SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le fermate dei pullman nel tratto di lungomare in direzione nord, potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità dei passeggeri dei mezzi pubblici e dei ciclisti. Se pur non obbligatoria, manca una segnaletica adeguata in corrispondenza degli stalli dei bus, e gli spazi per la messa in sicurezza dei pedoni appaiono insufficienti. In estate si assiste troppo spesso al fenomeno del muro umano nel bel mezzo della pista ciclabile.

Basterebbe attendere il pullman per capire che forse la sicurezza non è mai troppa. Un esempio lo si nota al momento della consultazione della tabella orari dei pullman che percorrono in direzione nord il lungomare Trieste.

Si è costretti a sostare nella pista ciclabile riducendo la carreggiata a disposizione del ciclista, che inevitabilmente, invade la corsia di coloro che viaggiano nel senso opposto di marcia.

Se osservare gli orari dei pullman crea disagio, all’arrivo del mezzo pubblico, la situazione degenera in quanto i pedoni attraversano la pista e sostano in uno spazio compreso tra l’area di stallo del pullman e la corsia riservata ai ciclisti, di circa sessanta centimetri. Troppo pochi in previsione di un traffico in entrata e in uscita dai mezzi pubblici.

Il risultato quindi è palese, il pedone invade e sosta quasi come obbligato nella pista ciclabile, creando una barriera umana che mette a repentaglio la propria sicurezza e quella di tutti coloro che viaggiamo su due ruote. La condizione quasi estrema si verifica maggiormente nei periodi estivi, quando l’afflusso dei turisti e dei ciclisti aumenta notevolmente.

Porre una segnaletica aggiuntiva sia in terra che verticalmente, potrebbe in qualche modo attivare in tempo il senso di pericolo diminuendo i rischio di uno spiacevole incidente.

L’idea rispetterebbe in pieno i principi di sicurezza sanciti dal codice della strada e dal Decreto Ministeriale numero 557 (Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili), che stabiliscono in primo luogo la messa in sicurezza dei pedoni e dei ciclisti.

Siamo certi che il buon senso non è una moda ma un attitudine, che gli addetti ai lavori di questa città non mancheranno di dimostrare valutata la presente ipotesi.