SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con le casse comunali sempre più vuote ad essere a serio rischio sono i grandi eventi. L’ultimo della serie? La Tirreno-Adriatico, con il sindaco Gaspari che si affida al paragone con Salsomaggiore Terme: “Ci sarà un motivo se dopo quarant’anni non ospita più Miss Italia. Evidentemente non ce la fa”.

Un legame nato negli anni Cinquanta, recuperato nel 1983 ed interrotto solo nel 2010, a causa di una recessione economica che mise il sindaco emiliano di fronte ad un bivio: “Non posso tagliare un asilo nido per fare il concorso di bellezza”, disse rassegnato. Ecco allora la sospensione della storica collaborazione con la risoluzione consensuale della convenzione.

Nulla a che fare, per ora, con la situazione sambenedettese, nonostante gli avvertimenti del sindaco siano chiarissimi: “Se ogni anno ci chiedono più soldi per noi diventa impossibile andare avanti. Stiamo vedendo cosa fare, possiamo però dire che non è affatto facile”. L’accordo, che viene siglato annualmente, si attesta ad oggi sugli 80 mila euro: “Cresce gradualmente, tuttavia negli ultimi due anni pare essersi stabilizzato”.

La soluzione comunque c’è ed il primo cittadino la ricorda: “La politica deve attrezzarsi per reperire i soldi attraverso accordi con i privati e aziende”.

Non è il primo caso di gelo tra Gaspari e l’organizzazione della corsa ciclistica. Nel 2010 il numero uno di viale De Gasperi sbottò una volta saputo che la carovana avrebbe pernottato a Macerata anziché in Riviera, alla vigilia della tappa finale Civitanova-San Benedetto. “Stiamo valutando se continuare a sostenere la Tirreno-Adriatico – affermò irritato – non siamo interessati a tenere un evento che prende senza restituire niente al territorio. La decisione di pernottare altrove va esattamente nella direzione a noi più sgradita: prendere, e distribuire altrove i benefici”.

Con l’anno nuovo se ne saprà certamente di più. Nel frattempo sembrano essere stati avvertiti pure i promotori di altri appuntamenti di grido in città: Notte Bianca e Super Summer Games su tutti. Effetti reali di una crisi che si ostina a non cessare.