ASCOLI PICENO – D. M., nato a Sibenik (Croazia) nel 1952, residente a Cupra Marittima, da anni domiciliato nel nostro territorio, tanto da avere sia la carta d’identità italiana che quella croata, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, in quanto ricercato dall’autorità giudiziaria della Croazia.

Il Tribunale di Sibenik emetteva nel 2002 un provvedimento di cattura nei suoi confronti, condannandolo con sentenza definitiva a 2 anni e 6 mesi di reclusione, per il reato di truffa aggravata, previsto dall’art. 224 del Codice Penale Croato.

Il 5 maggio 1998, nella città di Zadar (Croazia), in qualità di avvocato, l’arrestato aveva sottratto l’ammontare di circa 20.000 euro  a scapito dei suoi clienti italiani. Il denaro in questione era destinato per la partecipazione ad un asta pubblica finalizzata all’acquisizione di una barca da pesca. Il fermato, dopo aver intascato la citata somma, emetteva una ricevuta falsa.

L’arrestato, reso edotto delle motivazioni dell’arresto, dichiarava di essere a conoscenza dell’emissione di una sentenza di condanna a suo carico alla quale aveva, a suo dire, opposto ricorso, successivamente respinto.

Il cittadino croato faceva inizialmente il magistrato, poi per le vicissitudini politiche nel suo paese era diventato consulente legale. Successivamente era giunto in Italia dove poi si è sposato con un’italiana del luogo, commerciante di Grottammare, con la quale ha avuto un figlio.