SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Annunciò che sarebbe stato il sindaco di tutti, un po’ come accade ogni volta che il trionfatore vuole ingraziarsi gli sconfitti. Giovanni Gaspari esordì così, tra l’entusiasmo generale, per una vittoria più facile del previsto, che arrivò addirittura al primo turno. Un 54,2% di consensi, più del doppio del primo contendente, Edio Costantini, fermo al 23,5%. Il primo cittadino uscente (e dimissionario), Domenico Martinelli, si fermò al 19,6, mentre l’onnipresente ed enigmatico Tablino Campanelli totalizzò appena il 2,6%.

Era l’epoca del centrodestra spaccato, di Pasqualino Piunti e di tutta Alleanza Nazionale in rotta di collisione con Forza Italia; di Settimio Capriotti in Rifondazione Comunista; di Luca Spadoni e Palma Del Zompo nei Democratici di Sinistra.

“Sono grato agli avversari – proseguì il sindaco – ci viene data una grande opportunità. Abbiamo tolto l’ancora e speriamo che ci sia un vento favorevole, non burrasca. San Benedetto deve recuperare il suo ruolo sul territorio e il suo prestigio, a partire da un rinnovato ruolo del consiglio comunale. Metterò a disposizione della città tutto il mio tempo ed una squadra di persone capaci, competenti, autorevoli”.