SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ascoli e San Benedetto: coro unico per l’attivazione dell’Azienda Unica Ospedaliera: “Che abbia un budget autonomo, sul modello di Fano e Pesaro, che garantisca ottime prestazioni e sia attrattiva”. Parola di Guido Castelli, che nella giornata di martedì ha incontrato Giovanni Gaspari in Comune.
I due ragionano già in Area Vasta, sempre prendendo in considerazione due ospedali, il Mazzoni e il Madonna del Soccorso, ma come se il bacino fosse unico. “Certe cose è giusto che le faccia Ascoli, altre è giusto che si facciano a San Benedetto”, confermano all’unisono. Gaspari e Castelli spiegano inoltre come il sud delle Marche abbia tra le tante peculiarità quella di essere un punto di riferimento per il vicino Abruzzo: “I presidi hanno tutt’ora spese differenti, ma con risorse chiare sarebbe possibile portare il tutto ad uno standard d’eccellenza”.
Il messaggio a Spacca tuttavia è lampante: “L’Azienda Ospedaliera è prevista dal Piano Sanitario Regionale. Speriamo che davvero entro il 2012 venga ufficializzato. Mettiamo nelle mani di Stroppa una grande possibilità, sono anni che se ne parla. Qui da noi trova terreno fertile”.
La speranza è inoltre quella di creare una nuova concorrenza con il servizio sanitario privato. Castelli non ha dubbi: “Serve un rapporto più organico e lineare, dobbiamo attrezzarci altrimenti saranno solo gli altri a drenare. Se il pubblico arranca non va bene”.
I passi successivi? Innanzitutto la convocazione di una conferenza dei sindaci congiunta (forse il 19 novembre) alla quale far partecipare i due assessori regionali piceni Donati e Canzian, il consigliere Paolo Perazzoli e i parlamentari Ciccanti ed Agostini.
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Ma che bell’ufficio Sindaco, perfettamente intonato con i propri colori calcistici “Bianco-Nero”. Mi auguro che l’ufficio del nostro Sindaco sia, di conseguenza, intonato con i colori “Rosso-Blu”. Ad ogni buon conto penso che l’Area Vasta potrà funzionare solo se sarà autonoma da Ancona (intendendo dall’ASUR Marche), ma direttamente sottoposta solo al controllo della Regione (Assessorato), con una ripartizione e peso, rispetto ai proventi, in funzione esclusivamente della popolazione interessata e non di astruse strategie di localizzazione e distribuzione del servizio. Una azienda autonoma denominata “Azienda Sanitaria Picena” che disporrà di due o tre sedi principali, con reparti distribuiti su più… Leggi il resto »
Quello è l’ufficio di Gaspari èh…
Io cittadino,non devo preoccuparmi se si fa’ in ascoli o a sbt o dove vi pare,l’importante è che funzioni!!!
………non avrà gusto nel vestirsi, non sarà elegante nei modi di fare, non avrà savoir-faire ma almeno ha stile nel scegliere i colori! Comunque a parte questo, lo ripeto come ho già detto in un mio precedente intervento: per andare avanti ed ottenere il massimo va bene l’unione ma ognuno deve rispettare i proprio ruoli. La sede principale ed unica guida sovrana dovrà essere necessariamente e chiaramente nel capoluogo provinciale, poi ci saranno più reparti distribuiti sul territorio. Ricordiamoci del detto che qui ci dice a pennello: – se ci sono troppi galli a cantare non si fa mai giorno!… Leggi il resto »
Evitiamo termini come “guida sovrana”. Qui nessuno è sovrano o suddito.
La sede dell’Area Vasta provinciale è giusto che sia nel capoluogo provinciale ma quei termini non mi piacciono.
Riguardo i reparti vanno divisi in maniera equa: fatti salvi i reparti fondamentali, le eccellenze vanno messe un pò ad Ascoli e un pò a San Benedetto. Senza favoritismi.