MONTEPRANDONE – Cresce l’interesse verso i codici di San Giacomo della Marca. Studiosi di tutto il mondo ed appassionati di francescanesimo sono attratti dai libri manoscritti del santo. Tra questi vi è Antal Molnar, direttore dell’Accademia Culturale Ungherese in Italia, che nei giorni scorsi è stato a Monteprandone per visitare personalmente il museo civico, che conserva quattro codici autografi contenenti tutti i sermoni di Giacomo della Marca, più una lettera che egli scrisse al suo maestro ed amico San Giovanni da Capestrano.
Il vicesindaco Romano Speca, lo studioso di san Giacomo Umberto Zamponi e il responsabile dell’Ufficio Cultura Fernando Ciarrocchi hanno accompagnato nella visita Molnar. Il professore è rimasto piacevolmente colpito dallo stato di conservazione dei codici, frutto di un intenso lavoro di restauro eseguito dall’Opificio delle Pietre dure di Firenze. Ci sono voluti due anni infatti per curare quei tesori colpiti da funghi, muffe che stavano erodendo. Oggi i manoscritti, che sono stati collocati all’interno di alcune teche opportunamente predisposte al fine di rallentare gli scambi igrometrici con l’esterno della sala, sono tornati al loro splendore originario e si prestano ancora ad analisi e studi per ricostruire la storia e le abitudini dei territori visitati da San Giacomo nel Quattrocento.
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