TERAMO – Sulla situazione dei consultori in provincia di Teramo, interviene la Commissione per la promozione delle pari opportunità. Ieri la presidente, Desiree Del Giovine, ha avuto un incontro con il direttore generale della Asl, Giustino Varrassi, il quale ha subito convocato una riunione con Valerio Profeta, direttore del Coordinamento Assistenza Sanitaria Territoriale, e con il direttore sanitario Camillo Antelli.

“Abbiamo avuto un lungo colloquio – ha dichiarato al termine la presidente della Cpo Del Giovine – nel tentativo di capire la situazione e soprattutto per cercare di trovare una soluzione percorribile a breve e lungo termine. La Asl ha ereditato una situazione molto negativa, come mi è stato riferito, e sta cercando di risolvere il problema, ma il nodo principale è rappresentato dalla carenza di ginecologi da inviare sul territorio. Da parte nostra continueremo a seguire da vicino l’evolversi della situazione augurandoci che il 2012 porti novità positiva in materia di consultori che, è bene ricordarlo, svolgono servizi fondamentali per la collettività. Ringrazio i vertici dell’Asl per la disponibilità e per le risposte che hanno fornito”.

La Asl, attraverso il coordinatore dell’assistenza territoriale, Valerio Profeta, ha risposto alle sollecitazioni della Cpo anche attraverso una nota scritta con cui, dopo un’ampia premessa finalizzata ad inquadrare il problema, ha annunciato l’intenzione di integrare il personale medico impegnato nell’attività dei consultori familiari. A tale proposito, si legge nella nota, “l’azienda ha già bandito sia le procedure concorsuali, sia quelle di mobilità per specialisti ginecologi da assegnare ai reparti ospedalieri. Una volta rinforzato l’organico ospedaliero con le nuove leve, il personale medico già operante nelle divisioni di Ostetricia e Ginecologia, con maggior esperienza, potrà turnare per coprire le esigenze ambulatoriali dei consultori familiari. Le suddette procedure dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2012”.

“Le attuali emergenze – spiega ancora la nota – interessano, soprattutto il consultorio di Montorio al Vomano e quello di Teramo. Per il primo abbiamo già trovato una soluzione che consentirà di riprendere l’attività ostetrico-ginecologica nel consultorio con le stesse modalità di due mesi or sono. Per il secondo ci rivolgeremo al personale ospedaliero per l’esecuzione di turni aggiuntivi da svolgere nel consultorio di Teramo”.

(Per visualizzare la nota integrale inviata da Profeta clicca a lato)