MARTINSICURO – Sul marciapiede ancora i segni del rogo, con il manto scurito dalle fiamme e due sedie carbonizzate piazzate a sostegno del nastro bianco e rosso. Le fiamme appiccate nella notte al Revolution Bar di proprietà dell’assessore allo Sport Alberto Tuccini (Lega Nord) riporta l’attenzione sul problema della sicurezza. Alcuni passanti si fermano a guardare i resti spettrali dell’incendio commentando come Martinsicuro, e in particolar modo il quartiere Tronto, sia diventata una città invivibile.
“Io ho paura a girare per strada – dice una signora che ha al guinzaglio un meticcio – e per questo porto sempre con me il cane per sentirmi al sicuro. Qua succede di tutto e soprattutto di sera per noi residenti è rischioso uscire. Perché il Comune non mette più telecamere di videosorveglianza per monitorare il territorio?”

“Abbiamo comprato le case in questo quartiere con tanti sacrifici – aggiunge un altro cittadino – quando ancora Martinsicuro era un posto tranquillo e si viveva senza troppe preoccupazioni. Ora, ora a distanza di decenni, gli immobili si sono fortemente svalutati per via della zona malfamata, arrecandoci anche un danno economico. I negozi chiudono e non c’è quasi più nessuno che sia disposto ad investire aprendo un’attività nel quartiere Tronto. Poiché la zona ha molte problematiche – aggiunge – l’amministrazione avrebbe dovuto avere una maggiore attenzione ed investire più risorse per riqualificarla, invece siamo stati abbandonati a noi stessi”.

Di episodi di criminalità a Martinsicuro ne sono piene le cronache, così come degli incendi di carattere doloso: in fiamme sono andate auto parcheggiate in strada, barche sulla spiaggia, e anche locali, come il bar Skipper, dove qualche mese fa furono incendiati copertoni di auto sistemati davanti alle vetrate del locale.

Nelle mire dei malviventi sono entrati sia privati cittadini che personaggi pubblici, come il presidente della Pro Loco di Martinsicuro a cui fu incendiata la Fiat Punto, e ora l’assessore allo Sport che, però, non è nuovo ad episodi di questo genere: “Finora ho subito tre atti vandalici – afferma – oltre all’incendio, in passato nel bar ho ritrovato le vetrate spaccate e le macchinette videopoker manomesse. Ma danneggiamenti sono stati fatti anche nella palestra di mia proprietà, dove sono stati presi di mira i miei effetti personali, quasi come una sorta di avvertimento”. Sugli episodi, e su presunte minacce verbali che Tuccini avrebbe ricevuto in alcune occasioni, indagano i Carabinieri che hanno anche acquisito le immagini della telecamera di videosorveglianza situata di fronte al bar, nella speranza che possa fornire elementi utili per risalire ai responsabili.

Ingenti i danni provocati nel bar di via Vasco De Gama: da una prima sommaria valutazione si parla di alcune decine di migliaia di euro, con il locale che dovrà restare chiuso per un paio di mesi circa per i lavori di ristrutturazione. Tuccini non si esprime sulle motivazioni che possano aver spinto a un simile gesto, che potrebbe avere voluto colpire sia il politico militante nella Lega Nord che l’imprenditore che porta avanti alcune attività ben avviate a Martinsicuro.

E’ chiaro comunque che l’aria che si respira a Martinsicuro si fa sempre più pesante. Ne sono prova anche i due bar chiusi la scorsa estate per 15 giorni dalla Questura perché ritrovo di pregiudicati. Segno che sul territorio c’è un’alta concentrazione di persone che gravitano nel sottobosco dell’illegalità. Nei locali pubblici, ma anche per le strade, si vedono spesso strani personaggi coinvolti in giri loschi (tra cui lo spaccio di droga), con la conseguenza che i cittadini si sentono sempre meno sicuri e chiedono una più incisiva presenza delle istituzioni e delle Forze dell’Ordine sul territorio.

Ormai sono continui gli appelli agli organi sovracomunali per l’istituzione di un posto fisso di Polizia a Martinsicuro, con sollecitazioni arrivate non solo dall’amministrazione Di Salvatore, ma anche dai gruppi di opposizione e dai tanti comitati cittadini. Finora però la risposta fornita da parte di Prefettura e Ministero è quella che i tagli governativi e la carenza di fondi non permettono di prendere in considerazione la richiesta.