Qoll. Per chi non lo sapesse è la sigla del Festival dei giornali on line italiani, la cui seconda edizione si è conclusa ieri nelle magnifiche sale dell’hotel Excelsior qui a San Benedetto. Dopo due giorni di incontri tra i partecipanti e, dopo che la giuria ha esaminato attentamente gli aspetti delle varie testate, ci sono state le premiazioni per categorie, come un anno fa. Ricordo che nella prima edizione noi di Riviera Oggi fummo premiati per la migliore grafica. Ricordo anche che elogiammo l’iniziativa ed io personalmente mi complimentai con gli organizzatori Luigi Cava e Camillo Di Monte; augurai loro le migliori fortune in futuro con la presenza di giornali sempre più qualificati e organizzati. Così è stato.

Quest’anno, infatti, per Riviera Oggi nessun premio (i risultati li trovate in altro spazio del giornale) e ciò mi fa piacere perché, non essendo noi rientati tra la cinquina per quel che riguarda il miglior progetto editoriale (definizione che non può dar luogo a fraintesi), significa che in Italia almeno cinque strutture editoriali stanno portando avanti progetti più grandi e migliori del nostro.

Li invidio proprio se penso che noi, per restare fedeli alla voglia di crescita insita nel nostro progetto editoriale (partito nel 2001, ho sentito qualcuno poco informato ieri sera che ha parlato di un inizio dell’on line nel 2006!), abbiamo due dipendenti a tempo indeterminato, tre associati che ci lavorano a tempo pieno e due part time, una sede invidiabile, una redazione in Ascoli, una marea di collaboratori e una rivista cartacea a colori che si integra molto bene con un giornale on line ben organizzato. Insomma un bell’investimento economico e umano perché crediamo che sia questo il futuro dell’informazione.

Sugnifica quindi che almeno altri cinque editori italiani sono meglio attrezzati di noi? Se è così, ne sono felice perché credo che la stampa può tornare ad essere indipendente proprio grazie ai giornali su internet. Non mi è invece sembrata chiara la premiazione per il Premio popolare che faceva perno sul numero delle visite certificate da Google Analitics.

Siccome io so per certo che, nel rapporto visite-territorio, Riviera Oggi è in testa e per molto nell’intero panorama nazionale (escluse le versioni on line delle grandi testate nazionali), non ho ben capito come la giuria è arrivata alla determinazione del vincitore. Sembrerebbe, ma non ne sono certo, che ci sia stata una variazione di giudizio in corsa per cui il Premio giuria popolare è stato assegnato per la crescita negli ultimi due mesi. Strano, ma molto strano tanto che sembra uno stratagemma,  evidentemente giuria (troppo numerosa, ha ragione Adriano Federici) e organizzazione avranno avuto i loro buoni motivi. Comunque, se mi sono permesso questo distinguo, è perché il resto può essere soggettivo e va rispettato, i numeri no.

Tanti auguri per la prossima edizione: cercheremo di fare ancora di più perché a nessuno piace… perdere facile.