nelle finalità. Ora la formula dei play-off della Serie D è stata definita, mentre la finalità, da quel che si legge nel comunicato pubblicato dalla Lega Nazionale di Serie D, è invece ancora fumosa.

Ad ogni modo anche quest’anno si disputeranno i play-off della Serie D, che coinvolgeranno le squadre classificate dal secondo al quinto posto. I play-off, si sa, sono uno strumento adoperato per garantire una seconda promozione in un girone e, al contempo, non rendere inutili le partite di fine campionato ampliando fino alla quinta posizione la possibilità di salire di categoria. Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, afferma che “negli ultimi anni abbiamo tamponato l’emorragia della Lega Pro con il passaggio di molte delle nostre società nelle categorie superiori, per questo abbiamo chiesto con forza la decima promozione dalla Serie D (i gironi sono nove, ciascuno garantisce una sola promozione, anche se Tavecchio immagina anche un futuro decimo girone, ndr). Ma .

I play-off termineranno alla fine di maggio del 2012 (ad eccezione di semifinali e finali che si spingeranno sino al 10 giugno e che si disputeranno in campo neutro). L’accorciamento della formula è stato possibile ricorrendo a gare di sola andata, utili per i tempi ma anche per i costi e per l’interesse del pubblico. Sarà anche possibile aumentare gli incassi rispetto agli anni passati, grazie alle gare uniche ed al fatto che il Dipartimento rinuncerà alla quota spettante per l’organizzazione degli incontri.

Sarà abolito il sorteggio integrale: per determinare gli abbinamenti delle varie fasi dei play off si farà ricorso unicamente a criteri di vicinanza geografica tra le squadre interessate. Secondo il nuovo regolamento play off, il cui inizio è fissato per il 13 maggio, vi prendono parte dalla 2^ alla 5^ classificata di ogni girone più la migliore semifinalista di Coppa Italia (secondo il quoziente punti ottenuti nella manifestazione), la finalista e la vincente della Coppa Italia. La prima fase è caratterizzata dagli abbinamenti di girone, con gare uniche 2^ contro 5^ e 3^ contro 4^, le cui vincenti si affrontano nella seconda fase (16 maggio).

Nella terza fase (20 maggio) vi partecipano le 9 vincenti il turno precedente più la migliore semifinalista di Coppa Italia. Il diritto a giocare in casa è determinato dall’assegnazione di cinque teste di serie secondo una graduatoria stilata in virtù della migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare (in caso di parità si vede il quoziente punti). La quarta fase ha inizio il 27 maggio e vi partecipano le 5 squadre vincenti il turno precedente più la perdente della finale di Coppa Italia (teste di serie e abbinamenti decisi con gli stessi criteri della terza fase).

Proseguendo, accedono alle semifinali (3 giugno) le società che passano il turno alle quali si aggiunge la vincente della Coppa Italia. La finale è fissato per il 10 giugno in gara unica e in campo neutro. Nelle gare delle prime due fasi in caso di parità al termine dei 90′ sono previsti i tempi supplementari e non i rigori (persistendo l’equilibrio accede alla fase successiva la squadra meglio piazzata in campionato). Dalla terza fase in poi, invece, non sono previsti supplementari ma l’effettuazione dei tiri di rigore. Peraltro se le società qualificate tramite il piazzamento in Coppa Italia abbiano anche acquisito il diritto a partecipare ai play off in virtù della posizione in campionato, liberano un posto per la 6^ classificata del girone di appartenenza.

Sul fronte play out la formula rimane invariata, mantenendo saldo il principio del merito sportivo basato sulla distanza superiore ad 8 punti che garantisce la permanenza in Serie D per chi sul campo ha fatto meglio. Unica eccezione, ma non di poco conto, il ricorso alla classifica avulsa e non più allo spareggio per determinare il diritto a partecipare. Lo spareggio sarà utilizzato solo in casi di parità per decretare salvezze o retrocessioni.