SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Premessa per chi dovesse leggerci e non è di San Benedetto o tifoso della Samb: Maurizio Compagnoni, voce notissima di Sky, è tifosissimo rossoblu. E domenica scorsa, complice la sosta del campionato di Serie A, era allo stadio Riviera delle Palme ad assistere a Samb-Teramo.

Per cui, dopo che alcuni commentatori di RivieraOggi.it hanno invocato un intervento suo per le pesantissime decisioni del Giudice Sportivo (6 giornate di squalifica a Palladini e campo squalificato a porte chiuse per una giornata), Compagnoni si è voluto esprimere circa le decisioni prese dal Giudice Sportivo leggendo il referto di tal Livio Marinelli da Tivoli, arbitro dell’incontro: “Sono rimasto allibito e sconcertato da quanto letto circa la squalifica del campo – spiega il telecronista di Sky – Al di là degli errori arbitrali che possono essere commessi anche in Serie A, è chiaro che abbiamo visto un arbitro con manie di protagonismo nel corso di tutta la gara“.

“Punire la Samb con una gara a porte chiuse come quella contro la Civitanovese, vuol dire multarla per 30 mila euro: una follia in queste categorie”, commenta.

“Un arbitro che crea danni, e se un osservatore serio fosse stato presente domenica a San Benedetto avrebbe dovuto prendere provvedimenti in modo che questo arbitro si prendesse un bel periodo di riposo – continua – Se oltretutto nel referto scrive cose che, mi riferiscono, non sarebbero accadute, qui siamo oltre la beffa”. Un appunto, dei tanti episodi di domenica scorsa, Compagnoni però vuole farlo: “Mengo non andava espulso perché mancava la ‘chiara occasione da rete’, il pallone stava andando lontano dalla porta e Mengo aveva due difensori in linea. Un chiaro errore tecnico”. Sulla squalifica di Palladini, Compagnoni afferma che “è molto severa, anche se spesso vengono presi provvedimenti molto duri quando un tesserato tocca un arbitro”.

Possibile che tutto questo avvenga a fronte di arbitri che, abituati a 3-400 spettatori a partita, si ritrovano in uno stadio come il Riviera con 4500 spettatori? “Possibile, perché magari credono di fare carriera prendendo decisioni impopolari, dimostrando di non temere il pubblico. E invece…”.

La chiacchierata non può che portare a parlare anche del momento della Samb: “Purtroppo credo che siano state fatte delle , soprattutto in riferimento alla categoria in cui siamo: il modulo 3-5-2, che poi diventa 5-3-2, con un trio di difensori centrali tutti over soprattutto. Purtroppo a questi livelli è difficile trovare due uomini che tengono tutta la fascia, specialmente un under non ha ancora la gamba. Naturalmente non posso esprimere giudizi sulla qualità dei giocatori, non conoscendoli”.

“Una soluzione – dice Compagnoni quando gli accenniamo che durante l’allenamento del giovedì Palladini sembra aver modificato l’assetto tattico – potrebbe essere quella del 4-3-1-2, con Nicolosi o Di Paolo terzini, Biondi con Rulli e Gramacci al centro e Storani, o al limite Cuccù, da trequartista”.